martedì 9 giugno 2020

MATRICI DI SCARABOCCHI SFOCATI E FATISCENTI








Dissonanze, che abusino il vociferare fitto di note ingegnose, provenienti da ogni angolo del cosmo, s'impaginano in sciarade sghembe, intingono il loro dialogo in pozze colme di ritmiche pulsioni.
Matrici di scarabocchi sfocati e fatiscenti, scalfiscono l'essenza mistica, che, stremati sogni, rinfrangono in evocanti affreschi di sospiri visuali.
Oltre oceani turbinosi, nella dimensione delirante, che accoglie rari accenti di sensazioni trasladate in controluce, insolvenze discostano flessuositá inquiete, bisbigli di contaminazione avviluppano profonditá dubbiose ed ingenue.
Inabili a reprimere il sorteggio di trame ambigue d'esistenza, nel consenso dell'indecisione, smarriscono acerbi parametri, scorie impacciate,e confusi retaggi di disgregata parvenza.
Intrecciando parole avulse ed assidue tensioni cerebrali, rivestono di connivente penombra salvagenti d'incomprensione, addestrano il flusso contorto di fermenti, che si contraggono in sconvolti eremi di tristezza.
A dismisura, gonfiano imprevisti d'aria nera, come lettura sbieca di voce soffocata.
Sorseggiano, effimera, la visione sospesa di storie mimetizzate e tremiti indugianti d'ossigeno viziato. Rivendicano, al contrasto tortuoso, inclinate impalcature d'angoscianti surrealtá, forzati barlumi di mancanze indisponenti, miscellanee profetiche di singulti stracolmi di distratti sedimenti.





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