giovedì 25 febbraio 2016

MONTAGNE E FORESTE ...








Per chi s'aggira per montagne e foreste , non é difficile riconoscere la vacuitá delle apparenze .
Chiome sontuose occultano , stagionalmente , ferite e cicatrici su rami e tronchi , ma non rendono gli alberi piú resistenti alla tempesta .
E , appena ritorna , il mal-tempo lacera lo splendido vestito , ricamato a primavera .
Apprendiamo ad attribuire maggior valore alla sostanza che all'involucro , evitando di sventolare orgogliosamente gli attributi che indossiamo .
Per quanto bella ed attraente , una veste non corrisponde che ad un ingannevole ornamento , la cui durata non si prolunga eternamente .
Ricopre ma non trasforma ; abbellisce fuori , ma non migliora intimamente .
Dell'albero che si china per ridurre l'impatto del vento , imitiamo l'umiltá ed il realismo .
Se , per orgoglio e vanitá , offrisse maggiore resistenza , finirebbe sradicato in un momento .
Commetterebbe suicidio , privando di protezione il terreno che l'ha nutrito amorevolmente .
Ogni sacrificio inutile denota estrema stupiditá , e contraría perfetti equilibri eterni .
Rifuggiamo - quindi - dall'ostentazione d'una forza che ancora non possediamo , e la cui importanza ci risulta indifferente .
In attesa di chiarimenti , piegarsi al volere superiore , non é manifestazione di debolezza o insulsa remissivitá .
Si deve - invece - considerare prova della stessa saggezza , che dimostrano montagne e foreste , quando , alle prese con il temporale , lasciano scorrere il male senza assorbirlo .

                                                                                     Messaggio psicografato il giorno 10 di Febbraio .





1 commento:

LED ha detto...

Carissimo Dome ,
per favore non assecondare alcun rimpianto : l'esistenza terrestre ci mette alla prova - indubbiamente - ma é cosí che ci rafforza e rende piú consapevoli ...