venerdì 29 novembre 2019

CLIMATE CHANGE.









Molti saranno gl'indizi del progressivo squilibrio ambientale che porterá alla catastrofe.
Verrano tutti sottovalutati dalla stragrande maggioranza delle persone, portate a convincersi che, il  susseguirsi di cambiamenti, é sempre naturale e benefico, e che, quindi, un'inversione di tendenza che accompagni l'alternanza degli elementi climatici, non dev'essere considerata preoccupante, dato che sará di breve durata.
Di conseguenza, si deciderá di non stupirsi minimamente quando interi branchi di sardine migranti cercheranno cibo tra i giunchi d'un paio di laghi salati apparsi tra le dune del deserto.
O se, all'ombra dei girasoli, si vedranno proliferare crostacei e molluschi obbligati ad allontanasi dal lungomare ormai inospitale.
Nuguli di detriti polverosi e maleodoranti, ristagneranno a lungo dove, per millenni, corsi d'acqua ne convogliavano lo smaltimento.
E, lí, l'attesa d'un provvidenziale acquazzone, si rivelerá sempre piú elusiva ed impertinente, a meno che non si scateni una bufera impietosamente devastante.
Invece di inebriarsi di fresca rugiada mattutina, da scomodi nidi assemblati in fretta, stormi di volatili ansiosi ed indeboliti, rifuggeranno in cerca d'un nutrimento ormai scarseggiante, sfiancandosi in una frustrante ricerca, che finirá per scoraggiare qualsiasi iniziativa procreatoria.
Cosí, anche se alcuni individui a stento si manterranno in vita, il futuro della loro specie verrá irrimediabilmente compromesso.
Allora, dalle tasche d'una giacca a riquadri bianchi e blu, appoggiata sul davanzale d'un casolare dove, per tradizione, si nascondevano bietole triturate, riso ed anguille affumicate, tra rottami di trattori semisvestiti ed infangati, traboccherá il tedio rugoso delle campane di marmo.
Giorni calcarei ed infuocati provocheranno apprensione tra rami di cardi e scarse margherite di campo, dove nessun passerotto si soffermerá piú a cantare.
Al profumo del vento di marzo, non contribuiranno né cespugli d'ortiche, né esili piante di malva, e miriadi di moscerini annegheranno nel nulla, sperando di potere un giorno risuscitare tra favi di miele ceroso, prima che il becco d'un tordo goloso li venga a cercare.




martedì 26 novembre 2019

INCATENARSI AI SOSIA DI SE STESSI








Nelle fiabe alloggiano personaggi di spettacoli che appagano ed emozionano, bagliori di bontá sovrastano debordanti cascate di sublime armonia, mentre l'esatto momento irreversibile che costituisce l'epilogo da contemplare, s'accompagna all'amore che vince tutto e ch'é sempre corrisposto.
Abbiamo bisogno di crederci per salvaguardar sopravvivenza di sogni rassicuranti e seducenti, eppure ci dovrebbe essere chiaro che la vita, solitamente, obbliga ad affidarsi, implorando, a sentimenti contrastati e contundenti.
Non ci spaventi allora, e neppure scoraggi, osservare che il flusso d'energie edificanti s'espande, incontrastato, soltanto quando rifugge dai confini d'analogie fondamentali, e si presenta in situazioni intricate e controverse.
È nella diversitá che s'annidano gli stimoli al cambiamento salutare ed i connotati dell'eternitá appagante.
Incatenarsi ad esseri, le cui caratteristiche peculiari non differiscono minimamente dalle nostre, significa provare affezione e simpatie irresitibili nei confronti di deserti narcisistici dove non cresce neppure gramigna, é come appagarsi vedendo la propria ombra immersa nella pozza di escrementi depositati da tempo.
Per progredire, invece d'ammirarsi i difetti riflessi dallo specchio delle idiosincrasie, conviene scatenare tensioni, sprigionandole da poli opposti, e rintuzzare dardi provenienti da occhi che s'emozionano a distruggere ogni forma di collaborazione, e guardano soltanto per avvalorare pretesti bellici.




