lunedì 5 agosto 2019

SACCHI DI RIFIUTI DELLA MENTE...







Se si osserva attentamente il modo di camminare di qualcuno, ci si trova in possesso di tutti gli elementi necessari per decifrare la struttura dei suoi pensieri.
È indubbio che non ci si desloca senza l'apporto della mente, la quale, a sua volta, funziona al meglio quando accompagna direttamente il movimento delle gambe.
Rare sarebbero le eventualitá concesse per avanzare, se fosse precluso l'accoppiamento delle funzioni fisiche con quelle spirituali.
Eppure, il cammino del pensiero, costituisce spesso un fattore imprevedibile, si snoda secondo una logica, che raramente corrisponde a quella che regola ogni altro meccanismo dinamico.
Secondo me, risulta istruttivo riconoscere che, al contrario del moto deambulatorio, quello cogitativo é quasi sempre eccedente, caratterizzato da una iperproduzione di detriti.
Noto che la mole dei pensieri, che spesso soverchia l'esistenza dell'individuo, é tale da rendere necessaria una depurazione, che, di solito, avviene con estrema incuria, svuotando la mente senza chiedersi come e perché, e, cosí, disseminando sacchi di rifiuti idelogici in luoghi inappropriati ad accoglierli.
Di conseguenza, si vive in un mondo i cui autentici connotati scompaiono sotto cumuli di maleodorante lordume, un impasto di pensieri inutili e privi di senso, scartati da chi non sa piú che farsene.

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