Gli occhi d'un animale ferito raccontano la storia di tutta la sua vita .
Parlano di dolori , privazioni e qualche momento d'entusiasmo .
Invitano chi li osserva , a riconsiderare le proprie scelte , ed a sopportare con naturalezza qualsiasi difficoltá .
Non devono incutere timore o suscitare tristezza .
Fanno parte d'un contesto molto ampio , di cui non é sempre possibile delimitare i confini .
In qualunque circostanza appaia , non commettiamo l'errore di trasformare la sofferenza in una caratteristica negativa .
Consideriamo ch'é sicuramente utile al progresso di chi la subisce , animale o essere umano che sia .
È una constatazione che non proviene da rassegnazione o fatalismo .
Inconfutabile conseguenza del processo che insegna a vivere , va sempre tenuta presente .
Soprattutto nei momenti di grande difficoltá personale e durante catastrofi di estesa portata .
Che i problemi affiorino pure : non é occultandoli che li risolviamo .
Imparando la lezione dallo sguardo d'animale ferito , troveremo la forza che c'é mancata finora , smetteremo di lamentarci per banali contrattempi , avanzeremo svelti verso l'edificio della Luce .
Sorridendo e trasportando qualcuno sulle spalle , senza piú sentirne il peso .
Messaggio spirituale del 1º Febbraio scorso
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