martedì 11 dicembre 2012

FINE-DEL-MONDO ?? SÍ , GRAZIE !!










Il 21/12/'12 sará un giorno qualsiasi nella Storia della nostra Terra .
Per favore , non attribuitegli alcun connotato apocalittico .
Lo dico in tutta serenitá , anche se mi dispiace un po' che l'iperbole dei Maya non trovi alcun riscontro verificabile .
Sí , perché una rigenerazione del nostro Pianeta è opportuna , auspicabile e gioverebbe all'intero sistema di cui tutti facciamo parte .
Non mi dedico mai , qui , a dispensare previsioni .
Tuttavia non nascondo che , nella congiuntura attuale , si tratterebbe d'un argomento capace di procurarmi interesse mediatico .
Ma lascio a chi possiede capacitá manipolatorie dell'opinione pubblica , la prerogativa di giocare con la buona fede altrui .
M'é ben chiaro che si possono trarre grandi vantaggi materiali annunciando cataclismi che provochino la scomparsa del Genere Umano .
Sappiamo tutti come la cassa di risonanza mediatica possa ingigantire le proporzioni di qualsiasi evento .
E , per chi inventa oggetti e situazioni che determino falsi sensi di sicurezza , s'aprono le porte di lauti guadagni .
Incutendo il timore del 21/12/'12 c'é chi s'é arricchito enormemente .
La mia strada mi porta - invece - a lenire le vostre sofferenze quotidiane , cercando di stemperare l'atmosfera che pervade ogni esistenza .
Al contrario dei seminatori di panico , m'incarico di spegnere gli incendi attizzati dagli opportunisti .
Non misconosco che il continuo abuso che perpetriamo nei confronti dell'Ambiente porterá - prima o poi - a dissesti , tali da mettere in discussione la nostra stessa presenza sulla Terra .
Esauriremo presto le riserve di materiali fossili , che costituiscono ancor oggi la fonte energetica primaria .
Cosí dovremo inventarci modi alternativi , che consentano di mantenere quel fabbisogno considerato indispensabile per progredire .
Ma , invece di invertire rotta , cambiando approccio esistenziale , continueremo a produrre e consumare in modo abnorme , innaturale 
Ricorreremo a sostanze " innovative " , ed a processi di cui nemmeno capiremo i meccanismi piú elementari , fidandoci , ciecamente , di chi ce li propinerá .
La tecnologia ci assisterá per un po' , contribuendo all'illusione che esista una soluzione per qualsiasi problema .
In realtá , non saremo mai totalmente capaci di gestirci , in maniera sostentabile ed equilibrata , su questo pianeta .
Anche perché non ci appartiene , siamo solo transeunti inviati qui per imparare qualcosina , che ci serva in una esistenza futura , altrove .
Detto questo - la " Fine-del-Mondo " si verificherá davvero il giorno 21 p.v. 
Chi crede che coincida con l'ultimo giorno elencato nel Calendario-Maya , non si sbaglia .
Non ci saranno segni visibili d'alcun cambiamento ; a tutti parrá che il Mondo proceda come prima .
Eppure , dato che - innegabilmente - ci stiamo evolvendo , cosí avviene per l'ambiente con cui interagiamo .
La data del Solstizio d'Inverno di quest'anno marcherá la " Fine " d'un " Mondo , per dischiuderne un'Altro .
Un Cambiamento Epocale che i nostri occhi non potranno testimoniare .
Ma che , come il degrado ecologico provocato dalla nostra presenza , sará un dato di fatto incontrovertibile !
Vi chiederete : « Perché il 21 , e non oggi , domani o fra mille anni  ? » 
La risposta é semplicissima , per chi ha capito che il Tempo non esiste , ch'é solo una struttura inerente alla nostra visione egotica della realtá : « Perché il 21/12/'21 é oggi , domani e fra mille anni !! » 














venerdì 30 novembre 2012

IN UNA NOTTE DI FRONDOSO MOVIMENTO .











Una notte di frondoso movimento spesso nasconde tra pareti di mattoni crudi i petali deformati dai passi d'un gigante senza pietá .
Quattro o cinque chili di succo di frutta rubato mentre il guardiano si lasciava distrarre da una gonnina svolazzante .
Un quaderno riscaldato dove due granchi scarabocchiano parole impronunciabili , per paura che nessuno se le ricordi quando tornerá il sole .
Sto imparando ad inghiottire tempo masticando scaglie di corteccia .
È per me come leggere un romanzo negli occhi castani d'una bimba che m'implora di dipingerle le labbra prima che il vento le ricopra di briciole di pane
La pioggia cade dal cielo che mi sta dentro .
M'impedisce d'arrotolare le lenzuola del letto disfatto dove ho appena venduta la mia ombra .
Umidi di rugiada , i miei giocattoli sono persone senza faccia , mummie con fili d'oro al collo .
Bevono secchi d'acqua avvelenata invece di seguire le indicazioni di chi sa che un testamento é voce che incita al sorriso che vince l'oscuritá di porte serrate e proibite .
Tra tanti libri inutili , riflessi nello specchio della mia stanza , ho trovato una mappa che allontana la bellezza .
Il corpo di chi la indossa naufraga come nube in una ferita di densa cioccolata .
E la camicetta d'acqua diventa un'onda in un mare di sguardi risentiti .
Attraversa come canzone muta le forme evanescenti di tutti i nostri progetti autobiografici .
Anestetizza perché é un fiume che corre tra pachidermi accaldati e pietre pronte a svelare codici al ritmo d'una samba .
Ignorandola , fossilizza e soltanto fiori di cacto ci sbocceranno intorno .
In una storia di vedro e cenere , abitiamo in un giardino di vapori acri , tortuoso e senza entrata .
Respiriamo immagini con la punta delle dita .
Quando la carne non si vergogna , s'espone e scorre in forma di danza .
Ma un minuto dura ore , e parole irrompono come frecce tra due piani , separando un braccio dall'altro , urinandoci gesti che non c'appartengono .
Le macchie d'un candelabro scivolano tra semi di melograno .
Siamo immagini metafisiche che percorrono campi avventurosi dove le spighe sperano di poter spiccare il volo .
Vorremmo anche noi viaggiare come il bordo della seta parassita .
Invece ci ritroviamo presi un un acquario di delfini trasparenti .
Lí torturiamo i sogni dell'infancia .
Da un piatto fondo , solleviamo cucchiai verso un cielo dove virus insani e sordi riflettono il calore di fiamme incatramate .
Ci circondano aberrazioni lente , ritratti su piedestalli viscosi .
Ma io non accetto d'essere ciclista nuda sotto un sole cocente , vociferando sillabe senza senso .
Da interstizi polverosi , lascio che s'espanda il profumo spumeggiante d'un riverbero intenso che chiamo Amore .












   

lunedì 26 novembre 2012

IO SONO UNA MANDRAGORA :









Il mondo vegetale fornisce gran parte delle sostanze che utilizziamo con fini farmacologici , per curare le nostre malattie .
Ma é anche fonte di ingredienti necessari a compiere sortilegi - per chi crede nella magia .
La mitologia classica é ricca d'esempi d'interrelazione con le piante , rapporti stretti da cui si sprigionerebbero occulti processi biologici .
La scienza tradizionale - peró - si mantiene distante da ogni teoria , che non possa confermare e misurare con strumenti .
Cosí sconfessa chi non creda nell'evoluzione derivante da specie animali inferiori .
Ridicolizza l'idea che sarebbero state enormi conifere a partorire i primi esseri umani .
E non si vuole credere che le radici delle Mandragore , quando crescono senza incontrare ostacoli , possano assumere forme individuali e poi diventare persone come tutti noi .
O che la folta vegetazione del Paradiso Terrestre s'originó dove Adamo , coinvolto in un sogno erotico , sparse , dormendo , il suo seme .
Lí Eva aveva appena fatto pipí . 















giovedì 15 novembre 2012

ESCORT , SCRITTRICE O COMMESSA ??













