sabato 23 maggio 2020

SOTTERFUGI ELARGITI DAL GIROTONDO ESISTENZIALE











Se si lascia che sotterfugi elargiti dal girotondo esistenziale invadano l'alchimia di concavi presagi, rotolando su scivolosi pendii d'artemisia in polvere, si rischia di sbriciolarsi in fosche malinconie ed illogici scrosci di sentimento.
Si procede a carponi alla ricerca di sfumature che obliterino emaciate icone, azzerino il risultato di sconnesse, chiassose, equazioni, nel territorio di vicissitudini ebbre e capricciose.
Guizzi di paturnie, scostanti presenze alloggiate in solchi plateali, agognano l'arsura d'istanti senza tempo, ma, spesso, smarriscono il passo tra ombre abbassate dal rincorrersi di controsensi allineati in un semplice sospiro.
Nel fiato scarlatto di costellazioni irriverenti, scalpitano plasticitá e collisioni; ricordi sfaldati da tensioni rancorose, emettono mugolii dipanando rotoli di filo spinito.
Sagome pennellate in vorticose giravolte, risucchiate dal loro stesso involucro gestuale, alleggeriscono il rumore, cospargendolo d'indaco annebbiato ed ammiccanti venature di spasmi riconciliati.
Raggi di febbre stremante golosamente sminuzzano grappoli lucidi, ma nessuna barriera sinuosa riduce l'impatto dell'irruenza cosmica che rimpolpa senza tregua sorsi languidi, versi arrampicati, toni floreali di peduncoli taciturni e richiami inquietanti.
Annodandosi a parole adulterate, la sommossa taciturna disarma appunti mentali, ed eclettici parassiti imprigionati nei meandri di memorie frammentate.





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