lunedì 28 ottobre 2013

UNA CITAZIONE ILLUSTRE RELATIVA ALLA « FIGA » ?









— Sei una gran bella figa. La più bella figa rimasta sulla
terra. Solo quando ti va, però, solo quando lo vuoi essere!
— Cosa vuol dire figa? — chiese Connie.
— Ah, non lo sai? Figa! È quella cosa che hai lì sotto. È
quella cosa che mi prendo quando sono dentro di te ed è
quello che diventi quando io sono lì. Tutto qui.
— Tutto qui — Connie imitò ancora una volta la cadenza
dialettale di Mellors — Figa! È come scopare allora!
— No! Scopare è quello che si fa. Gli animali scopano. La
figa è molto di più. Sei tu, tu, è chiaro o no? E tu, se non
sbaglio, sei molto di più di un animale. Figa è molto di più
che scopare, è quello che di bello c’è dentro di te.

                                                    L'Amante di Lady Chatterley , di D.H. Lawrence ( 1928 )







giovedì 24 ottobre 2013

LA MONETINA DEL SESSO ...













Io , credendo nella Reincarnazione , sono fermamente convinta che il mio Spirito si sia giá associato , per piú d'una volta , ad un corpo maschile .
Giustifico cosí alcuni aspetti del mio " carattere " , ma anche la facilitá con cui mi relaziono adesso , in questa vita , con chi appartiene al " sesso opposto " .
Mi pare di conoscere bene le sue debolezze , il modo di reagire agli stimoli , il tipo d'attrazione che prova per una femmina .
Se mi conviene , so come incoraggiarlo , ma , se le condizioni non sono propizie , mi riesce naturale disinnescare il processo , prima che diventi molto complesso e pericoloso .
Provo fantasie e preferenze che sono generalmente piú diffuse , secondo quanto mi viene riferito , tra i maschi che tra noi donne .
Aggiungo che , probabilmente , il mio ruolo in qualche vita passata fu estremamente antipatico nei confronti di alcune prostitute .
Forse mi resi colpevole di profonde ingiustizie e soprusi verso povere donne indifese .
Quindi mi pare logicissimo che io sia uscita femmina dall'utero di mia mamma .
La vita poi m'ha condotta per mano attraverso varie difficoltá e spostamenti , fino a parcheggiarmi qui a fare la " puttana " .
Sono convinta che , attraverso il tipo d'esperienze che la mia " professione " presenta spesso , sto imparando le necessarie lezioni ed il mio Spirito si sta evolvendo .
Anche se le Leggi Universali m'impediscono di ricordare attraverso una memoria specifica , l'Intuito mi dice che prima di ri-nascere con questo corpo , il mio Spirito deve aver contemplato varie altre ipotesi .
Consideró di certo i miei antecedenti dell'essere , debiti morali , affetti , meriti , propensioni e ruoli sociali .
Credo che siano entrate in gioco anche l'ubicazione geografica , la lingua e la cultura , forse le caratteristiche fisiche dei corpi utilizzati in precedenza .
Non puó essere una coincidenza quindi che io ora mi trovi qui , in Portogallo ed incontri uomini in cambio d'un compenso monetario .
Se - sia il luogo che la " professione " - esercitano su di me una forte seduzione , é perché , probabilmente , il destino m'ha riportata dove ho giá vissuto , amato e sofferto .
Ma attrverso il corpo di uomo , con altre , ovvie , angolazioni ..
A questo punto , permettemi d'informarvi che il cambio di sesso tra una vita e l'altra sarebbe un evento raro !
Quando uno Spirito s'abitua a certe caratteristiche fisiche ed impara a gestirle , di solito preferisce non cambiarle .
È poco " naturale " che scelga un corpo femminile dopo essersi a lungo relazionato con il prossimo assumendo fattezze d'uomo .
Quindi il mio caso sarebbe eccezionale !
A meno che la legge della Giustizia m'obblighi ora a soffrire lo stesso tipo di dolori che provocai in passato .
Ma io sento che non é la vendetta cosmica che m'ha fatta imprigionare in questo corpo .
Preferisco pensare che il mio Spirito , decidendo di spiccare il volo , abbia dovuto cambiare di veicolo .
S'é liberato di traballanti carretti sgangherati , ed é in un aereo dell'ultima generazione che adesso viaggia , alla velocitá della luce .
Sí , perché ad una donna viene spontaneo amare , dedicarsi , servire gli altri , lamentarsi poco e lavorare molto .
Un giorno anche gli uomini saranno meno attaccati al materialismo , non coltiveranno piú ogni forma d'egoismo .
Ma , per ora , sulla Terra , siamo noi donne le principali depositarie dell'Amore Universale .
In noi trasportiamo quantitá immense di compassione e poesia , col calore degli affetti sciogliamo i ghiacciai dell'indifferenza e del dubbio .
Molte di noi ricamano , con pazienza ed umiltá , una tela risplendente che presto vestirá il cuore di tutti .