Di questi tempi , ricevo , sempre piú spesso , messaggi personali , dai quali traspare molta tristezza mista a frustrazione .
Forse la stagione autunnale é in parte responsabile per questo " umore " di chi si decide a scrivermi .
Ma , io credo che esistano anche problemi di fondo , che il sole primaverile non riuscirá a dissipare .
A mio modo di vedere , viviamo in un societá deforme che , abbandonando i valori naturali e sostituendoli con chimere di natura commerciale , sta producendo un gregge d'insoddisfatti  , persone che non considerano neppure l'ipotesi che esista la " Felicitá " su questa Terra  .
Al " Sistema " conviene che tutti si mantengano in uno stato-d'animo che porti a ricercare , in beni di consumo sempre piú sofisticati ed inutili , l'appagamento del proprio egoismo .
Il risultato si vede in modo appariscente , per chi si fermi un istante ad osservare : corriamo convulsamente verso un miraggio , che non potremo mai afferrare .
Sono parte anch'io di questo processo , dal quale la natura umana non puó disgiungersi totalmente .
Ma sto iniziando a riconoscerne la perversione .
Soprattutto , adesso , vedo che , il ruolo nel quale m'identificavo , non costituisce affatto la mia essenza .
Azioni , pensieri , sofferenze e delusioni altro non sono che infinitesimi momenti cosmici , attraverso i quali ci capita di passare .
Non costituiscono assolutamente un bagaglio personale , che c'accompagnerá a lungo .
Da quando ho capito questo concetto elementare , la mia vita si sta semplificando parecchio .
Ho smesso di pensare che " devo " affermarmi , sconfiggere gli altri in lotte dolorose ( dalle quali nessuno mai esce come vincitore definitivo ) .
Non mi vedo piú come protagonista o vittima .
Il mio Ego non si nutre piú di dolori , che giustifichino la ricerca di effimere soddisfazioni materialistiche , in un patetico tentativo di compensazione .
Mi limito ad assaporare - ogni giorno - il piacere associato alla coscienza d'esistere , d'essere una parte integrante delle meraviglie dell'Universo .
So che sarebbe arrogante da parte mia affermare di possedere gli strumenti necessari per essere felici .
Ma mi sento in dovere di spiegarvi come si puó riconoscere il cammino , che permette di districarsi nel labirinto-della-vita .
Per farlo , ricorreró ad episodi che , chi segue questo Blog , dovrebbe riconoscere facilmente .
Spero - cosí - che risulti chiaro il processo d'identificazione a cui sto sottoponendo me stessa , e che v'invito a personalizzare .
Fino a pochi mesi fa' , in tutti i miei Post , cercavo di presentare la " professione d'Escort " come un diritto sacro ed inviolabile , al quale mi dedicavo con suprema maestría !
V'assicuro che non fingevo affatto , non ho mai fatto ricorso ad artifici letterari .
È che mi prendevo molto sul serio , passavo le mie giornate nella convinzione di svolgere un'attivitá socialmente importante .
Mi vedevo come una sublime " Dispensatrice di Piacere " .
Ogni appuntamento era un esame da superare a pieni-voti , un'occasione per dimostrare la mia abilitá d'Amante , ma anche di persona informata e colta .
Prima d'incontrare un cliente - guardandomi allo specchio - raramente mi piacevo .
Allora , mi ritoccavo , cercando disperatamente piccoli dettagli da aggiungere , elementi che avvalorassero l'interpretazione che m'accingevo a rappresentare .
Ma finivo per sentirmi ancor piú inadeguata .
Anche un banale pompino doveva essere eseguito alla " perfezione " , rappresentare una manifestazione d'un  intuito capace di soddisfare appieno le aspettative di chi mi trovassi accanto .
Per non dar adito a critiche , m'impegnavo in manovre tecnicamente sofisticate , che sbalordissero anche il piú incallito dei puttanieri .
Mi attribuivo l'incarico di valutare se , le prestazioni eseguite , corrispondessero all'immagine di me stessa , che avevo creata io .
Cosí seminavo insoddisfazione e raccoglievo tristezza .
In realtá , stavo commettendo un errore molto comune : ci identifichiamo un po' tutti in un ruolo , nella professione che esercitiamo .
Credevo d'essere  la prostituta , quello che facevo !
Proiettavo un'immagine che non é la mia essenza .
Da quando la mia Coscienza si sta risvegliando , tutto m'é piú chiaro .
Quello che faccio e penso sono solo attributi momentanei , vestiti che l'Essere indossa , a seconda delle circostanze .
Cosí non sono  Escort , come non potrei mai essere Scrittrice , Scienziata oppure Commessa .
Io saró sempre ME STESSA , un'entitá dotata di caratteristiche specifiche ed inalterabili .
Portatrice di quantum d'Energia Vitale , d'Amore , nel contesto cosmico in cui mi trovo .
Ormai mi vedo agire sul palcoscenico della vita come un personaggio teatrale .
Osservo con attenzione quello che faccio , ma non posso lasciarmi coinvolgere troppo dalla trama che vedo rappresentare .
Quella non sono io , per quanto mi possa assomigliare !
I dolori , ogni insuccesso che affronta , le frustrazioni che subisce , non sono le mie , mi scalfiscono solo minimamente  .
Fanno parte d'un livello inferiore che , visto dall'alto , appare sfumato ed insignificante .
Ora siete liberi di pensare che sto diventando Schizofrenica !!
Per me si tratta quasi d'un complimento , dato che cosí mi verrebbe riconosciuta un po' di originalitá .
M'offrireste l'occasione d'argomentare che siamo tutti istigati a dimenticarci della nostra vera identitá .
Credo - peró - che vi possa risultare piú utile considerarmi " normale " .
Infatti , accettando che esiste una Coscienza in grado di smascherare - prima o poi - quei ruoli egotici in cui ci crogioliamo spesso , potete debellare la causa primaria delle vostre infelicitá .
Ripetete con me : « IO NON SONO QUELLO CHE FACCIO , SONO PERCHÈ ESISTO ! »
















 

mercoledì 7 novembre 2012

DECIFRANDOMI .











Per me - oggi - la vita é naufragio in una pozza d'acqua benedetta .
Mi ribolle nel petto , s'arrampica dove sento che l'intestino vibra all'unisono con le stelle .
Nei miei sogni piove sempre .
E , quando riapro gli occhi , non vedo piú l'orizzonte curvo , che , ambulanti venditori di vento , utilizzano per esporre una fila d'amuleti di latta .
Danzo e cado nella spuma del mare , provocando nubi di lava scura come il caffé .
Se accetto l'invito della finestra aperta , mi ritrovo - inghiottita - in un supermercato di galline bruciate , con  petali che fioriscono sul pavimento di vernice .
Fuggo da lí ma , per visitare i segreti del bosco , devo coprirmi di neve , e mangiare vermi che sanno di rugiada .
Se fossi un gatto , starei sempre seduta a contare il numero dei passanti , perdendomi nel paesaggio di maschere putrefatte in un erbario .
Invece , indosso un vestito di vetro , sporco di crisalidi e fili telegrafici  .
Ogni volta che accarezzo la scatola dove nascondo il mio destino , si trasforma in un'auto d'affitto , con mele d'acciaio dipinte sulle portiere .
Corro allora - disperata - ad appendere libri ai rami dell'unico albero che , finora , non mi s'é aggrappato alla gonna .
Ma - frutti indesiderati - li vedo volare via , come bambole anorettiche che rincorrano acrobati tremuli , in un corridoio poco illuminato .
La paura del buio m'accompagna anche quando - in pieno giorno - stendo tovaglioli e guanti su un bastone torto , appoggiato al muro ; anche quando scarabocchio , nella polvere , i nomi di tutti quelli che hanno rubato una pagina dal mio diario ; e se m'immergo nella vasca di succo d'arancia , dove é facile nascondere semi di girasole , bacche e caramelle di gelatina .
Il cuore mi batte lentamente , solo se mi lascio asciugare i capelli al sole .
È quando mi tolgo una scarpa , e la lancio lontana con un calcio .













giovedì 25 ottobre 2012

IMPACCHETTARE PANE E DIMENTICARSI DELLA PROPRIA IDENTITÀ .









