venerdì 26 maggio 2017

IL NEGOZIO DI MARCELLO .











Un anno fa' , Marcello , constatando quale profondo logorío gli stessero apportando abitudini derivanti dalla ricerca esclusiva del benessere economico , decise di ricostruirsi l'identitá in un'altro contesto .
Scelse di liberarsi immediatamente di tutte le numerose proprietá acquisite in Italia , senz'attendere compratori facoltosi , ma svendendole a prezzi molto attraenti , e , con il capitale cosí ricavato , rimpinguó un conto corrente , aperto da poco in una piccola agenzia d'una Banca sudamericana .
Per raggiungere Chifrón , villaggio che si protende sulle rive del Lago Titicaca , tra le cittadine di Capachica e Llachón , si serví dell'unico autobus giornaliero , che percorre l'unica strada sufficientemente larga da consentirgli il passaggio .
Ma , data la lentezza di quel mezzo di trasporto , capí presto come , da quelle parti , convenga muoversi a piedi per risparmiare tempo e fatica .
S'impegnó - allora - a seguire il passo affrettato d'ogni uomo , che portasse un panciotto nero , o che si nascondesse sotto un cappello a falda larga , convincendosi che fosse diretto ad una destinazione interessante .
Al contrario , dalle ragazze timide e sorridenti , che indossano elaborati copricapi , imparó a mantenersi alla larga .
La tradizione locale impone che il cappello costituisca simbolo di status .
Il colore rosso contraddistingue quello dell'uomo sposato , ma una fascia bianca viene aggiunta , quando si é considerati di particolare rilievo sociale .
Allo stesso modo , l'aspetto delle gonne femminili , rese vistosamente deformi da molteplici strati , é una dichiarazione inequivocabile d'identitá , in modo che sia impossibile , anche a prima vista , confondere una moglie da una nubile .
Ovviamente , in quell'ambiente , un estraneo non puó passare inosservato .
Tutti gli abitanti di quel villaggio , appena ne notarono la presenza , cominciarono ad ipotizzarne il motivo .
Per alcuni , era venuto a scoprire un tesoro nascosto tra le montagne circostanti , o per raccogliere fossili , lepidotteri , fiori tropicali , o qualcos'altro di cui fosse collezionista .
Ad altri , preccupava l'idea che potesse essere uno speculatore edilizio .
Ma , nell'opinione generale , si trattava soltanto d'un turista facoltoso , alla ricerca di facili compagnie femminili .
Voci completamente infondate , dettate da comprensibile diffidenza ed ingiustificati timori .
In realtá , Marcello si proponeva d'avviare una modesta attivitá commerciale in un negozietto inoperativo da tempo , che s'affrettó ad affittare da un'anziana vedova , il cui marito era stato , per trentadue anni , una specie di assistente , mal remunerato , dei piú intraprendenti artigiani del villaggio .
Rapidamente passarono un paio di mesi , caratterizzati da pochi contatti e molte incomprensioni , linguistiche e culturali , con volonterosi muratori e smaliziati fornitori .
Non fu semplice organizzare tanti dettagli in cosí poco tempo ; sorsero frequenti ostacoli che , anche se non insormontabili , avrebbero imposto di rimandare il giorno dell'inaugurazione .
Marcello - invece - decise di rispettare i tempi che aveva previsto , pur sapendo che molti scaffali avrebbero evidenziato qualche sezione sprovvista di mercanzia ,
Dato il genere di " commercio " che intendeva promuovere , l'importanza d'avere a disposizione una gamma completa d'articoli , era del tutto insignificante .
Infatti , Marcello , in quella sua " tienda para niños " , sognava di realizzarsi come imprenditore no-profit , ma , soprattutto , di divenire vittima consenziente d'ogni abuso da parte dei suoi piccoli clienti .
Tale esigenza sgorgava da innata propensione alla generositá , ed anche dalla consapevolezza d'una realtá dove il denaro non veniva messo alla portata di gran parte dei bambini .
Distribuire merce gratuitamente sarebbe - peró - stato riprovevole , sleale nei confronti di chi dipende dal commercio per sopravvivere .
Cosí , per aiutare disinteressatamente pur mantenendosi nel rispetto delle convenzioni sociali , Marcello allestí il suo negozietto in modo da incoraggiare e facilitare il furto .
Negli angoli impossibili da sorvegliare , accatastó pile di minuscoli giocattoli , animaletti e figurine con gli occhi teneri di chi implora d'essere adottato .
Invece di mettere in vendita alla cassa bustine di figurine da collezione , le estrasse , una ad una , per disseminarle qua e lá , come se qualcuno le avesse dimenticate .
Accanto alla sezione dei dolciumi , creó un comodo spazio rassicurante , che consentisse a chiunque di sgranocchiare senza sentirsi osservato .
Rinunció a qualsiasi prodotto confezionato in imballaggi voluminosi , preferendo articoli sfusi , di dimensioni ridotte , che scomparissero facilmente nelle tasche , di chi se ne appropriasse indebitamente .
Non ricorse a pervasiva ed intimidente illumnazione artificiale , affidando ad un'unica finestrella il compito di rischiarare l'ambiente , con il risultato di mantenerlo in perenne penombra .
Ma , durante i primi giorni d'apertura , la modesta affluenza , di bambini di ritorno a casa da scuola , non produsse alcun risultato sperato : si verificarono soltanto alcune vendite di poco conto , niente scomparve in modo illecito .
Marcello dovette allora rivedere la strategia , apportando alcune modifiche .
Aumentó smisuratamente i prezzi , di fatto decuplicandoli , dato che aggiunse uno 0 finale ad ogni cifra .
Rese cosí la merce proibitiva per qualsiasi borsa .
Poi , per togliersi di mezzo , proprio quando la sua presenza sarebbe stata indispensabile , dato che non impiegava collaboratori , escogitó di frequentare un bar distante qualche centinaio di metri .
Ogni volta che s'assentava sperava ardentemente che gli stessero svuotando il negozio !
Ma i bambini , pur meravigliandosi dei prezzi , non toccavano nulla , attendevano sempre il suo ritorno , come per proteggere il negozio dai malintenzionati , e - soltanto quando lo vedevano arrivare - s'allontanavano pigramente , a mani vuote .