lunedì 14 ottobre 2013

L'ORO .











In ogni civilizzazione terrena , l'Oro viene considerato come simbolo della ricchezza materiale e d'una privilegiata posizione sociale .
Nell'antichitá , il desiderio smodato di possederne grandi quantitá ha generato guerre tra nazioni e sanguinose oppressioni di popoli indifesi .
Ma anche ai tempi nostri , in ambiti piú ristretti e circostanziati , si rivela spesso mezzo d'ostentazione capace di distruggere intere famiglie e minare affetti profondi .
Per impossessarsi d'oggetti di questo metallo prezioso , relativamente scarso , difficile da estrarre e purificare , molti esseri umani hanno ricorso al furto ed alla violenza .
In non pochi casi , sono persino arrivati ad ucciderne i legittimi proprietari .

Non nego che i gioielli d'oro solletichino il mio gusto estetico e si rivelerebbero perfetti acccessori in gran parte degli eventi a cui partecipo , ma sono conscia che non si debba considerarli semplici oggetti di consumo , come un paio di scarpe , jeans o una confezione di Make-Up .
Hanno un ruolo molto piú complicato e perverso .
Frequentemente s'accompagnano ad un ricatto piú o meno esplicito , un tentativo di corruzione o costituiscono merce di scambio in affari davvero poco edificanti .
Mi tranquillizza sapere che anche Rimba condivide questa opinione .
Spesso si vede presentare , con estrema devozione , regali costosi e singolari .
Li rifiuta sistematicamente .
Ma , in particolare , alla vista d'un anello , braccialetto o collana d'oro , il suo buon umore cambia ed assume un'aria greve .
Eppure riconosce la bontá delle intenzioni di chi gli appare davanti , offrendo in dono qualcosa che possa testimoniare affezione e rispetto .
Riguardo ai monili d'Oro , pur se di dimensioni molto modeste e di poco valore monetario , l'interpretazione che fornisce spesso é la seguente :
« Abbagliate dal suo luccicare molte anime hanno perso di vista il cammino della loro evoluzione , si sono ritrovate imprigionate nella foresta .
Ora , una volta abbandonato il corpo , si mantengono attratte a questo metallo come se fosse la luce d'un faro . L'oggetto che compri puó derivare dalla fusione di qualcosa la cui storia é sanguinosa e crudele . Nessun processo lo eleva al di sopra delle passioni umane , nessun artigiano puó allontanare un'anima disperata che si trova in un gioiello . E se anche trovassi una pepita in una grotta , chi ti dice che lí nessuno faccia la guardia a quei pochi grammi d'oro ? » .
Per me questi sono davvero " Consigli d'Oro " , che cerco d'applicare quotidianamente .
Ma - chiedo - dobbiamo rifuggire , oltre che da metalli e pietre preziose , anche dal denaro che ci permetterebbe d'acquistarli ?
Per Rimba la risposta é semplice :
« Indubbiamente , nel loro passaggio terreno molte anime poco evolute si lasciano attrarre dalla ricchezza materiale . Ma , una volta abbandonato il corpo al momento della sua morte , capiscono che i soldi sono solo un'invenzione terrestre , mezzi di pagamento denominati in una o un'altra valuta .
Al contrario di oro , platino e pietre preziose le banconote hanno una vita breve , si consumano e distruggono pochi anni dopo essere state messe in circolazione .
Non se ne affezionano quindi . Le lasciano a noi comuni mortali , che ne abbiamo bisogno per risolvere problemi pratici . Facciamone peró un uso sensato , altrimenti in una prossima vita ne verremo privati totalmente . »











giovedì 3 ottobre 2013

CONSIDERAZIONI .













