In instancabili circonferenze, sembianze di echi ed eclissi sguainate, trovano vertiginosa collocazione, si placano rinforzandosi a vicenda.
Celano obiezioni e consensi in quell'andarivieni senza limiti, che strapazza ogni azione incongrua alle regole del moto universale.
Con enigmatico stupore, sbozzi di comportamenti si trasformano in dinamiche collettive, cimentandosi in attivitá ritenute come plausibili, ma non evitano allarmanti lesioni alla fragile impalcatura che li giustifica e contiene.
Spesso soccombono alla contaminazione tortuosa di gramigne esistenziali, e pur inchinandosi devotamente al cospetto di sinergie tatuate nelle cromaticitá crepuscolari, s'accorgono d'essere incapaci di rammendare biechi stracci appesi all'orizzonte.
In distrazioni di buio simulato nascondono schegge futili di chiarori segreti, illudendosi d'appagare i dettami d'astri intraprendenti.
Ma sfrontano soltanto l'iride piatto di simbolismi arcani, deludendo la matrice intensa di respiri emessi da svogliature perenni, sfumati pallori e multiformi geometrie di guazzi colorati.
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