Giovanna vende pane e dolciumi in un supermercato appartenente ad una multinazionale .
Svolge mansioni estremamente limitate .
Quasi nulla é la sua libertá d'azione .
In un angolo d'un ampio capannone deve pesare ed impacchettare quello che le viene indicato , spesso con molta fretta e poca chiarezza .
Non le concedono d'interagire con la clientela se non augurando buongiorno e ringraziando formalmente  .
L'hanno vestita con una tutina rossa come un meccanico ai Box della Ferrari ed , in testa , per nascondere i biondi capelli annodati alla nuca , le impongono d'indossare una cuffietta d'altri tempi .
Cosí , un lavoro poco interessante , s'é trasformato in un autentico incubo .
Non le permette d'applicare le nozioni apprese in cinque anni d'Universitá , né offre possibilitá di carriera .
È noioso , ripetitivo , non esige creativitá .
La finestra piú vicina al bancone , dietro il quale l'hanno sistemata , si trova sul lato opposto dell'edificio , ad un centinaio di metri di distanza .
Da lí , entra solo la luce-al-neon delle insegne , dei fari delle vetture che si posteggiano accanto . .
Si scorgerebbero colori naturali in prati indisturbati , poco lontani .
Ma una SuperStrada congestionata , invalicabile , li mantiene irrangiungibili .
Capisco che , la forma suggestiva delle nuvole che si rincorrono , puó distrarrre dagli intenti commerciali che pervadono l'ambiente d'uno shopping-center .
Ma é di Giovanna che mi preoccupo .
Lavora in una prigione , in una scatola di cartone , in cui non penetra mai un raggio di sole .
Non mi sorprende affatto che stia sviluppando comportamenti , che qualcuno definirebbe patologici .
In questi ultimi tempi , parla spesso - a voce alta - soprattutto quando nessuno la sta ad ascoltare .
Anche se é dietro al banco di lavoro .
Credo si rivolga ad una persona immaginaria .
Con la testa leggermente inclinata , abbassa lo sguardo , solitamente verso la sinistra del negozio , dove c'é una seggiola vuota .
È quando inizia a proferire suoni concitati .
Dal tono delle parole che le escono di bocca , si direbbe che sono due le protagoniste della discussione .
Una si lamenta , insulta ed esprime tutto il suo disdegno .
L'altra grugnisce qualche assenso , raramente si permette di dissentire .
Ma , quando lo fa , la situazione si complica .
Giovanna , allora , non riesce piú a concentrarsi su quanto sta facendo , non ascolta le richieste dei clienti .
Gesticola con entrambe le mani levate al cielo .
L'espressione del suo viso assume un'aria estatica , che si direbbe di felicitá .
In quei momenti , nessuno si permette d'esigere nulla : tutti - in coda - attendono pazientemente che lei ritorni ad occuparsi di loro e del pane da impacchettare .
Molti pensano di trovarsi al cospetto d'una schizofrenica , forse pericolosa da affrontare .
Qualcuno crede - invece - che si tratti d'un trucco banale ed innocuo , escogitato per concedersi un po' di riposo , per sfuggire ai propri doveri .
Contemplano allora l'opzione di non ritornare piú in quel supermercato .
Ma , una volta ottenuto tra le mani il pacchetto da sistemare nel carrello , il pragmatismo prevale , e non affiorano altri problemi .
Giovanna non suscita particolare pena o compassione : é un fantasma surreale che capita d'incontrare , ma di cui nessuno si ricorda dopo 5 minuti .
Non ci si chiede perché agisca in modo tanto strano , né si cerca d'aiutarla , anche soltanto rivolgendole un sorriso amichevole .
A me sembra che stia vivendo una crisi d'indentitá , positiva .
Sta allontanandosi dagli impegni gravosi che l'individualitá impone .
Non si riconosce piú nelle sue azioni , in quello che desidera , o ottiene materialmente .
Tantomeno crede d'essere soltanto la persona che indossa quella tutina scarlatta .
Pensa pochissimo , tanto sa che tutto é incomprensibile alla mente umana .
Non s'illude d'essere intelligente , ma cerca di mettersi in contatto con un'Intelligenza superiore .
Per lei , le parole hanno spesso un significato superficiale , che altri possono fraintendere , sono un'etichetta che non corrisponde al prodotto .
Parla a sé stessa , per non imporre il peso della comunicazione su altre persone .
Ma non s'é creata una alter-ego che la comprenda e consoli , quando tutti sembrano ignorarla .
Sta , piuttosto , raggiungendo una dimensione , in cui tutto é armonico , ogni parte si fonde con il Tutto .
Sa che la sua voce non le appartiene interamente , cosí come non sono di sua proprietá i termini , che usa per esprimersi .
Di certo , ha smesso di lasciarsi alienare da condizioni di vita , che sarebbero estremamente frustranti , per chiunque altro .
Ha ormai abbandonato ogni sentimento negativo .
Non puó avere nemici , dato che il Tutto non puó suddividersi in tanti tutti che lottino tra di loro .
Sorride sempre , qualche volta le scappa una risata , di cui pochi capiscono il motivo .
Giovanna non é matta .
Viene osteggiata , soltanto perché la nostra societá altro non produce che rifiuti , non sembra capace di rinnovarsi .
Sinceramente credo che dovrei scrivere un libro intero su di lei , indicandola come un esempio de seguire .







mercoledì 10 ottobre 2012

IL CAMMINO DELL'UOMO .






Le prime piogge d'autunno sono arrivate anche qui .
Hanno rinfrescato l'ambiente , e restituito colori appropriati ad una vegetazione moribonda , dopo mesi di siccitá estrema .
Ora - peró - cavalcando sui sentieri , é indispensabile esercitare la massima attenzione .
Il fango puó rivelarsi perfido nemico , soprattutto dove si mimetizza , nascondendosi tra sassi asciutti .
Il mio ginocchio sinistro testimonia ancora le conseguenze d'una brutta caduta , provocata - anni fa' - da una zolla di terreno scivoloso .
Mi ritrovai allora a sbattere contro un'enorme pietra , senza nemmeno capire la dinamica dell'incidente .
La groppa instabile d'un cavallo che galoppa non permette sempre un'osservazione precisa .
Ma , lassú , mi considero privilegiata rispetto a chi calca i piedi sulla terra viscida .
Tranne quando sono costretta a scendere per evitare le trappole d'un percorso particolarmente impervio , come é successo ieri mattina .
La pioggia cadeva in modo tanto violento da impedire una corretta visibilitá , falsava la percezione della distanza .
In un paio d'occasioni Antigo m'aveva dimostrato poca sicurezza , scomponendo vistosamente il passo .
Cosí , alla vista d'un arcipelago di pozzanghere disseminate sul cammino scosceso , ci fermammo .
Fu un eccesso di prudenza , che lui non gradí affatto .
Per calmarne la stizza , ci volle tutta la mia pazienza .
Dopo qualche minuto , e piú d'una carezza ben direzionata , si convinse a seguirmi docilmente .
Allora vidi qualcosa muoversi , una chiazza scura , tra le orme che lasciavamo dietro .
In quel diluvio mi parve logico che un pesce avesse scambiato quel sentiero per un corso d'acqua navigabile !!
Come spiegare - peró - che fosse finito lí , lontano chilometri dal suo habitat , tra boschi e prati che inaridiscono per mesi ?
Per trovarmi una risposta , osservai piú da vicino .
Fu cosí che m'accorsi di cosa si trattasse .
Ad un passo da me , apparve parte del viso d'un uomo .
Rischiai di calpestarlo .
Naso occhi e fronte risaltavano come sassi tra la sabbia , mentre il resto , sepolto , s'intuiva appena .
Sentii uno sguardo intenso scrutarmi .
Non credo d'essermi molto spaventata .
Infatti - invece d'indietreggiare istintivamente - mi chinai verso il basso .
Quel paio d'occhi azzurri si delineó con piú chiarezza .
Poi , lentamente , anche il resto di quella faccia severa cominció ad affiorare .
La folta barba , grigia , non era intrisa di fango , non mostrava tracce di terriccio , sembrava repellere anche la polvere .
Emergendo , anche la pelle si autopuliva , acquistando un aspetto immacolato , radioso .
Della bocca scorsi soltanto il labbro inferiore , un po' tumefatto ed appesantito .
Forse una lunga vita sofferta l'aveva ridotto cosí .
« Chi sei ? » - mi chiese , in modo deciso ma non ineducato .
Risposi con poche parole .
Non mi dilungai in spiegazioni inopportune , ansiosa di poter essere io a rivolgere una domanda .
La curiositá m'imponeva di sapere non tanto chi fosse , ma cosa ci facesse lá dentro !
La sua risposta penso m'echeggerá nelle orecchie per sempre :
« Vivo qui per imparare : solo se ci caliamo nel nostro cammino possiamo capirlo , sapere dove porta , ...... anche tu dovresti fare lo stesso » .





  

giovedì 4 ottobre 2012

L'ARMADIO DI ELISA .










