mercoledì 18 marzo 2015

COLTIVARE INIMICIZIE






Sottrarre al nemico le armi che ci minacciano , quando diventa una necessitá inderogabile , non é azione di cui ci si possa vantare .
La pace duratura si costruisce sforzandosi d'ignorare qualsiasi ostilitá , non rispondendo alle provocazioni , ed amando tutti indistintamente .
Riconosciamo - peró - l'importanza di chi é malvagio e cerca di distruggerci .
Indica la strada che porta alle tenebre , permettendo cosí alla nostra coscienza di non perdersi , e d'incamminarsi in direzione contraria .
Se , sulla Terra , il male si trova dappertutto , é perché si rende necessario nell'edificazione di qualsiasi opera di bene , come un cemento che unisca cuori generosi e povere anime infelici .
È - infatti - in presenza di forze opposte , che gli slanci amorosi si possono affermare con valore ed apportano grande merito a chi li asseconda .
Coltivare amicizie , per quanto auspicabile e gratificante , non é propriamente un compito arduo , tale da determinare progressi degni di notevole apprezzamento .
Ma vincere l'odio , aiutare chi c'attacca , sapendo che - invece di ringraziamenti - riceveremo altri insulti , é atto molto piú eroico della vendetta , madre di tutte le guerre e miserie umane .

                                                                          Messaggio psicografato il 10 Marzo passato .






2 commenti:

Unknown ha detto...

Questo bel Post mi ha consentito un link con un racconto tratto dal libro "l'arte del combattimento senza combattimento" di G. Thompson che narra lo spirito dell'Aikido. In breve: un giorno un signore sali su di un treno visibilmente ubriaco infastidendo con insulti e cercando lo scontro con gli altri avventori. Sullo stesso treno vi fu chi non aspettava altro per poter menar le mani, chi scappava e chi si sedette al suo fianco e con fare amichevole lo indusse allo sfogo e alla calma.

LED ha detto...

Quel libro di G.Thompson é una splendida metafora della vita - indubbiamente !
Aikido a parte , teniamo in considerazione che su quel treno possono salire tutti e che , quindi , non c'é da meravigliarsi delle differenti reazioni ad uno stesso stimolo provocatorio .
È che ognuno si trova ad un livello evolutivo , piú o meno avanzato , a seconda del suo passato .
Come quella ferrovia , anche l'Universo non discrimina e permette a tutti di realizzarsi , pur se con tempi e modi molto diversi .
Vive la différence !!