venerdì 27 maggio 2016

LA CUPA PRIGIONE DELLA COSCIENZA









Chi corre a mimetizzarsi nel denso fogliame della foresta , non nasconde a sé stesso l'affannoso ritmo del respiro , né le cupi sensazioni , che gli túrbinano nello stomaco .
Tutti i gesti e pensieri vengono archiviati nell'anima , soltanto dopo attento esame .
A nulla servono - quindi - gli atteggiamenti di chi si finge migliore della sua essenza , attribuendosi virtú , che ancora non esercita , né comprende .
Tale individuo ritarda , di molto , il proprio processo di crescita , edífica trappole insidiose , in cui finisce per cadere pesantemente , provocandosi enormi danni .
Ascoltasse la voce amica , che s'emana dal cuore , le affiderebbe il compito di vagliare il proprio comportamento quotidiano .
Raggiungerebbe , cosí , la consapevolezza che nessuno sfugge mai al giudizio emesso da sé stesso , e che , soltanto serio impegno e buona volontá , costituiscono attenuanti per gli errori commessi .
Impossibile é ingannare la logica universale , alla luce della quale , soltanto il bene puó prevalere .
Conviene perció assecondarla , scegliendo di mettersi , con coraggio , in discussione periodicamente , in modo da fornirsi un bilancio da valutare .
Ogni sera , prima che il sonno confonda la mente , si passi a setaccio il proprio operato , non trascurando le intenzioni , e tutto quanto non s'é verificato nel corso della giornata .
S'ammettano colpe , evitando - peró - di martirizzarsi in un rimorso sterile .
S'applichi , invece , la volontá che , pur impegnandosi a superare i limiti attuali , riconosce aspetti di natura fallibile .
Da un tale scrutinio , s'esce rafforzati , alimentando intenzioni positive , e preparandosi ad un futuro migliore , mentre , chi s'assolve senza giudizio , s'invia alla cupa prigione della coscienza .

                                                                                          Consigli spirituali del giorno 18 Maggio .







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