Non é l'unica persona che vive segregata in questo nostro mondo .
Se credo di doverne parlare qui , è perché la sua condizione offre elementi significativi per tutti .
Vi parrá una storia strana , ma sicuramente saprete riconoscere i significati che racchiude .
Io conosco appena questa persona di quasi 40 anni , di nome Elisa
D'aspetto ancora piacevole ed attraente , non presenta alcuna menomazione fisica , né turbe psichiche riconosciute dalla medicina moderna .
La sua caratteristica saliente è che non esce mai di casa .
Vive , da sola , in un monolocale alla periferia d'una cittá belga , dove l'hanno trasferita dopo la tragica morte dei genitori , avvenuta quand'era adolescente .
Non é prigioniera di nessuno , se non di sé stessa .
S'é ormai organizzata e non sente neppure il bisogno che qualcuno l'aiuti ad espletare le faccende domestiche   .
Una compiacente Ditta di Import-Export le consegna a domicilio tutti i prodotti che possano esserle di qualche utilitá .
Si sente - quindi - come se non le mancasse nulla !
Ogni mattina , dopo aver passato l'aspirapolvere e riordinato la kitchenette , altro non le resta da fare che dedicarsi al passatempo favorito.
Si rinchiude nell'armadio a " meditare " .
Ne ha eliminando i ripiani , e l'ha ripulito da altri ostacoli .
Cosí c'é posto per una comoda seggiola di vimini , che s'appoggia ad uno scatolone di medicinali , preso in un traliccio di metallo brunito , di cui non si capisce l'utilitá .
Lí dentro - una volta chiuse le due porte - l'oscuritá é totale .
Lei non riesce a scorgere i contorni delle proprie mani , né tantomeno d'altre parti del corpo .
Allora prova una sensazione meravigliosa , che la luce del giorno contrasterebbe .
Sogna , senza neppure socchiudere gli occhi .
Vola , ed il buio che la circonda , non nasconda nulla , é una distesa infinita di prati in fiore , un fiume impetuoso , da cui saltano salmoni innamorati  .
Si vede ai piedi calzature che camminano sulle nuvole senza sprofondare .
La bocca diventa una rosa incandescente , il sole l'ammira nel mezzo d'un lago gelato .
Quando il vento scompiglia i capelli , lunghi come funi tese tra alte montagne , sente il rumore suadente d'una cascata .
Si lascia ammaliare da quell'abisso nero , dal quale é facile lasciarsi assorbire .
Per altri sarebbe una sensazione angosciante , una prova psichica impossibile da superare .
Per Elisa é un ambiente conosciuto , un amico affettuoso , a cui s'affida sempre senza paura .
Forse ha scoperto quello che cerchiamo tutti , e non troviamo mai .
Mentre ci rincorriamo vorticosamente nel traffico d'una grande metropoli , lei si gode un paesaggio sempre nuovo e rassicurante , prova la gioia d'essere lontana milioni di chilometri dalle miserie ed aberrazioni d'una vita che non s'é scelta .
Sorride compiaciuta , mentre a noi verrebbe voglia d'urlare .....












giovedì 27 settembre 2012

L'EGOISMO DELLA LUNA .









Forse é un'inevitabile curiositá , intrinseca alla nostra condizione .
Viene ulteriormente solleticata dall'osservazione dell'ambiente in cui ci troviamo .
Di certo - fin dai suoi albori - l'Umanitá s'é posta spesso la questione riguardante la formazione della Terra .
Sono nate cosí varie ipotesi , teorie riguardanti questo pianeta immerso nel sistema solare .
L'evoluzione della Scienza ha sí contribuito a sfatare superstizioni senza senso , ma non ci ha ancora fornito tutte le risposte .
Non crediamo piú d'essere situati al centro dell'Universo .
E neppure che la superficie terrestre sia piatta o che la volta celeste sia solo una trapunta ornata da motivi decorativi per allietarci la vista in notti d'estate .
Quasi tutti riconosciamo d'essere su uno dei tantissimi astri che fanno parte d'una galassia ch'é solo una frazione infinitesima dello spazio celeste .
Ma non sappiamo bene come e quando questo corpuscolo celeste si sia originato .
Nel '700 , in Francia , il Conte di Buffon , Naturalista che si autodefiniva anche " Cosmologo " , credette di poter dimostrare ció che nessuno prima aveva nemmeno immaginato .
Pubblicó studi in cui affermó che la Terra , come tutto quanto ruota intorno al Sole , era nata da una collisione stellare .
Una cometa vagante colpendo violentemente la superficie solare , l'avrebbe frantumata in piú punti .
I cocci incandescenti esplosi via nello spazio , si sarebbero mantenuti in orbita solare , a causa dell'attrazione gravitazionale esercitata dal corpo centrale rimasto intatto .
Ognuno d'essi , raffreddandosi ed assumendo forma sferica , sarebbe poi diventato un pianeta o un suo satellite .
Poche migliaia d'anni sarebbero bastate per rendere la superficie terrestre idonea ad accogliere la vita biologica che vi si fosse sviluppata .
Tale teoria , al pari della Genesi Biblica , é ora smentita da chiunque abbia un minimo di conoscenze astrologiche e naturalistiche .
Qualcuno , peró , le riconosce ancora qualche elemento di veritá .
Come esistono tra di noi persone che credono che strani cataclismi cosmici abbiano coinvolto vari astri , fino a permettere loro di unirsi e formare la Terra .
Quattro pre-pianeti si saldarono tra di loro soltanto quando le forme di vita presenti entrarono in profonda catalessi .
A risvegliarle , una volta completata la fusione geologica , ci pensó una dolce pioggia rigeneratrice .
Cosí si spiegherebbe come mai i vari continenti siano abitati da razze umane differenti e presentino specie animali e vegetali autoctone .
Io vado oltre , insinuando che ci sarebbe stato posto anche per un astro , che giá ruotava da quelle parti .
Si sarebbe dovuto sistemare nello spazio occupato dagli oceani , come prevedeva il progetto originario .
I suoi elementi erano indispensabili per raggiungere la biodiversitá piú completa .
Parlo della Luna , che ha una struttura particolare , forse unica .
Se lei non avesse dimostrato estremo egoismo , ora il nostro pianeta sarebbe ben diverso , piú equilibrato e stabile .
Ma decise di non fare la sua parte e preferí rimanere da sola , incontaminata dalle nostre esigenze .
Venne punita : da allora ogni forma di vita organica le fu preclusa .
Ma , invece di sentirsi sminuita , accolse quel divieto come una liberazione .
Si racchiuse nel misticismo di paesaggi silenziosi , sfidandoci costantemente con occhiate provocatorie .
Ancor oggi , a chi la guarda , si mostra poco rassicurante .
È una palla bianca , abnorme , in un cielo costellato di diamanti , a cui lei , per invidia , sottrae lo splendore .
Li soverchia con arroganza e s'impone ai nostri occhi .
Puó aver ispirato - in passato - poeti e naviganti poco inclini a riconoscere i connotati della realtá .
A chi  - invece - la osserva con attenzione , dimostra tanta antipatia .
Passa il tempo a spiarci da lassú , dove tutto le appare impietosamente chiaro .
Un po' come un elicottero della Polizia spulcia le attivitá che vorremmo mantenere segrete , si compiace a mettere a nudo le nostre debolezze ed imperfezioni .
M'irrita la sua luce diafana , ma invadente , che raggiunge il sedile posteriore dell'auto che vorrei garantisse l'intimitá d'una alcova .
Illumina sempre il pacchetto di preservativi che estraggo dalla borsa , rivelandone marca e caratteristiche .
Guardona , assiste ad ogni scena .
Ma s'incarica di sottolinearne soltanto gli aspetti piú squallidi .
Credetemi : non esiste astro piú odioso di lei , in tutto l'Universo !!
Nemmeno finge piú un poco di collaborazione nei nostri confronti : ci riserva sempre la stessa faccia seria , formale , mentre , con l'altra , se la ride apertamente delle nostre cazzate !!









mercoledì 19 settembre 2012

IL FARMACO .








