martedì 29 dicembre 2020

VIVIDI INTARSI







Vividi intarsi di maniere, che s'atteggiano ad assecondare smanie imbrattanti, dispiegano tocchi smaniosi, quando le frenesie di momenti perlati assecondano disquisizioni inzuppate di robuste pantomime.
Cosí, battiti di orme speziate invadono oceani prosciugati, infrangono il crepitare di lamentele insistenti e sdolcinate, colmano assenze memorabili, interpretano ruoli variopinti.
Emanano cascami rinverdendo ebbrezze attutite. giocherellando al ritmo di necessitá fatidiche, spigolose quanto diamanti che perforino impervie congiunzioni astrali.
Si proiettano in ricerche esilaranti, scorticano ogni remora che rifiuti la logica d'intensitá sconfinate, stropicciano fiocchi di neve sciolta dall'incedere di mormorii tempestosi.
Nei capogiri d'identitá camuffate, ritrovano l'ardore di parvenze e sobbalzi emozionali. 



lunedì 28 dicembre 2020

COMPLICI CHIAROSCURI





Complici chiaroscuri silenziano spiragli di raziocinio, sfumano languori estenuanti, sfrangiandosi in variegati fremiti d'indomito sapore.
Incalzano sillabe mai pronunciate, affilano percezioni sterili, plasmano proposte incoerenti, mentre rifuggono il soliloquio d'un istante.
Disseminano manciate di pulviscolo cosmico nel buio conturbante, stemperando arcaici idiomi, offuscando, con altezzose nebbie, il movimento oblungo di piú d'una chimera.
Sullo strapiombo di silenzi impigliati, tracciano sentimenti concentrici, calpestano moleste convulsioni, rigenerano rumori acquietanti ed approcci sinuosi.
Sconfinano imponenti in sfumature increspate, ragguagliando suoni emotivi ed insinuando parabole di menti vanesie.



mercoledì 23 dicembre 2020

SINTONIZZANDOCI








Chi si sintonizza col battito delle proprie ali dispiegate al suono della vita libera, raggiunge ed ingloba i tremiti rigogliosi di praterie che scendono a braccia aperte dai cieli sconfinati.

Sbatacchiamo, quindi, occhi increduli per portarli sui gradini della chiesa, pur rischiando di farli incespicare nell'angustia di connessioni stravolte, d'attese tristi ed inaspettate.
Chiniamoci ad accarezzare tutti quei colori che brillano tra gli atomi che s'accoccolano nella culla del bambino appena nato, sfondiamo reti con la forza di versioni intensificate dai sospiri dei polmoni travestiti di coraggio, tra lacrime pennellate d'infinito.



mercoledì 16 dicembre 2020

L'ESPRESSIONE INSINUANTE DI VOCALITÁ RIVELATRICI












Eloquio stridulo di trasparenti allusioni affidate al moto astrale, l'espressione insinuante di vocalitá rivelatrici costituisce assennato nirvana di mugolii flautati, sottigliezze leggiadre come odissee addolcite da invenzioni di labbra soffici.
Tali vibrazioni di plasma scandito ergono penombre promesse, si tuffano in cerchi di fumo, sfidando istanti lucidi che ridondano al tramonto.
Rimpolpano smanie impudiche, quando incoraggiano sentimenti che acquietano i sussurri emessi da fascinazioni emotive.
Nel varco angusto di cupidigie insulse, nascondono abbagli smodati e simboli repressi, ma, poi, si contagiano in sinfonie contorte, prevenendo costellazioni smaniose di sbandierare impatti irriverenti.
Senza dove, la carenza d'ossigeno é solo la timida estensione d'un passo ermetico. 




 

martedì 15 dicembre 2020

COMPONGONO GLI ACCORDI D'UNA SINFONIA COSMICA.











Aggiungono evanescenza all'audacia di contraffatte provocazioni, che vivaci fermenti alimentano di svogliate necessitá.
Arruffano improbabili percezioni, ruvidi ricami nel transito di occhi spalancati su labili sogni.
Ammaliano l'inconfondibile evoluzione dei sentimenti fiochi, esalandoli in un cielo senza contorni.
Scendono, prematuri, per catturare virtuosismi scaturiti da sorgenti immerse nel buio di smanie accantonate.
Avvolgono, di dolcezza e malinconia, la sfinge arcaica che s'intrattiene proiettando ombra su sagome screziate, tingendo l'aura di note eccitate dalle movenze di fortunali sincopati.
Collezionano frammenti irresistibili, accarezzano riflessi menzonieri, inventano vortici per alloggiare miscredenze.
Raggomitolandosi al cospetto di tiepide influenze, compongono gli accordi d'una sinfonia cosmica.