giovedì 18 maggio 2017

TAWAIF .


Il termine " TAWAIF " - forma plurale della parola araba " Taifa " , che significa " Gruppo , Congregazione , Sindacato " - nell'India contemporanea é spesso usato come sinonimo di " Prostituta " .
Non si tratta di una evoluzione etimologica , ma é , piuttosto , un segnale importante di un degrado culturale , che colpisce quella Societá , al pari di molte altre .
Poemi , canzoni , danze , e - piú recentemente - interminabili serie di film di Bollywood , destinati a suscitare commozione e nostalgia in spettatori entusiasti , si ispirarono alla figura leggendaria di donne che , oggi , potremmo definire " di facili costumi " .
Begum Samru é forse la piú famosa rappresentante della categoria .
Divenne la Sovrana del Principato di Sardanha , grazie alle sue straordinarie doti politiche , associate ad una competenza militare , che si dice derivasse direttamente dal conoscimento profondo dell'erotismo .
Si incontrava quotidianamente con dignitari e comandanti , che frequentavano il suo esclusivo " Kotha " ( Bordello ) .
Moran Sarkar , invece , pur condividendo la stessa professione , raggiunse fama enorme , per via della sua passione per tutte le forme d'Arte e , specialmente , della Letteratura .
Eccezionale filantropa , dedicó assistenza a chi si dimostrasse bisognoso .
Di conseguenza , suscitó l'interesse del Maharaja Ranijit , che vedendo il lei lo strumento indispensabile per sedare incipienti rivolte , senza ricorrere a sanguinose repressioni , decise di farla regina nel 1802 .
Pur avendo raggiunto il pinnacolo del potere sociale , Moran non smise di elargire i suoi favori sessuali , a chi facesse parte del suo circolo .
Imbracciando interamente la Cultura Nawabi , venne a creare una Corte caratterizzata da apparente disprezzo delle convenzioni e delle regole di comportamento .
Eliminó l'obbligatorietá di doveri imposti da tradizioni ormai anacronistiche , per dedicarsi allo sviluppo di attivitá considerate immorali fino ad allora .
Cosí , con il suo patrocinio , nacquero nuove danze estremamente sensuali .
Le danzatrici vennero incoraggiate anche a dedicarsi all'arte del canto , durante serate musicali che potessero , liberamente , trasformarsi in attivitá sessuali di gruppo .
Riunioni dedicate al combattimento-di-galli , o all'osservazione del volo di piccioni addestrati , raramente non terminavano in un'orgia collettiva , che suggellasse il significato aggregatorio dell'occasione .
Contrariamente a quanto avviene abitualmente ai giorni nostri , allora l'insegnamento delle piú sofisticate norme comportamentali , era affidato alle Cortigiane/Concubine .
Donne di straordinaria bellezza , elette per ricevere un'educazione estremamente approfondita , costituivano il polo fulcrale della Societá .
Solitamente nascevano all'interno di un Bordello , da madri che giá godevano di privilegi e benefici derivanti da una posizione sociale , che permetteva di accumulare ingenti ricchezze e di sviluppare attivitá elitarie .
Una " Muta " - anche se definita " Schiava Sessuale " - in realtá decideva indipendentemente come gestire la propria vita , a quali discipline dedicarsi . Faceva della sessualitá un'espressione artistica liberatoria , che arricchiva quotidianamente , fino a che , un giorno , si sentisse pronta a passare il testimone alla generazione successiva .
