mercoledì 25 novembre 2020

OCCHIATE NERVOSE E SDRUCCIOLEVOLI









Seducenti girotondi d'occhiate nervose e sdrucciolevoli, rincorrono richiami arzigogolati di coraggiose alchimie che scompigliano i ciuffi di emotivitá inespresse.
Sbriciolano verbi arroganti, suppliscono docili strumenti di laboriosa intraprendenza, si soffermano, indugiando, tra le escrescenze ovattate di strutture propense a disintegrarsi sotto influssi inquisitori di squilibri esistenziali.
Allontanano pensieri confusi intrigandone i toni e le linee ansimanti.
Sfumano suoni invadenti, disarmano ogni gioco che presenti sapori stemperati di turbolenza.
Neutralizzano brandelli ostici d'irriverenti soddisfazioni, mormorate con l'aritmìa di spiragli sinuosi.
Dall'uscio di sospiri leggiadri, traslocano urgenti mancanze, miscelano flutti di veritá, scaturite dall'alito scarlatto di frivoli passatempi, con invisibili fantasie, sfumate come presagi.
Ne immergono gli spicchi in antidoti illogici e fragorosi. 


 

sabato 21 novembre 2020

IN UNA MANCIATA DI MALUMORE








Aderiscono inebetiti mormorii ai presupposti d'uggiose rifrazioni, e, per non produrre vuoto in dissolvenze ammaestrate, ondeggiano come piume discinte dal soffio dei desideri.
Contaminano sequenze di fremiti incalzanti, appassendoli sotto estensioni cocenti, agguantano desolazione, voli di sguardi indecifrabili, intrecci di segmenti proiettati su ombre ondulate.
Ricercano e raggiungono traguardi immaginosi, rendendo statici i contorni di turbamenti ispezionati con innata fobia.
Celano in meandri avvizziti le consegne astatte di evasioni antiche, confezionano dinamiche stantie in cartocci di dileguata armonia.
Circumnavigano estromissioni anarchiche, sconfinando in smerigliati battiti d'odorose effervescenze. 
Retrocedono sempre al calar del sole, per alloggiarsi in una manciata di malumore. 



 

giovedì 19 novembre 2020

LE SENTINELLE INVIATE DAL TRAMONTO






Pattugliano sfumature di piombo emancipato e logiche impastate di squallore, le sentinelle inviate dal tramonto delle attrazioni eccentriche.
Ricalcano mimiche addomesticate, discostano manti emotivi per rivelare contesti affannosi, e restituire forza a schiere di paladini ammutoliti.
Negli arabeschi di tremuli sospiri, sottilineano curve fibrillanti, impronte di carezze convulse, inquietudini in bilico sull'orizzonte delle disarmonie.
Mordono linee annegate, mentre assaporano torsioni di sapori disseminati dal rimestì,o di destini premeditati.
Stuzzicano la fragilitá di disagi pervasivi, per ricongiungersi al fremito che s'origina in attese evanescenti. Svelano olezzi d'impulsi emozionali, negoziano solchi tracciati dallo scorrere di trasporti sporadici, esaltano il ritmo di carezze celate in cromosomi, estenuati come nettare, che trascenda da effervescenti varchi d'incontenibili frivolitá.





 

lunedì 16 novembre 2020

ONDATE DI VIOLATE REGRESSIONI








In ondate scomposte di violate regressioni, i detriti di sfumature avvolgenti prosperano nella luce cruda di malinconici sorrisi.
Sommuovono la densitá viscosa di alitari incontrollati, spogliano appigli di penombra, coagulando fervori ansimanti che aleggino nell'etere aromatico.
Fremono d'incontenibili sussurri, appagano esaltati assiomi e sfibranti singulti.
Si logorano sciabolando intercapedini ed instigando vertigini, innalzano assensi per trasformali in scomode movenze, ignorano frastuoni, che, flutti inconsueti, estraggono da splendori assopiti. 
Prediligono tinteggi adulatori, versi boccheggianti, immaginose palpebre, pronte a capitolare al cospetto di tepori raddolciti e presagi di ritualitá inconsistenti, si arginano a stento, com'è il caso di fantasie impalpabili che si trastullino in tane di tulle rarefatto ed iridescente. 




domenica 15 novembre 2020

SIBILANTI DISARMONIE.








Sibilanti disarmonie spesso celano piaghe madide di vaporose voluttá.
Lí rincuorano sopiti plagi di essenze degradate, energizzano torpori scompensati accostandoli a tenaci sopravventi, ridestano spirali per neutralizzare disagi, ebbrezze ed ingannevoli movenze. 
Attenuano cadute d'afflati che ostentano l'oblío dei sensi, trafiggono ruvidi sbandamenti di sagome opache nel chiarore di crepuscoli sguaiati.
All'eccedenza di nuvolositá onuste e smorfie screzianti di gestualitá trafelate, rispondono con leggiadre lusinghe sussurrandole a grumi d'esuberanze che s'insinuino tra richiami di passioni sconcertate.
Inarcano la distanza di silenzi pietrificati, avvicinano rimestii di caduchi rammendi ai bersagli sonori d'istanti debilitati, ammaestrano la presenza denudata di flebili sospiri ed intransigente aviditá.  



 

giovedì 12 novembre 2020

SUPPOSIZIONI DI DIMESTICHEZZA









Prima d'accostarsi in sconfinate supposizioni di prorompente dimestichezza, conviene esercitarsi in pulsanti ingaggi di primordiali trastorni, convogliare ostentato carisma verso quel logorio che sminuisce ed acquieta trasparenti pregiudizi.
L'impasto che addensa magnetismi frinisce di libecci stralunati, accentua fatalitá nel rigoglìo di sfumature languide e tramagli ticchettanti di malinconia.
Sul suolo labile deposita estasi abbozzate, malintesi, risentimenti inarcati dall'ascolto di echi trangugiati a stento.
Trattiene segreti, privandoli di parodie, mimetizza rassegne nell'aroma di passioni allarmanti.
Scandisce avanguardie, disperdendo sotterfugi sulla scena incorporea di persuasioni ansimanti ed abbagli d'arsure ostiche, che precludono le tenui pennellate di simbiosi insanabili.




venerdì 6 novembre 2020

SIGILLANO AFFIEVOLITI CONTRATTEMPI









Sigillano affievoliti contrattempi, sospesi nel susseguirsi di precipitazioni silenziose, i guazzi esfogliati di venature che conducono a lusinghe immerse in mimetismi elaborati e decotti dolciastri.
Desiderano cadenze effervescenti, sinfonie aromatiche ed espressioni trafelate di farse inarrestabili.
S'avvinghiano a fotogrammi chiassosi ed abbaglianti, immergendone gli orli sfrangiati nel pozzo di sensazioni translucide, frammentate dal graffiante movimento che simula agguati d'intensitá emotiva.
Disperdono sottigliezze, utilizzando il degrado cocente di spasmodici cardini emblematici.
Intuiscono riflessi insensati, quando si cimentano in volteggi arrampicandosi dal precipizio di percezioni congelate.
Incoraggiando sofferenze estremamente diluite, sfiorano fatalitá stridule ed ondulate.
Assecondano sonoritá stridule, mentre si dedicano ad insinuarsi in languidezze incostanti e spigolose, enfatizzando retrogusti di sfumature affusolate. 







martedì 3 novembre 2020

LA SONORITÁ PASSIONALE SI TRASMETTE ALL'UNISONO











Sgargiante, inebriata, la sonoritá passionale si trasmette all'unisono in tutte le direzioni, raggiunge il nettare di bocche spalancate, ma anche arterie e membrane compatte, luoghi comuni, protundenti eritemi, e setose soglie, dove alberga la follia indesiderata dei sogni in attesa di riconoscimento.
Per scansarsi dalla saggezza empatica, abbraccia nessi cementati, spigoli segreti e tatuaggi acquarellati di salive e malumori.
Collide per dischiudere scenari di bagliore, morde, ansiosa, l'aria che fugge da polmoni assillati da odori scomposti, annusandoli con stupore affannato.
Innesca l'impazienza di labbra propense al processo rude che sigilla lo strascico estenuante.
Non s'acquieta con suadenti riccioli di scomposta verbalitá, neppure fragili incantesimi e dialoghi fruscianti ne spengono il battito incantato.
Alludendo a sentimenti contrastati, lampi incontenibili nel crescendo accalorato di banchetti impudenti ed emotivi, invadono l'infinitá.
Cosí, sfumano lo sfrigolìo di menti minuscole, trasgredendo nel loro percorso trappole inarquate che voci melliflue tracciano e ritagliano, annodando veli nella penombra melanconica di animi ovattati.