In seguito a numerose manifestazioni di simpatia ed affetto che mi sono pervenute via email , mi sento di dover aggiungere alcune considerazioni al Post precedente , che narra un episodio di violenza da me subíto un po' di tempo fa' .
Pur essendomi sforzata di presentare qui - in versione emendata - un racconto che potesse risultarvi " addolcito " , sono solo riuscita - a quanto pare - a comunicare dolore , tristezza ed un sentimento di rivolta .
Immagino la reazione che tali eventi hanno suscitato in Voi .
Non puó essere maggiore di quella che ho provato io , che ne sono stata la vittima diretta .
Quindi non é mia intenzione minimizzare comportamenti degradati , che sono conseguenza d'una profonda inciviltá ed ignoranza .
Ma , adesso , m'importa sottolineare come certe disgrazie si possano rivelare utili a chi si trova ad affrontarle .
Non posso sapere se quei cinque uomini sono persone malvagie ed insensensibili .
Ma - secondo me -  hanno agito assecondando un impulso che la nostra societá , pur condannando formalmente e fingendo di punire , mantiene vivo e vegeto , per assicurare quei rapporti di forza che la contraddistinguono .
Si sono creati l'alibi morale che io , essendo definibile come " puttana " , non possa permettermi il lusso di decidere quali cazzi prendere e quali no .
Ma sono convinta che le loro Coscienze non accettino questa logica distorta .
Credetemi : il rimorso non é un'invenzione letteraria o solo un appannaggio religioso .
Possiamo fingere d'ignorarlo , illuderci d'esserne immuni .
Ma , nel cuore di tutti noi , esistono principi Universali che ne valorizzano il significato .
Quindi non é necessario che m'incarichi io di " vendicarmi " , o che le Autoritá competenti emettano una pena adeguata a quegli abusi commessi .
Prima o poi , i responsabili si faranno giustizia da sé .
La loro vita s'incaricherá d'insegnare loro quelle lezioni che si rendono indispensabili per migliorarsi .
Anche senza una retribuzione draconiana o una condanna spietata , quegli uomini , un giorno , si troveranno vittime di violenza e sopruso .
Ed allora capiranno d'avere sbagliato , quella notte che hanno approfittato di me .
Niente mi pare piú giusto , né puó darmi piú tranquillitá .
Peró , non posso negare d'aver sofferto molto in quell'occasione , d'aver provato forte dolore , fisico e morale .
Indubbiamente ho dovuto affrontare un'esperienza difficile , spaventosa ed umiliante .
Ció che mi permette d'accettarla senza disperarmi é la consapevolezza che il dolore porta sempre con sé importanti elementi formativi .
La nostra condizione umana non sfugge a questo meccanismo .
Conviene quindi capirne la sua utilitá .
Interpretiamo le nostre sofferenze come agenti d'emancipazione spirituale , condizioni di progresso .
Non esistessero , ci vedremmo confrontati soltanto da piaceri ed oziositá sterili .
Come conseguenza , il nostro orizzonte si ridurrebbe , e , dentro confini ben limitati , imprigioneremmo il nostro spirito .
Le disgrazie e le privazioni - invece - ci mettono alla prova , permettono d'allargare quelle virtú che aprono la porta ad una vita piú consapevole e completa .
Capisco gli altri , mi identifico nei loro problemi , debolezze ed imperfezioni , quando sono triste e soffro .
Negli effimeri momenti di spensieratezza animale che costellano questa mia vita , corro il rischio d'essere superficiale ed insensibile , estremamente egoista .

Certo , non arrivo a considerare quegli stupratori come miei benefattori .
Ma provo per loro molta pena ed affetto .
Soprattutto so che esistono responsabilitá mie , dirette o indirette , attuali o precedenti , che hanno facilitato quel genere di eventi .
Eppure sarebbe inutile e controproducente colpevolizzarmi .
Accetto invece che tutto dev'essere accaduto per il mio Bene , anche se , in quei momenti , mi sono sentita ultraggiata ed ho temuto di morire .