venerdì 22 novembre 2019

DIETRO LA VISIERA DELLA CORAZZA








Indubbiamente, la stanza dove si costruisce l'abitudine al sonno rappresenta spazio intimo e molto particolare, spesso carico d'emozioni profonde.
Lí, cultura ed un po' di storia personale, si rivelano in modo pungente.
È lo specchio che riflette guerre , occasionalmente placandosi nella pace di sogni in miniatura, costituisce il risultato fotografico di tutte quelle piogge dolorose che catapultano il cuore al di fuori di sé stesso, logorandolo insieme alle curiositá ed alle esigenti domande della vita.
È proprio in una specie di limbo dai contorni sfumati ed incerti, che i sensi si obnubilano, permettendo di scivolare in una benefica perdida d'identitá e conoscenza.
Ma, alcuni momenti notturni, srotolati in luogo franco ed inaccessibile, producono soltanto l'effetto di deporre temporaneamente qualche ingombrante armamentario per sospendersi nella soffice indeterminatezza dell'inconscio.
Mai ci s'affranca dalle imposizioni esterne, che la convivenza sociale impone durante le ore diurne, se non si raggiunge il rifugio interno, puro ed incomprimibile, dove si custodiscono sentimenti integri ed autonomi, che libertá e fantasia alimentano, dietro la ferrea visiera d'uno sguardo caldo ed incorruttibile.




martedì 19 novembre 2019

LIQUIDO AMNIOTICO








L'immersione nel liquido amniotico illude che l'assenza di gravitá possa sgarbugliare grovigli di follie e sofferenze, incoraggiare sogni a spiccare il volo, bloccare la proiezione onirica di immagini perturbatrici, logorare il concatenarsi del pensiero, al punto di neutralizzarne l'impatto pernicioso.
Ma poi, depositati sul palcoscenico della guerra insana che ci dichiariamo ogni giorno, sballottati dai réfoli dell'esistenza terrena, contorcendoci al cospetto d'indicibili sofferenze, intenti a costruire una storia che sembri plausibile, ci scordiamo di galleggiare come piume, assecondando ogni soffio di brezza lieve per veleggiare al di lá dei crateri della luna.
Annidiamo nei focolai della minaccia la scelta d'un estremo bisogno, per proteggere le forze encefaliche evitiamo d'apportare contributi a sostegno dei rapporti con chi ci sta accanto, decidendo di svalorizzare compiti ingrati ed usuranti.
E, per non cadere in calma attonita o pacata svogliatezza, erodiamo, ogni giorno di piú, volontá e pazienza, trasformandoci in mezzi di trasporto telecomandati.
Per favore, sollecitiamoci a ritornare nel grembo materno!




domenica 17 novembre 2019

SAGGIA IGNORANZA








I residui amaragnoli ed appiccicosi, che si depositano in fondo al barile, con apparenza disgustosa a vista, palato ed olfatto, in realtá attestano il successo di processi metabolici essenziali all'elaborazione di nutrienti molto saporiti e gradevoli.
È proprio nell'esaltazione di contrasti inestricabili, che si srotola la dinamica della vita terrena.
Chi ricerca un sistema di riscatto, clausole che permettano di afferrare i limiti della mortalitá per immaginarsi all'interno di esuberanti concretezze, non puó esimersi dall'assumere connotati sacramentali accentuati dalla risonanza di vibrazioni universali.
Di conseguenza, illuminando le tenebre, svela appieno la propria cecitá interiore.
Dicotonicamente, bellezza e sofferenza si sovrappongono a vicenda, essendo entrambe ingredienti indispensabili al raggiungimento dell'equilibrio esistenziale.
Quindi, accogliendo il peso evanescente del tramonto e delle sue pulsazioni malinconiche, ci si ritrova ad apprezzare il valore della passivitá nel contesto metaforico dell'esistenza umana.
Ed allora, gravida d'insolente completezza, l'ignoranza che misconosce misteri, e solo esiste creandosi di ricettivitá immensa, diviene la forma piú sublime di saggezza.





mercoledì 13 novembre 2019

AGGRAPPATI A SE STESSI...







Personaggi umidi che vagano senza tregua alla ricerca di quanto hanno perso sul selciato, animano la scena a cui assisto ogni sera, poco prima del tramonto.
L'idea che trovano é quella capace di farli sentire speciali, illudendoli a credere che le sofferenze che stanno affrontando sono fuori del comune, spingendoli a rifiutare con latente spregio la condizione imprescindibile che li mantiene vivi.
In una vanagloriosa affermazione d'eccentricitá, ricorrono morbosamente ad ogni ausilio cannibale o narcisistico, imitando naufraghi appigliati ad un qualsiasi legno galleggiante, in realtá mascherandosi di paranoica diffidenza nei confronti di coloro che schivano i rifiuti tossici, che si vedono lanciare contro.
Eccoli, castellani della fortezza senza mura, arcigna tomba di ghiaccio che credono impenetrabile scudo protettivo, ma che, in pratica, solo li mantiene lontani dal cammino della luce, ingaggiandoli in relazioni fittizie e pretenziose, ed obnubilandone la mente.
Si prosciugano cosí, evidenziando catastrofi solipsiche per mancanza d'autentici stimoli affettivi e di alimentazione spirituale.
Contribuiscono massicciamente alla devianza ontologica che affligge e lacera l'essenza dell'umanitá contemporanea.
Sono tanti i paladini dell'impero delle tenebre.