Conseguentemente , per una prostituta convinta dare alla luce un figlio maschio , era un'autentica tragedia .
La nascita di una femmina era celebrata con pompa ed entusiasmo , spesso vi si dedicava un Festival , che decorreva per piú di una settimana .
Se di un figlio si trattava - invece - si preferiva ignorare l'evento , in pratica sovvertendo gli usi e costumi sociali della " gente comune " .
Una Cortigiana sentiva di dover elargire gran parte della sua ricchezza per contribuire all'educazione delle figlie , mentre ai figli maschi garantiva solo il minimo dei mezzi per sopravvivere .
All'interno di un bordello , ma anche in un ambito piú esteso , che raggiungeva la Corte , alcune fasce della Nobiltá e molte famiglie di Mercanti , le decisioni importanti spettavano alle donne , che non condividevano il loro potere con nessun uomo .
Fratelli e Figli si dovevano accontentare di un magro sussidio economico , in cambio di mansioni decisamente subordinate e poco creative .
Nei Distretti-a-Luci-Rosse si nota ancora la caratteristica presenza di servitori-uomini , incaricati di mantenere la pulizie delle stanzette e di raccogliere i rifiuti .
Purtroppo , altri aspetti che tanto hanno eccitato l'immaginazione pubblica , stanno scomparendo rapidamente .
Io credo che il concetto di Tawaif sia ancora estremante attuale e valido .
In India una donna che si prostituisce , non gode piú del prestigio sociale caratteristico di altre epoche .
Ma il meccanismo , che la incammina e sostenta , é lo stesso di sempre .
Spogliarsi per un uomo e concedergli l'intimitá , é un'Arte che non conoscerá mai decadenza , che non sarebbe giusto catalogare come un fenomeno storico ormai esaurito .
Si continuerá a vivere al ritmo di musiche e danze , che invitino all'erotismo .
Anche dove il legame con le cortigiane che le hanno originate , é ormai difficilmente riconoscibile , non si puó affermare che non esista piú .
Per secoli cosí é stato , e non sará l'influsso del consumismo occidentale a determinare un declino totale di una Cultura che , se non altro , permette oggi di riconoscere errori e misconcetti di un tempo passato .

mercoledì 10 maggio 2017

ELOGIO DELL'INSENSATEZZA










PER COSPARGERE L'ISOLA TROPICALE
DI PETALI
CHE S'ACCONTENTINO TRA LORO ,
UN VENTO FAVOREVOLE
LA DEVE SPINGERE
TRA LE BRACCIA DI CHI
VORREBBE IGNORARLA .

LA NUDITÁ
IN TERRA D'OCCUPAZIONE
NON É SACRA ,
LA DIMORA
DIVENTA PERMANENTE ,
SOLO SE NE SACRIFICHIAMO
L'INTIMITÁ .

LA MIOPIA DELL'ESILIO
MI PORTA AD ASSUMERE
SEMBIANZE DI
FRONDE MITI
CHE INCENERISCANO
LO SGUARDO .

DIPENDESSE DA ME ,
USEREI PAROLE CONTORTE ,
LE STROPICCEREI FINO A
FARLE LACRIMARE ,
E POI LE INCOLLEREI
ALL'OMBRA DEL MIO SENO ,
IN MODO CHE
TUTTI VEDANO
CHE SONO UNA MACCHINA
PRONTA A GERMOGLIARE .

ASCOLTATEMI ,
RIEMPITEVI DELLA MIA BELLEZZA ,
TOGLIETEMI I SANDALI
PER FARNE UN MONUMENTO ,
E DEDICATELO
ALL'INSENSATEZZA DEL VIVERE .

CAMMINO NEL FUTURO
AD UN PASSO
TROPPO LENTO
PER ESSERE NOTATO ,
LASCIO CHE MI SORPASSI
L'AGONIA
DI QUEL GIOCO DOLCE
CHE ILLUDE ANCHE CHI
M'HA SEMPRE
DESIDERATA .