lunedì 10 agosto 2015

LA CELLA DELL'EGOISMO ...








Nella cella , troviamo alianazione ed isolamento , ma non sfuggiamo alle nostre miserie morali .
Se ci nascondiamo nel rifugio piú impenetrabile , o abbandoniamo la cruenta scena , soltanto acuiamo la tristezza di sentirci incapaci d'affrontare le sfide che il destino ci riserva .
Che la convivenza sociale produca attriti e tentazioni , é appurato ed incontestabile , costituisce realtá , dalla quale a nessuno é concesso di sfuggire .
È - peró - compito importante .
Se assolto con diligenza e dedizione , risparmia maggiori vicissitudini e contrattempi , ch'accompagnano sempre l'illusione di chi s'occupa esclusivamente di sé stesso .
Sforziamoci , tutti , d'ammettere che nascondiamo il peggior nemico tra le pieghe dell'anima .
A lui , riserviamo i bocconi piú prelibati d'ogni banchetto , regali di valore .
Lo trattiamo come ospite ambitissimo , a cui dispensiamo tutta l'attenzione , in modo che non perda il buon umore .
Insicuri e vulnerabili come siamo , a lui doniamo il potere di prendere decisioni , che - peró - comportano avverse conseguenze .
Coltivando una presenza ostile nel nostro nido , crediamo di costruirci forza , d'annientare le sofferenze che giungono dal mondo esteriore .
Diventando spaventapasseri dal cuore inanimato , incutiamo timore soltanto per cinque minuti , prima di rivelarci come inutili ammassi di paglia putrida , immobili simulacri di nullitá esistenziale .
Alziamoci allora dalla poltrona !
Rispondiamo al grido di chi ci chiama .
Correndo nudi , ci graffieremo tra i rovi , probabilmente dovremo affrontare violenza ed ostilitá , ma - di certo - percorreremo un tragitto utile ed interessante .
Invece di rimanere chiusi nella cella dell'egoismo .

                                                                                Messaggio spirituale del 31 Luglio .



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