So perfettamente che , quanto pubblico qui , non sempre pare credibile e che , per questo , vi sentiate autorizzati a non leggerlo .
Oggi - peró - vi prego di soffermare l'attenzione su questo Post , perché tratto d'un argomento davvero singolare , importantissimo !!
Non é una notizia che possiate leggere altrove .
Appare qui - in esclusiva - dato che io sono l'unica persona al mondo a saperne tutti i dettagli .
Il mio background scientifico, indubbiamente , facilita l'interpretazione di fatti , che per molti sarebbero troppo complicati ed incomprensibili .
Ma é assolutamente per caso che sono arrivata ad una scoperta rivoluzionaria .
Molta apertura mentale é indispensabile per sensibilizzarmi in discipline ancora poco esplorate dalla scienza ufficiale .
Che la vita di tutti non si esaurisca abbandonando questo corpo umano é solo uno dei principi fondamentali in cui credo .
Come conseguenza logica contemplo la possibilitá di molteplici incarnazioni successive , durante le quali uno Spirito cerca di apprendere ed elevarsi .
Cosí non deve scandalizzare che in una nostra precedente vita terrena , ci sia toccato di " vestire " un corpo dotato di caratteristiche sessuali differenti da quelle che esibiamo attualmente .
Secondo me - quindi - esiste la certezza che , ( quasi ) tutti gli uomini che ora stanno leggendo questo articolo , abbiamo giá sperimentato un'esistenza " al-femminile " , anche se non ne hanno reminescenze importanti .
Noi donne abbiamo spesso l'intuizione d'essere giá passate per una " fase maschile " , non é vero ?
Nel mio caso é stato possibile ottenere la conferma che cercavo .
Attraverso l'Ipnosi-Regressiva sono entrata in contatto con vari aspetti del mio passato .
So d'essere giá stata un Uomo , soltanto un paio di secoli fa' .
Allora mi resi colpevole d'aver sfruttato e maltrattato molte prostitute .
La consapevolezza di quella vita dissoluta e poco cerebrale , impregnata di egoismo ed arroganza , mi sprona ora a non ripetere gli stessi errori .
Il ricordo lasciato dalle sensazioni provate quando possedevamo un corpo di sesso opposto a quello attuale , é - peró - molto attenuato , almeno a livello cosciente .
Le leggi naturali devono mantenere , oltre alle ( piccole ) differenze anatomiche , anche un patrimonio psicologico , che salvaguardi la peculiaritá d'ognuno dei due generi , in modo da evitare che la nostra funzione riproduttiva venga sminuita .
Cosí - fortunatamente - si mantiene attiva l'attrazione erotica , che esercitiamo sugli altri , e ch'é alla base della .. Industria-del-Sesso ... hahahaha
Scherzi a parte - bisogna ammettere che si tratta d'un processo ancora regolato da prevedibili meccanismi , e confinato in comportamenti , che permettono poche variazioni .
Al momento attuale , quando affrontiamo un relazionamento fisico con altre persone , non c'é concesso di mutare sostanzialmente quel ruolo sessuale , che caratterizza la nostra individualitá .
Non crediate che la Bisessualitá sia un'autentica alternativa .
Per me é solo una propensione un po' piú complessa , pur sempre vincolata a restrizioni anatomiche , ed a partner che non si rivelino all'altezza delle nostre aspettative .
L'unica risposta sarebbe ... il CAMBIAMENTO DI SESSO , !
Dovrebbe - peró - essere temporaneo , in modo da non lasciare conseguenze irreversibili .
Permetterebbe cosí varietá - a seconda delle situazioni e del nostro " umore " .
Ovviamente , non mi sto riferendo a patetici surrogati , o travestimenti piú o meno teatrali .
Quelli , pur essendo di moda , non mi pare possano cambiare l'ordine naturale delle cose .
Ma , se si potesse decidere se essere uomo o donna ogni volta che si fa sesso , la nostra Libertá Sessuale sarebbe completa , non vi pare ?
Bene - visto che tutti ( spero ) siamo d'accordo - dimentichiamo assurde guerre-dei-sessi e rivendicazioni che appaiono ogni giorno piú anacronistiche ed artificiali .
Adesso potrei dedicarmi a raccontarvi quanto annunciato velatamente all'inizio .
Prima - peró - é doveroso che riconosca come la scoperta della Pila Sprituale m'abbia indicato il cammino da seguire .
Sono solo un'umile ricercatrice , che , a volte , applica le intuizioni altrui , per ottenere qualcosa che sia possibile mettere a disposizione di tutti .
Altri meriti non me li voglio attribuire , devo rimanere con i piedini ben saldi per terra .
Vi invito , quindi , a leggere - nel caso non l'abbiate ancora fatto - quanto ho scritto a riguardo di Mony Horakind e della sua invenzione .
Basta indietreggiare un pochino nel Blog .
Nel Post in questione credo che la dinamica su cui si basa un intervento spirituale sia ben chiara .
Ora é importante - peró - che capiate la differenza tra una cura ormonale , ed un influsso cosmico , che possiamo evocare , ed al quale sia possibile assoggettarsi .
L'industria farmaceutica rivolge la sua ricerca in modo da poter utilizzare sostanze materiali per regolare processi , che non sempre sono di natura esclusivamente organica .
Cosí , non potrá mai scoprire un farmaco che permetta cambiamenti , che vadano al di lá della nostra fisiologia attuale .
E se - eventualmente - si utilizzassero sostanze che stravolgano i nostri corpi , e producano funzioni abnormi , si dovrebbe impedirne la commercializzazione , per motivi d'ordine pratico e morale .
La mia ricerca - invece - é stata condotta ad un altro livello .
S'é basata sulla constatazione che qualsiasi Spirito puó assumere , alternativamente in vite successive , un corpo femminile o maschile , senza doversi " snaturare " né rinnegare il proprio passato .
Deve possedere in sé , quindi , tutti gli elementi caratteristici dell'uno e dell'altro sesso .
Attraverso un contatto esoterico con entitá disponibili ad aiutarci , m'é stato indicato un principio attivo .
Si tratta d'una " sostanza " , che sfugge ad una diretta misurazione strumentale , ma che - appunto per questo - é milioni di volte piú potente ed efficace di composti costituiti da molecole chimiche .
Poi , é bastato introdurlo in una materia inerte , che serva soltanto da substrato .
Io ho utilizzato la Cianocobalamina , sostanza cristallina di cui mi piace particolarmente il colore .
Ammetto che anche il nome suggestivo,  sufficientemente complicato , possa aver contribuito alla mia scelta .
Ma - sia chiaro -si sarebbe potuta usare qualsiasi altra base , anche la farina-di-granoturco o il borotalco .
L'effetto indotto dal mio farmaco non altera minimamente la composizione cellulare di chi lo assuma .
Agisce nell'Anima , che é padrona dei comportamenti e caratterizza il nostro aspetto fisico .
Non esistono controindicazioni .
È un medicamento destinato a chiunque senta il bisogno di movimentarsi la vita sessuale .
Solo una precauzione é necessaria : prima di ricorrervi , bisogna essere molto convinti della sua eventuale efficacia .
Altrimenti , il cambio di sesso temporaneo rimarrá solo una fantasia inappagata o - peggio - un incubo angosciante ...





           
     

mercoledì 29 agosto 2012

L'ASCIUGAMANO BLU





Ieri sera Roberta ha finalmente scoperto che un asciugamano non serve solo per togliersi l'umiditá di dosso .
Si stava rivestendo , dopo essersi lavata , con poca acqua tiepida , nella vasca mezza vuota .  
Approfittava della protezione impalpabile , che il buio offre a chi cerchi difesa dai colori impudichi della pelle deserta , delle proprie forme appiattite in attesa d'impazzire .
Rivolgeva il suo sguardo verso l'esilio d'un orizzonte fatto di porte chiuse , senza maniglie né chiavistelli .
Occhi spenti che - peró - non si rifiutavano d'indagare in quella notte forzata , inutile come un forziere di bambú , dove bambini nascondano due coccinelle . 
Si vide intorno dimensioni accresciute dalla fantasia , misteri da risolvere con discrezione e discernimento , movimenti bisbigliati come parole al confessionale . 
Emise allora un lamento che , soffice , si trasformó in sospiro quando le ritornó in gola .
Carpendo riflessi nuovi , s'attanaglió due dite divaricate tra i capelli bruni , trasformandoli in una catena di vapori fluorescenti , lunga quanto un corridoio d'un castello .
Come presa in quel groviglio , s'immobilizzó , in attesa di qualcosa che giustificasse l'ansia che si sentiva insorgere dentro . 
Dopo poco , nella penombra apparvero immagini sfocate che le diedero l'impressione di non essere piú sola .
La stanchezza di tante mansioni e pensieri puó provocare allucinazioni , ma Roberta , in quel momento , si sentíva rigenerata , ebbe la certezza di non stare immaginando nulla .
L'asciugamano grinzoso , depositato sulla sedia accanto , si sollevó come un costume bagnato che cercasse un filo per appendersi , per allungarsi in attesa d'un sole d'Agosto .
Divenne una figura , morbida e molle , come lo sono i fantasmi nell'immaginario collettivo . 
Roberta fece sí con la testa , per darsi coraggio , ma anche per chiamare a sé quel paio di mani guantate che vedeva protese , offrendole un bouquet di fiori , galassia di dischetti di quarzo capaci di riflettere la luce delle stelle nel buio piú profondo .
Nessun uomo mai le aveva rivolto un gesto simile .
Neppure suo marito , prima di sposarla .  
Da piccola avrebbe tanto voluto che la mamma le lasciasse piegare lenzuola e tovaglie .
Invece , ogni volta che s'avvicinava al bucato steso in cortile , sentiva sguardi severi che le raggelavano ogni entusiasmo .  
Era una estranea nella casa dei suoi genitori , dove suo fratello agiva indisturbato .
Poi divenne un ostaggio in casa propria .
Ma , da ieri sera , Roberta sa che , al momento del bisogno , non sará mai abbandonata dall'amore universale .
Le caviglie smetteranno di scricchiolarle sul parquet .
I suoi occhi bruni torneranno a vedere violinisti incalliti nel mezzo della strada , il cane del vicino l'accoglierá in silenzio , scodinzolando .
La televisione della sala sará solo uno specchio dove riflettere i propri pensieri .
Le uova nel tegame non lampeggeranno piú come una segreteria telefonica - 
Un asciugamano blu l'attende sempre sulla sedia del bagno , per consolarla , e regalarle un mazzo di rose .



  
      

giovedì 2 agosto 2012

MONY HORAKIND E LA PILA SPIRITUALE .











