mercoledì 10 ottobre 2012

IL CAMMINO DELL'UOMO .






Le prime piogge d'autunno sono arrivate anche qui .
Hanno rinfrescato l'ambiente , e restituito colori appropriati ad una vegetazione moribonda , dopo mesi di siccitá estrema .
Ora - peró - cavalcando sui sentieri , é indispensabile esercitare la massima attenzione .
Il fango puó rivelarsi perfido nemico , soprattutto dove si mimetizza , nascondendosi tra sassi asciutti .
Il mio ginocchio sinistro testimonia ancora le conseguenze d'una brutta caduta , provocata - anni fa' - da una zolla di terreno scivoloso .
Mi ritrovai allora a sbattere contro un'enorme pietra , senza nemmeno capire la dinamica dell'incidente .
La groppa instabile d'un cavallo che galoppa non permette sempre un'osservazione precisa .
Ma , lassú , mi considero privilegiata rispetto a chi calca i piedi sulla terra viscida .
Tranne quando sono costretta a scendere per evitare le trappole d'un percorso particolarmente impervio , come é successo ieri mattina .
La pioggia cadeva in modo tanto violento da impedire una corretta visibilitá , falsava la percezione della distanza .
In un paio d'occasioni Antigo m'aveva dimostrato poca sicurezza , scomponendo vistosamente il passo .
Cosí , alla vista d'un arcipelago di pozzanghere disseminate sul cammino scosceso , ci fermammo .
Fu un eccesso di prudenza , che lui non gradí affatto .
Per calmarne la stizza , ci volle tutta la mia pazienza .
Dopo qualche minuto , e piú d'una carezza ben direzionata , si convinse a seguirmi docilmente .
Allora vidi qualcosa muoversi , una chiazza scura , tra le orme che lasciavamo dietro .
In quel diluvio mi parve logico che un pesce avesse scambiato quel sentiero per un corso d'acqua navigabile !!
Come spiegare - peró - che fosse finito lí , lontano chilometri dal suo habitat , tra boschi e prati che inaridiscono per mesi ?
Per trovarmi una risposta , osservai piú da vicino .
Fu cosí che m'accorsi di cosa si trattasse .
Ad un passo da me , apparve parte del viso d'un uomo .
Rischiai di calpestarlo .
Naso occhi e fronte risaltavano come sassi tra la sabbia , mentre il resto , sepolto , s'intuiva appena .
Sentii uno sguardo intenso scrutarmi .
Non credo d'essermi molto spaventata .
Infatti - invece d'indietreggiare istintivamente - mi chinai verso il basso .
Quel paio d'occhi azzurri si delineó con piú chiarezza .
Poi , lentamente , anche il resto di quella faccia severa cominció ad affiorare .
La folta barba , grigia , non era intrisa di fango , non mostrava tracce di terriccio , sembrava repellere anche la polvere .
Emergendo , anche la pelle si autopuliva , acquistando un aspetto immacolato , radioso .
Della bocca scorsi soltanto il labbro inferiore , un po' tumefatto ed appesantito .
Forse una lunga vita sofferta l'aveva ridotto cosí .
« Chi sei ? » - mi chiese , in modo deciso ma non ineducato .
Risposi con poche parole .
Non mi dilungai in spiegazioni inopportune , ansiosa di poter essere io a rivolgere una domanda .
La curiositá m'imponeva di sapere non tanto chi fosse , ma cosa ci facesse lá dentro !
La sua risposta penso m'echeggerá nelle orecchie per sempre :
« Vivo qui per imparare : solo se ci caliamo nel nostro cammino possiamo capirlo , sapere dove porta , ...... anche tu dovresti fare lo stesso » .





  

3 commenti:

MG ha detto...

Saggio l'uomo del fango.
Però..... non son sicuro di voler sapere dove porta il mio cammino.
Cammino e basta.... mi guardo in giro camminando, osservo ciò che mi circonda e ne apprezzo la bellezza.
Posso guardar le impronte che ho lasciato, alcune più belle di altre... altre veri e propri scempi...
Ma nulla di più.... ;)

dfgdgdg ha detto...

Me gusta tu manera de contar las cosas mas simples.
Ss una buena metafora sin duda, es mas facil ver el camino por el que andamos cuando todo permanece tranquilo y se tiene que ser cauteloso cuando el ambiente es dificil, ademas de que es bueno voltear hacia atras las huellas que hemos dejado en el camino solo para aprender de ellas, pero finalmente siempre hay que mirar hacia adelante y apreciar la belleza que nos redea mientras andamos como dice Marco.
Gracias por compartir estos pensamientos Carla, besos.

Pulsazione ha detto...

Penso che proverò anche io.