lunedì 13 giugno 2016

MALASORTE ...









Nel bilancio esistenziale d'ognuno di noi , nulla é l'importanza di componenti fortuite .
Eppure , si ricorre spesso all'alibi della fatalitá , per giustificare insuccessi , nascondere errori e non assumersi responsabilitá .
Si dovrebbe - invece - riconoscere l'inesistenza d'un destino avverso .
Ogni evento costituisce naturale conseguenza , determinata dalle scelte di chi se ne rende protagonista .
Avventurarsi in terreno minato , o in un mare burrascoso , comporta rischi molto gravi .
Conviene esserne consci , per non attribuire alla malasorte la causa dell'eventuale disgrazia successiva .
Indubbiamente , difficile é riconoscere l'origine del male , quando s'abbatte inesorabile , ma si sappia che mai proviene da sfortuna cieca .
Deriva , sempre , dalla volontá di miglioramento , assunta come arduo compito , al momento di tracciare il piano esistenziale .
Inutile , se non controproducente , é - pertanto - lamentarsi della mancanza di sorte , o sentirsi perseguitati da misteriosi agenti , incaricati di sbarrare il cammino e deragliarci ogni iniziativa .
Siamo noi stessi gli artefici di quel percorso , che si rivela piú insidioso e sfuggente di quanto prevedessimo , e che , come tale , ricompensa generosamente qualsiasi minimo sforzo .
Non disprezziamo quella che costituisce la nostra piú grande fortuna !

                                                                                              Messaggio psicografato del 26 Maggio .







Nessun commento: