sabato 24 ottobre 2015

PROVA O CASTIGO ?









La vita corporea costituisce elemento fondamentale , che permette allo spirito di sperimentare , in concreto , le conseguenze dei propri errori morali .
Tutte le sofferenze , che s'affrontano sulla Terra , vanno accolte con estrema sopportazione , dato che sono testimonianze e conferme d'un valido processo in corso .
Essendo subordinate alla volontá d'emendarsi e d'avanzare verso la Luce , sarebbe improprio definirle retribuzioni o castighi .
Meglio é accettarle come strumenti riparatori , medicine spirituali , necessarie per ristabilire equilibri compromessi da azioni o pensieri deteriori .
Si consideri , allora , quanto generoso sia il meccanismo universale , incaricato di fornire mezzi curativi , piú o meno dolorosi , a seconda delle mancanze da colmare .
Di conseguenza , ch'inghiotte amari bocconi durante l'esistenza terrena , dovrebbe apprezzarne la funzione terapeutica , e rallegrarsi pensando ai risultati positivi che produrranno .
Anche chi consideri la strada della redenzione da un punto di vista espiatorio , possiede ottime motivazioni per percorrerla , e non deve mai dubitare della sua viabilitá .
Risulta - peró - ancor piú coinvolto nel processo evolutivo , se lo analizza in maniera meno rigida e penosa .
Sappia che nessuno puó esonerarsi dalla felicitá .
Non consideri , perció , ogni prova come una molestia perniciosa .
Anche se si tratta di punizione per crimini commessi in un lontano passato , va vissuta serenamente , senza auto-infliggersi inutili colpi , che vanificherebbero anche la piú solida delle ricostruzioni morali .
Liberarsi , progressivamente , dalle imperfezioni costituisce il compito , che siamo tutti chiamati ad assolvere .
C'é permesso rivoltarci a questa Legge perfetta , ma , le conseguenze , si rivelano tanto deludenti ed inesorabili , da rendere sconsigliabile tale alternativa .

                                                                      Mrssaggio psicografato del giorno 11 d'Ottobre .







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