martedì 5 novembre 2019

LA SENSIBILITÁ ECCESSIVA.








La sensibilitá eccessiva non é caratteristica molto diffusa, si constata come prerogativa appartenente a chi soffre spesso e con grande intensitá.
Ma, per quanto scomoda e fastidiosa, é qualitá sublime, da considerare quanto una benedizione.
Non costituisce -infatti- mero metodo di consolazione, sottoprodotto effusivo di mistici frammenti universali, e nemmeno dimostra carenza d'equilibro, o assenza di difese consapevoli e concrete.
È -invece- prova inconfutabile d'empatia ricettiva e di sommo amore, ricchezza d'animo nei confronti del consesso umano con cui interagisce.
La capacitá intensa d'emozionarsi, e di patire le passioni che affliggono l'umanitá, presuppone sensibilitá cosmica capace d'immedesimarsi con realtá elevate e spaziose, anche se solitamente molto faticose e, spesso. frustranti.
Solo l'animo che prova desiderio d'immedesimarsi con gli aspetti deteriori dei contesti in cui s'avventura, entra facilmente in connessione con la natura delle costellazioni siderali, assorbendo tutti i suoni della notte, presenta interminabili luoghi ed energie, ma anche sovrumani silenzi e colori fantasmagorici.
S'avvale di orecchie enormi, occhi lungimiranti e impetuosi, al servizio d'una mente desta, e d'un cuore dalla capacitá illimitata, dove il peso di tutto si ridimensiona e trasforma in sentimento costruttivo ed avvolgente.

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