sabato 9 novembre 2019

VINCERE L'ESTRANEITÁ DI LINEE SCURE








Elaborando chimere, fino a renderle simili a favole plausibili come storie tramontate sopra sabbie rancorose, frugando nell'immaginazione per rivivere sogni impossibili, e sfacciati incanti di pensieri assillati ed ottusi, si scopre dove posar la fronte, e sparger lacrime d'ondoso movimento.
Ma, chi rivolge all'orizzonte ciocche madide ed aggrotta il viso in espressione estaticamente malinconica, anche se cerca d'aggrapparsi alle stelle, coincide sempre con i sorrisi infantili dell'arata terra, su cui cammina a piedi scalzi.
Si muove a tentoni in mezzo a melodie sfumate, appena schivando alberi addobbati di briciole argentate e, per non abbagliarsi al sole, s'invita a speranzose evocazioni di gioie festeggiate nel cuore della notte.
Per non maltrattarsi come bambola di pezza, arrufandosi come batuffolo di polline inafferrabile, scelga di vincere l'estraneitá delle linee scure che circolano stagliandosi come ossa in controluce, e non aspiri piú odori cupi e suoni gutturali emessi durante maremoti e lagnosi momenti inoculati di struggimento.
Eviti accuratamente d'amalgamarsi a remoti residui di tormenti ed aneliti nostalgici. visioni d'un orizzonte angusto e gravido quanto la sofferenza che nasconde.




martedì 5 novembre 2019

LA SENSIBILITÁ ECCESSIVA.








La sensibilitá eccessiva non é caratteristica molto diffusa, si constata come prerogativa appartenente a chi soffre spesso e con grande intensitá.
Ma, per quanto scomoda e fastidiosa, é qualitá sublime, da considerare quanto una benedizione.
Non costituisce -infatti- mero metodo di consolazione, sottoprodotto effusivo di mistici frammenti universali, e nemmeno dimostra carenza d'equilibro, o assenza di difese consapevoli e concrete.
È -invece- prova inconfutabile d'empatia ricettiva e di sommo amore, ricchezza d'animo nei confronti del consesso umano con cui interagisce.
La capacitá intensa d'emozionarsi, e di patire le passioni che affliggono l'umanitá, presuppone sensibilitá cosmica capace d'immedesimarsi con realtá elevate e spaziose, anche se solitamente molto faticose e, spesso. frustranti.
Solo l'animo che prova desiderio d'immedesimarsi con gli aspetti deteriori dei contesti in cui s'avventura, entra facilmente in connessione con la natura delle costellazioni siderali, assorbendo tutti i suoni della notte, presenta interminabili luoghi ed energie, ma anche sovrumani silenzi e colori fantasmagorici.
S'avvale di orecchie enormi, occhi lungimiranti e impetuosi, al servizio d'una mente desta, e d'un cuore dalla capacitá illimitata, dove il peso di tutto si ridimensiona e trasforma in sentimento costruttivo ed avvolgente.

sabato 2 novembre 2019

IL SOLE SPLENDE OGNI NOTTE NEL CUORE







Congiunzioni astrali portano un emisfero a raffreddarsi, riducendo la presenza quotidiana dell'illuminazione solare .
Si tratta soltanto d'un fenomeno stagionale, destinato ad esaurirsi in pochi mesi, per dar spazio al risveglio biologico che avviene tutti gli anni .
È - peró - un periodo difficile per ogni creatura che lo venga ad affrontare .
A molti esseri umani provoca sintomi depressivi e scontentamento .
Si sa che diamo eccessiva importanza alle sensazioni fisiche, al punto di divenirne dipendenti .
Eppure risulta difficile astrarsene totalmente .
La soluzione risiede nello spirito, per il quale non esistono stagioni piú o meno sgradevoli .
Dobbiamo incentivare una crescita interiore, che produca resistenza a tutte le imperfezioni del mondo esterno, in cui ci capita di vivere .
Ricordiamoci che il nostro spirito é in grado di stare ottimamente in qualsiasi dimensione, é refrattario al peso delle condizionii atmosferiche, non si perturba sotto un gelido acquazzone .
Diamogli il timone, ed anche la traversata d'un mare tempestoso avverrá tranquillamente, il freddo smetterá d'incomodarci ed il sole brillerá ogni notte nel nostro cuore .