lunedì 27 luglio 2015

CADUTE ROVINOSE ...










I colpi piú pesanti e dolorosi sono quelli che ci trovano impreparati a riceverli ; le cadute rovinose - di solito - avvengono , appena prima di spiccare un salto troppo ambizioso .
Programmiamo - quindi - il cammino , misurandolo con rispetto e cognizione , in modo da prevederne le difficoltá  .
Chi procede impulsivamente , senz'avvalersi di prudenza , rischia di compromettere ogni suo sforzo , e di ritrovarsi , dilacerato , al suolo , soccombendo al primo incaglio .
Se prestiamo loro appropriata attenzione , le asperitá del terreno si rivelano agibili , non costituiscono trappole insuperabili .
Ma , credere di poter volteggiare liberamente dove gli ostacoli abbondano , é un palese errore di valutazione , e , solitamente , innesca spirali d'eventi , che portano alla disgrazia .
Per progredire senza scosse né capitomboli , é opportuno sincerarsi , ch'entrambi i piedi , godano di solido appoggio .
La condizione umana impone che , l'estensione del passo , sia proporzionale alla lunghezza della gamba che lo compie .
Pur non ignorando l'esistenza di meccanismi spirituali , che apportano benefici incommensurabili , ricorriamoci soltanto in situazioni eccezionali , dopo aver esaurito opzioni materiali .
La vita terrena richiede - infatti - che si compia una traiettoria comune , ed accessibile a tutti , senza privilegi né scorciatoie .
Siamone consci , ogni volta che , medicandoci le piaghe esistenziali , imploriamo di farci trasportare a braccia dalla bontá universale .

                                                                           Messaggio psicografato del 5 Luglio .





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