giovedì 10 dicembre 2020

SI RIVITALIZZA AL PASSAGGIO D'UNA COMETA













Chi s'alloggia in palcoscenici esalati da specchi di vaporosa ed ingannevole immensitá, rischia di convogliare inganni all'ombra di speranze ammansite.
Ammaestra labbra complici silenziandone la cadenza, conduce attimi tamburellanti verso stucchevoli tentativi d'infinitudine.
Smarrisce il passo in tortuose elucubrazioni, che, al ritmo d'ondate cosmiche, divelgono fatalitá sopite, ed estraggono squarci di monotonia. 
Nel richiamo di risvolti densi, aggiorna l'incedere di sentimenti tremuli e frastornati.
Accatasta sofismi in decorose architetture dedite ad arginare rantoli, pennella scansioni di giravolte, attorno ad immense equazioni.
Viaggia su traiettorie succinte che s'annacquano in momenti stantii, ma si rivitalizza enormemente al passaggio d'una cometa.


 
 

domenica 6 dicembre 2020

IL RIFLESSO DI SILLABE PRONUNCIATE SENZA VOCE










Si prodiga ad effondere sfumature di tepore, il riflesso di sillabe pronunciate senza voce, che attardano l'ambiguitá di presenze ruvide e singulti di fruscii speziati.
Boicotta ombre ibride, leviga esibizioni incastonate di carezze longeve, oblitera ogni impronta lasciata da certezze plagiate ed invadenti.
Tramuta in solchi inarrestabili l'andare malinconico d'istinti sbiaditi, sconquassati da ostentata emancipazione, ma segretamente in attesa d'assumere parvenze irreali.
Stuzzica il gestire d'eccentriche falde, sferzandole com pulsioni ancestrali, intraprende sagome di tremuli merletti, e le deposita al cospetto di velati flussi di dolcezza.
Scandisce accenti di mielata intraprendenza, rendendo contundente la rassegnazione di chi s'imbatte nel tracciato di voci sinuose e passi indecisi. 
Imbriglia manifestazioni d'aviditá latente.
Instiga vertici di certezze rivisitate, propugna vibrazioni dense, cospargendo effluvi di bruciante ossigeno arcobaleno.  




 

venerdì 4 dicembre 2020

L'ECO D'UN SUSSURRO EMOTIVO









Illogico, l'eco d'un sussurro emotivo, raramente accartoccia tegole di gestualitá immanenti, convoglia, invece, estrema enfasi verso dedali conturbanti, carichi di passionalitá prorompente ed aliti vaporosi.
Sfiora, con gli aculei d'una musicalitá angolosa, furtive ondositá, che sciabordano dal crogiolo degli incanti, traghetta suadenti effluvi, ammalia il giogo dei sentimenti.
Accostandosi ad aridi impulsi di primitivi ingaggi, addensa emozioni oltre il confine tracciato dalla riscossa di vitalitá ammiccanti e vellutate, pregne di oniriche schermaglie.
Malleabile, recepisce ed ingloba nenie insolenti, che fatalitá ostentate sbriciolano in stanze trasparenti, adagiandosi su cinerei terrapieni.
S'immedesima, irreprensibile, in magie ispirate dal torpore del crepuscolo. 





 

mercoledì 2 dicembre 2020

LE PARABOLE DEL CHIARORE








Le parabole del chiarore ricalcano sfumature scontrose e disordinate, rintuzzano risposte sconvenienti, mentre i battiti di ciclopiche interferenze diluiscono la rugiada di sensazioni avulse, sparpagliate tra sterpi contundenti.
Inarcano ritorni laboriosi, aromi acri estratti dal languore di cadenze sinuose, inanellate all'ombra di pensieri dubitativi. 
Sfumano distanze irrequiete ed altalenanti propensioni di menti incoerenti.
Risvegliano spazi vacanti adagiati su pianali di distorte sensazioni ed intraprendenti suoni di ancestrale infinito.
Tremule, scapigliano esibizioni impigliandole in traversie senza senno, estorcono propositi luminosi da sfibranti fughe di lamenti, graffiati dalle pieghe che tessono agguati ai segreti pigmenti che, l'inutilitá spregiudicata, dissemina al vento.