Tutti riscontriamo , ogni giorno , che il Pianeta soffre terribilmente per causa nostra .
Siamo una presenza " scomoda " , costituiamo una squilibrio , che ha portato alla scomparsa di molte specie animali e vegetali .
Disseminiamo emissioni nocive e scorie , prodotte da attivitá poco ecologiche e sostentabili .
Molto probabilmente , finiremo per snaturare l'Ambiene in cui viviamo , ed , anche , a rendercelo inospitabile ed ostile .
A quel punto , soltanto Mony Horakind potrá salvarci , ed , al contempo , concedere una seconda chance alla Terra .
Dubito che conosciate quest'uomo di 44 anni , che finora non s'é manifestato minimamente a livello mediatico , né s'é preoccupato molto di far conoscere le sue idee innovatrici attraverso pubblicazioni o conferenze .
Dato che neppure Google - se facciamo una ricerca - é in grado di fornire dettagli relativi alla sua persona , ed alla sua principale invenzione , m'incarico io di ragguagliarvi :
Si tratta d'un autodidatta , uno scienziato un po' fuori-dal-comune .
Pare abbia dedicato gran parte dell'ultimo decennio allo studio di fenomeni poco appariscenti , che , ormai , in contesti " civilizzati " , non si verificano piú .
Nato in Nuova Zelanda , vive ora con la moglie , una giovane Polinesiana di nome Porá , in un'Isola dell'Oceano Pacifico , che appartiene ad un piccolo arcipelago , poco visitato e difficile da raggiungere .
I due non hanno avuto figli , semplicemente perché considerano la Comunitá piú importante della famiglia che avrebbero potuto crearsi .
Si dedicano , cosí , ai bambini degli altri , offrendosi costantemente di contribuire alla loro educazione e sostentamento .
Alla fine del secolo scorso , quando si trovava ancora ad Auckland , Mony s'accorse delle nefaste conseguenze provocate dall'uso indiscriminato di pesticidi nella campagne .
Per aumentare la produttivitá di alcuni raccolti , gli agricoltori neo-zelandesi avevano giá sterminato componenti indispensabili al mantenimento della biodiversitá .
Per esempio , s'erano specializzati a coltivare meravigliosi Kiwi-Fruit , le cui caretteristiche organolettiche sono completamente artificiali , al pari di quelle del Rayon o del Polistirolo .
La combinazione di complessi meccanismi vitali - anche se apparentemente antitetici o parassitari - é , infatti , indispensabile per mantenere la " Naturalitá " di quanto produciamo per uso alimentare .
Quando eliminiamo specifici antagonisti alla sua formazione , otteniamo sí maggiori quantitativi di materia organica , ma , inevitabilmente , la priviamo di quelle proprietá nutrizionali che l'Agro-allevamento semi-selvatico garantirebbe .
Spesso semplici considerazioni , che sono alla portata di tutti , non suscitano alcuna reazione , o vengono catalogate come ovvie .
Solo pochissimi intrevedono le consequenze rivoluzionarie che possono determinare , se si riesce a trovarne un'applicazione pratica .
Uno di questi " visionari " e benefattori é , appunto , Mony Horakind .
Passerá alla Storia dell'Umanitá come l'inventore della " Pila Spirituale " .
Pensate che , attraverso il meccanismo elementare da lui scoperto , sará permesso di salvare , e riprodurre a nostro uso e consumo , tutte le specie biologiche , anche quelle giá estinte , o destinate a scomparire nel prossimo futuro .
Al confronto , l'Agricoltura Biodinamica - ora tanto in voga - sembrerá presto un trastullo per neonati .
Per quanto io possa essere preparata a sviluppi anche inaspettati , e complessi , della Scienza e della Tecnica , devo dirvi , sinceramente , che considero il " passo-avanti " fatto da Mony come un'autentico cataclisma filosofico-culturale .
Non si mettono in discussione principi da tempo acquisiti , ma vi si aggiungono elementi , che , finora , nessuno considerava possibile ottenere .
Tutto deriva da osservazioni attente di manifestazioni alle quali ci é possibile presenziare ogni giorno .
Per esempio , quando una pianta nel nostro giardino rinsecchisce , perde tutte le sue foglie , e non succhia piú , attraverso le radici , l'umiditá del terreno , trasformandola nella linfa che circola nei suoi rami , constatiamo ch'é " morta " .
Ma noi solo vediamo aspetti molto superficiali .
Quello che conta , che determina la situazione , é l'avvenuto distacco del " principio vitale " dalla materia organica .
Senza il suo Spirito , un Albero é solo legna da bruciare , o , al massimo , puó trasformasi in un artefatto umano di breve durata - non c'é dubbio .
Ricorrendo a complessi calcoli , ed a una strumentazione sofisticata di sua invenzione , Horakind  ha dimostrato che , in alcune occasioni , questo fluido spirituale , cosmico , si aggira a lungo nei pressi del corpo che occupava .
È , alllora , possibile richiamarlo , ed " immagazzinarlo " in un involucro particolare , appositamente progettato .
Il nome di " Pila Spirituale " deriva dalla sua funzione .
Infatti - al pari delle batterie che conservano al loro interno l'energia elettrica che si trasmette loro - il dispositivo di Mony é in grado di ricevere e conservare lo Spirito , fino a che se ne trovi una destinazione conveniente .
Non mi sorprende che l'intero processo vi paia poco credibile .
Vi ricordo - peró - che , quasi tutte le grandi scopertte ed invenzioni umane , sono state ricevute , inizialmente , con grande scetticismo e sospetto .
C'é sempre voluto tempo prima che tutti ne accettassero l'esistenza , comprendendone appieno l'utilitá .
Non m'é concesso divulgare qui notizie e dettagli tecnici , che potrebbero soddisfare la vostra comprensibile curiositá .
Esiste il rischio che altri ricercatori s'impossessino di questo dispositivo rivoluzionario , che puó rivelarsi estremamente pericoloso e nocivo per il futuro dell'Umanitá .
Il suo stesso inventore si sta chiedendo se brevettarlo , o mantenerlo segreto , almeno fino a che si abbia la certezza che ne sapremo fare un uso appropriato .
Quello che vi posso rivelare é che , anche se solo in fase sperimentale , la Pila di Horakind funziona in modo molto efficiente .
Permetterebbe giá di ristabilire sulla Terra alcune specie vegetali che , da tempo , si credono scomparse definitivamente .
Certo la ricerca in questo campo é solo agli inizi .
Non é difficile ipotizzare che nasceranno presto applicazioni destinate anche al Mondo Animale .
Credo fermamente che , fra non molti anni , ai nostri nipotini verrá concesso di tenere in giardino un piccolo Dodo o un Tilacino .
Nessuno ci fará troppo caso .
Soltanto i vicini si lamenteranno , noiosamente , per la rumorositá , ed i cattivi odori prodotti dall'animaletto .
Ma - si sa - ogni progresso ha i suoi inconvenienti ...
       

    

venerdì 27 luglio 2012

GALOPPANO CAVALLI BRADI .....






Spesso , i miei cavalli , galoppano in spazi sconfinati .
Non rallentano mai , procedono a testa bassa , furiosi , alla velocitá propria di quei sogni,  in cui , anch'io ,  volo per passare da una galassia all'altra .
Per raggiungere la meta che si sono prefissi , o dove si sentano benvenuti , una notte intera é troppo breve , dovranno ritentare al piú presto .
Me li rivedró ancora - piú volte - passare davanti , anche quando , immersa nei pensieri ,  fingeró di dormire , per attenuare l'intensitá delle sensazioni , che mi percorreranno dalla testa ai piedi .
Verró risucchiata da quel movimento immaginario , nella penombra apocalittica che mi nasconde al mio stesso sguardo .
Poi , agitata e stanca come se stessi davvero cavalcando , decideró che , per riposarmi , é necessario che gli occhi rivedano le pareti della stanza .
Ma non sono sicura che , allora , mi ritroveró nel mio letto ...

Ora , per assumere un'atteggiamento acculturato , in sintonia con gli intenti di questo Blog , potrei ostentarvi le mie conoscenze dell'immaginario collettivo , e far riferimento alla vasta simbologia , che spazia dall'eroica Mitologia alla Magia Nera .
Affermando che i cavalli rappresentano i contenuti inconsci della Psiche , l'istintivitá incontrollabile , l'energia sessuale che si sprigiona nella nostra vita , avrei - tra i tanti - anche Freud , Jung e Adler al mio lato .
Ma non é necessario ricorrere qui alle scoperte degli illustri Padri-della-Psicanalisi !
So perfettamente di dovere , come molti di Voi , far uso del mio intelletto per incanalare , in una direzione trascendente , lo slancio biologico che mi deriva dall'istinto animale e che , spesso , s'estrinsceca in una sfera inconscia .
Altrimenti il mio galoppo non avrá fine e mi porterá dritta-dritta in un burrone .
Capito ??






giovedì 19 luglio 2012

L'OCCHIO DI DIO .




