Per lo spirito immortale , ogni esistenza nel mezzo denso , passa rapidamente , come sogno che porti al risveglio mattutino .
Si deve esaurire in pochi istanti , lasciando soltanto tenui tracce , che aiutino ad orientare il cammino futuro .
Non merita - quindi - soverchia importanza , né provoca conseguenze imperiture .
Quando , peró , si dispone d'un corpo , e s'affrontano frequenti problemi materiali , é difficile mantenere l'equilibrio necessario , per approfittare al meglio le opportunitá d'una vita .
Si commette spesso l'errore d'attribuire un valore spropositato ad episodi circoscritti , del tutto trascurabili in un'ottica spirituale .
Invece di comprendere quanto effimero sia il sogno terreno , lo si vive con la convinzione che sia eterno , attaccandosi morbosamente alla sua vacuitá .
Per quanto comune , é errore gravissimo , che produce sfasamenti protratti ben oltre la data di scadenza del corpo .
La consapevolezza del processo re-incarnatorio aiuta , invece , ad individuare le finalitá d'ogni esistenza , usufruendo delle prove che comporta .
All'uomo che separa la realtá dalla fantasia , per mezzo della vista fisica , sembra paradossale l'affermazione che la vita sia soltanto un sogno .
È sua convinzione che l'impalpabile sia immaginario , che , per non svanire , le veritá debbano essere concrete .
Ma , se prestasse attenzione a ció che la sua esistenza custodisce , espanderebbe l'orizzonte fino ai limiti dell'universo , includendo sé stesso nella divinitá creatrice , e riconoscendosi eterno .
Ammetterebbe la transitorietá delle esistenze , trattandone ognuna , come un breve capitolo d'un libro da leggere fino alla fine .
Pur soffermandosi su ogni parola , non ne rimurginerebbe a lungo il significato , sempre desideroso d'affrontare la pagina successiva .
Messaggio psicografato del giorno 8 d'Aprile .
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