sabato 6 giugno 2020

LA FINZIONE INNOVATIVA...









S'intrufolano in sghembe piaghe d'ambiguitá, innovativi impulsi, che, cantilene recitate senza fiato, incoraggiano a precipitare verso equivoci deliri.
Ostentano stesure allusive, imitazioni d'illusioni vincenti, ma non fermentano sapori e simpatie in chi riconosce la vacuitá di sillabe forbite ed attimi inconcludenti.
Estrosamente farciti d'insensata vanitá, si sbottonano il vestito per ammaliare lo sguardo di viandanti indecisi e stanchi.
Scodellano ripetitive briciole di luce artefatta, insubordinando riti di collettivitá frantumate, livide di crudeltá e ceneri forgiate con disincanto.
Sfoggiano opalescenza decadente e stolta.
Per mantener lontane gramaglie d'innocenze perse da fantasmi feriti, propongono diversitá imprendibili, trasformandole in ragnatele di sotterfugi ed abbagli disattesi.
Invitano intrusioni assetate di chiarore, a confondersi al bordo di costellazioni passeggere, mentre, ad occhi bendati, improvvisano passi sbiechi sul percorso di sogni segreti.
Smorzano fiati millenari, arcane cadenze ed aggettivi imperanti da sempre, per far spazio al miraggio di realtá senza senso.







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