Se mai un giorno avrete a disposizione una versione casalinga della macchina-del-tempo e vorrete conoscere fatti storici che nessuno ha mai riferito , vi consiglio di farvi scaraventare indietro di qualche millennio , per raggiungere i tempi di Mosé .
Mi direte che la prima parte della Bibbia é ambientata proprio in quell'Epoca e che vi si descrive , anche nei minimi particolari , ogni episodio interessante che avvenne allora .
So che molti studiosi non saranno d'accordo, ma mi sento d'affermare che , propositatamente , nei Testi Sacri che sono pervenuti fino a noi , non si fa menzione di tutto quanto non contribuisse ad alimentare particolari immagini che s'intendevano enfatizzare .
Per incutere timore - in modo da invogliare ad abbandonare i propri egoismi - si rendeva necessario che la Divinitá fosse severa e spietata , che non mostrasse capacitá di perdono , e poco ascoltasse le lagnanze della gente .
Cosí , quel Dio a cui Mosé si rivolgeva , appare come un Giustiziere inflessibile , proprio quando l'Umanitá vagava ancora alla ricerca d'un ordinamento sociale equo ed armonizzato .
Ma se potessimo ricostruire l'ambiente di quei nostri antecessori , ed andassimo a visitarlo , penso che acquisiremmo convinzioni e comportamenti utilissimi anche ai giorni nostri .
Se seguiste questo mio suggerimento , dovreste - appena arrivati - chiedere dove si trovi l' "Occhio-di-Dio" , senza nemmeno specificare ulteriormente .
Chiunque sarebbe in grado di indicarvene l'ubicazione .
Nel Deserto del Sinai ( ora chiamato Negev ) esistono molte caverne , ed anfratti naturali , dove devono essersi rifugiati in molti , quando ci si dedicava al nomadismo per motivi di sussistenza .
Sorsero , allora , varie leggende riguardanti alcuni luoghi appartati , dove Dio si sarebbe manifestato ai suoi fedeli , o avrebbe lasciato tracce della sua presenza .
Lo stesso Mosé , ed altri profeti , avrebbero ricevuto indicazioni e consigli dall'Aldilá , non alla vista di tutti  , ma nascondendosi all'interno di formazioni rocciose di difficile accesso , e di cui pochissimi conoscevano l'esistenza .
Comunque sia , é certo che nessuno mai fece riferimento ad un fenomeno che fu popolarissimo a quei tempi .
Quindi é necessario che sia io a raccontarvi quanto so !!
Vi dico che in un Picco-di-Granito che svetta in una piana desertica , a pochi chilometri da dove si crede che vennero dettati i Dieci Comandamenti , esiste , ancor oggi , una depressione che si formó , probabilmente , quando movimenti tellurici primordiali modellarono la superficie della Terra appena formata .
Al momento , é impercettibile ad occhio-nudo , dato che successivi smottamenti , verificatisi in epoche recenti,  hanno finito per colmarla quasi totalmente .
Ma , prima ancora che si verificassero i piú reclamizzati eventi biblici , in quella zona avvennero cataclismi che provocarono un'ampia fessura .
Drammaticamente , una notte , la roccia s'aprí , come per mostrare i segreti racchiusi nel suo interno .
I primi raggi di sole del giorno successivo contribuirono alla crescita , tutt'intorno a quell'apertura , d'una singolare sequenza d'arbusti , consistenti in una fila di rametti bruni , stecchiti e senza foglie , forse per l'assoluta mancanza d'umiditá .
Ai primi che si trovarono a passarci accanto , non sfuggí la stranezza di quella formazione naturale .
Qualcuno immaginó che si trattasse d'un grande occhio di pietra .
Un macigno scuro , conficcato nel mezzo , sembrava conferirvi l'aspetto d'una pupilla , di proporzioni gigantesche , circondata da misteriosi vegetali , imitanti la presenza di folte e lunghe ciglia .
Chi suggerí che la forma ricordasse quella dei genitali femminili e che , come tale , avesse un significato propiziatorio e profano , venne zittito e scacciato , anche se riuscí ad evitare conseguenze peggiori , fingendosi disidratato e delirante .
Lo si accusó di blasfemia , per aver osato prununciare un termine considerato " volgare " , invece di prostrarsi in preghiera .
Da subito - infatti - siccome nessuno riusciva a spiegarsi l'origine naturale di quel " buco " , si decise di venerarlo , attribuendogli poteri particolari , divini .
Al cospetto di quella roccia vennero portati ammalati , ed altre persone che si pensava bisognose dell'aiuto divino .
Ma , durante lunghi anni di pellegrinaggi , mai si registrano eventi che testimoniassero un intervento " superiore " , ed avvalorassero la sacralitá di quel luogo .
Cosí , se ne abbandonó il culto , e si cercarono altrove segni della " Bontá del Creatore " .
L'" Occhio-di-Dio " voltó ad essere una semplice frattura , nella parete d'una piccola montagna .
Per molte generazioni successive non provocó il minimo interesse .
Poi , una tribú proveniente da remote regioni del Nord d'Europa , si stabilí in un'oasi vicina , e vi impiantó il suo accampamento .
In quei tempi , l'Impero Romano estendeva i suoi confini fino a lí .
Un popolo dedito alla pastorizia , anche se su scala molto limitata , si vedeva costretto , nel deserto , a continui spostamenti alla ricerca di condizioni idonee per quell'attivitá .
Era necessario che gli animali trovassero acqua,  e cibo in quantitá sufficiente,  per crescere e procrearsi , che non fossero in balía di predatori , o vittime di devastanti malattie .
Di solito era una sorgente a garantire la vita .
Ma , sulla falde aride di quel monte , la presenza di piante leguminose , e d'una vegetazione capace di  svilupparsi comunque , attrasse persone , accompagnate dai loro minuscoli greggi .
E " cose strane " incominciarono a succedere .
Per esempio , quando una pastorella s'accovacciava per normali funzioni fisiologiche , che - a quel tempo - s'espletavano all'aperto , si sentiva osservata .
Ma non da ragazzi vogliosi che , vedendola in quella posizione , pensassero di approfittarne , per convincerla ad intimitá erotiche .
E non mi riferisco neppure a quelle occhiate che a volte ci lanciamo noi donne curiose in momenti d'intimitá .
No , si sentivano un bersaglio di quel Grande-Occhio di pietra che , dall'alto , sembrava seguirne attentamente tutti i movimenti .
Istintivamente , allora , si coprivano con una mano , in un gesto di pudore poco comune .
Nessuna mai , prima , s'era preoccupata d'essere vista a fare ció che , al pari di qualunque essere vivente , aveva sempre ostentato in libertá , senza suscitare alcun interesse .
Eppure in quel luogo , le ragazze incominciarono a sentirsi tanto intimidite , da cercare un nascondiglio , ogni volta che fosse necessario divaricare le gambe .
Anche nelle notti senza luna , quando neppure il buio piú pesto garantiva piú alcuna privacitá .
Sentimenti di disagio non impedivano - peró - di sentirsi come magneticamente attratti da quella situazione .
Cosí , con la scusa di portare a pascolare i loro animali , ragazzi e ragazzi s'incontravano spesso lá .
A volte nascevano piacevoli conversazioni e - ogni tanto - ci si trastullava in effusioni che adesso definiremmo " Hard " .
Il tutto sotto lo sguardo attento dell'Occhio .
Una sera , mentre una coppietta improvvisata s'accingeva ad un affrettato rapporto sessuale , s'udirono dei rumori provenienti dall'interno della montagna .
La reazione d'entrambi , simultanea , fu quella di smettere di toccarsi e di rimanere come pietrificati , in attesa d'altri segni , che confermassero o alleviassero la grande paura .
Ma nulla avvenne , e , cosí - dopo un po' - ritornarono a stimolarsi reciprocamente .
Una volta che lui raggiunse l'erezione , si chinarono in avanti , per assumere un posizione comoda che facilitasse il piacere d'entrambi  .
Ma , proprio un attimo prima d'iniziare la penetrazione , furono disturbati di nuovo , da una voce echeggiante , che , forse , intendeva rassicurarli ed incoraggiarli  : « Bravi , bravi , divertitevi cosí ! »
I due fuggirono invece , urlando , in direzione dell'accampamento , dove esternarono a tutti la loro agitazione , raccontando una storia davvero poco credibile !
Che i Saggi , comunque , si videro costretti a verificare .
Il giorno successivo i sei uomini piú vecchi della tribú s'incamminarono per salire fino all'Occhio .
Mentre si inerpicavano tra i sassi , ebbero la certezza d'essere seguiti da uno sguardo misterioso .
Ma si rassegnarono ad assecondarlo , senza lasciarsi impaurire .
Ed allora " Dio " si manifestó .
Ammise di stare controllandoli da tempo , e di non essere troppo soddisfatto da quello che gli era toccato vedere .
Ma non specificó quali azioni umane si sarebbero dovute evitare per renderlo contento .
Quando ritornarono al proprio popolo i sei Saggi , cercando di collegare le circostanze , attribuirono , erroneamente , la causa di tutto all'attivitá che i due ragazzi stavano intraprendendo , quando s'udí , per la prima volta , la voce divina .
Vennero proibiti , subito , tutti gli atti sessuali in luogo pubblico , ed s'imposero rudimentali vestiti che coprissero , sempre , le parti intime , di donne e uomini .
E d'allora nessuno piú si sentí a suo agio su questa Terra .
    
    


            

venerdì 6 luglio 2012

IRIS & AURORA









Pur considerando Iris una bambina molto intelligente e precoce , i suoi genitori cercarono a lungo di mantenerla lontana dall'influsso di estranei e , principalmente , dei suoi coetanei .
Forse per evitarle un contatto diretto con la realtá , o per applicare il piú fedelmente possibile i concetti educativi Steineriani , decisero di trasferirsi in campagna , acquistando una casetta di difficile accesso , a pochi passi dalla sponda d'un laghetto prealpino , vicino al confine con la Svizzera .
Un luogo apparentemente idillico , incantato , mantenuto tale da  incomprensivi motivi logistici .
Per meno di 200.000€  fu possibile , nel 2008 , acquisire una proprietá enorme , costituita anche da decine di Ettari di bosco , abbandonato da secoli , tali da costituire uno scudo quasi impenetrabile . 
Curiosamente , soltanto a qualche chilometro di distanza , si trova una rinomata localitá turistica , dove la speculazione immobiliare ha portato conseguenze catastrofiche per l'ambiente e determinato l'esodo di molti che vi sono nati .
Lí , con gli stessi soldi , i genitori d'Iris , non sarebbero riusciti a comprare neppure un piccolo appartamento .
Ma , probabilmente , avrebbero potuto esercitare qualche attivitá lavorativa , invece d'essere costretti a penosi trasferimenti quotidiani .
Si mantennero impiegati a Milano , decidendo che , durante le loro lunghe assenze , della figlia si sarebbe occupata la nonna materna , rimasta vedova da poco tempo e desiderosa di rendersi utile , anche per distrarsi dal suo dolore .
Le piú grandi preoccupazioni furono di non fornire a Iris giocattoli commerciali , poco ecologici ed ergonomici , di privarla della presenza di specchi o televisori , e di non lasciare alla sua portata giornali o riviste , libri che non fossero stati scritti da Steiner o dai suoi seguaci .
A come lei avrebbe gestito la solitudine , nessuno pensó , nemmeno chi si trovó spesso a faticare per richiamare l'attenzione della nipotina .
Prima ancora d'imparare a leggere e scrivere , Iris credette di potersi riconoscersi istintivamente , pur non avendo mai vista la propria immagine riflessa da qualche parte .
Socchiudendo gli occhi , appariva spesso , come proiettata all'interno delle sue palpebre , una fotografia tridimensionale , che non le lasciava alcun dubbio riguardo a chi vi fosse raffigurato .
Sentiva dentro di sé che quella persona era il suo aspetto , e corrispondeva alle fattezze del viso che gli altri dovevano scorgere , quando le si avvicinavano .
Si convinse , cosí , d'essere una bambina bellissima , dotata di profondi occhi azzurri , d'una bocca sensuale ed un poco piegata all'ingiú , come per compensare l'aggressivitá d'un nasino abbastanza indipendente .
Per conoscere il colore e la consistenza dei suoi capelli ambrati e folti , che le coprivano le spalle , non doveva immaginarseli , bastava toccarseli , spostarne una ciocca fino a farla entrare nel campo visivo , o ammirare quei pochi lasciati ogni mattina sul cuscino del suo lettino .
Ma per Iris era piú semplice scrutare quella fotografia che le appariva ogni qual volta volesse .
Lí , i capelli , le coprivano tutto il corpo , come farebbe un vestitino lungo fino al ginocchio , ed assumevano una dimensione poco terrena , estranea anche se familiare .
Non avendo la possibilitá d'incontrare altri bambini , per trovarsi una compagna di giochi con cui condividere momenti felici o interessanti , a Iris non rimase che ricorrere a quella presenza immaginaria .
Le diede un nome differente dal suo .
La chiamó Aurora , perché , appena sveglia , se la vedeva davanti come il mattino che porta il primo Sole .
Appariva sempre quando Iris ne avesse bisogno , anche e soprattutto quando la nonna le fosse vicina , l'importunasse con le sue richieste , o la redarguisse per la sua apparente disobbedienza .
Allora , invece di far boccacce quando non vista , lasciava che fosse l'altra a farle apertamente , e se la rideva constatando come venisse ignorata .
Di certo questa complicitá portó a sentimenti di sincera amicizia .
Potremmo affermare che continuarono a crescere insieme , spalleggiadosi reciprocamente , sempre piú identificandosi una nell'altra .
Cosí avvenne fino ad un evento improvviso e sconvolgente .
La settimana dopo essere tornata da una breve vacanza al mare in compagnia dei genitori , Iris sentí l'irrefrenabile istinto di mettere in pratica , da sola , quei primi rudimenti di nuoto,  che l'erano stati appena insegnati .
Cosí , con la Luna Piena a rischiararle il cammino,  raggiunse il laghetto vicino a casa .
Arrivata , si tolse di corsa i vestiti , che lasció disordinatamente appesi ad un tronco obliquo , fece un paio di passi lenti nell'acqua bassa , prima di chinarsi in avanti , aprendo le braccia come ali d'una farfalla .
In quel momento si vide riflessa sulla superficie argentea che s'accingeva a raggiungere .
Ma , con grande stupore ,  non riuscí a riconoscersi .
La bambina che si trovó di fronte aveva connotati molto differenti da quelli che s'era sempre immaginati .
Non aveva il nasino né la bocca d'Aurora .
E gli occhi erano tanto scuri da sembrare pezzi di carbone .
I capelli , che aveva sciolto da dietro la nuca , risultavano inesistenti , o comunque incapaci d'apparire in quella penombra .
Non la proteggevano affatto come quel vestitino a cui s'era tanto affezionata .
Invece d'immergersi per provare a galleggiare , Iris pensó di scappare lontana da quell'incubo , correre nel bosco , dove la sua ombra non avrebbe potuto raggiungerla .
Ma si sentí presa , come se una mano le tenesse avvingata una caviglia , e l'attraesse verso il fondo .
Capí allora , per la prima volta , che proprio non si puó mai fuggire da sé stessi .





          

martedì 3 luglio 2012

VI AMO IMMENSAMENTE !!!





Non appartengo a nessuna setta che , con fanatismo , ostenti il culto di qualche pseudo-religione , né mi considero devota o indottrinata , secondo i criteri tradizionali .
Rifuggo tutte le Chiese e non accetterei imposizioni da nessuno , tanto meno da sedicenti " Ministri " che si avvochino il diritto di indicarci quale comportamento assumere nelle diverse circostanze della vita .
Eppure - da qualche tempo - sto sviluppando una consapevolezza che si potrebbe definire " rivoluzionaria " , e di cui vorrei rendervi partecipi in questo breve scritto .
Credo sinceramente che l'Amore sia la risposta a tutti i nostri problemi .
So che non si tratta affatto d'un concetto nuovo od originale .
Se ne parla da millenni e , tra i nostri predecessori , devono essere stati in molti ad imbracciare una filosofia che si basasse sull'altruismo e l'aiuto reciproco .
Ma vedo , ogni giorno , nel contesto in cui vivo , come l'Egoismo costituisca una forza predominante , e quanto poco ci si occupi dei bisogni degli Altri .
Consideriamo , per esempio , il ruolo " moderno " degli operatori medici , i quali , troppo spesso , agiscono per mero tornaconto economico , e non si preoccupano minimamente di stabilire un po' di empatia con i cosiddetti " pazienti " .
Non credete anche Voi che se fosse l'Amore , invece della sete-di-denaro , ad ispirarli , le loro capacitá terapeutiche verrebbero senz'altro aumentate , con risultati meno devastanti e piú efficaci ?
Penso che lo stesso criterio si possa e debba applicare a qualsiasi altra professione .
Qualsiasi " lavoro " umano solo ha significato se , oltre ad aiutarci a conocere la nostra essenza , permette di svolgere una funzione socialmente utile , e benefica per chi si veda coinvolto nelle nostre azioni .
Ed , il modo piú semplice e proficuo per riuscire in quanto facciamo , é dedicarcisi con Amore ed entusiasmo , invece di lasciarci sopraffare da sentimenti negativi .
Sto affermando quanto giá sapete ?
Probabilmente é cosí - ne sono conscia !
Eppure questo principio elementare potrebbe aiutare tutti , se solo ce ne ricordassimo nei momenti critici .