martedì 6 gennaio 2015

VESTI SONTUOSE .










Le vesti sfarzose s'impigliano nei rovi molto piú facilmente che un saio ruvido e lacero .
La mano callosa non si lascia scalfire dai granelli di pietra , che tanto angustiano la pelle delicata d'un bambino appena nato .
Eppure , alla fine del ciclo d'una esistenza , tutto ritorna ad essere insignificante .
Tu , io e miliardi d'esseri di passaggio .
Conta soltanto l'esperienza acquisita , il bagaglio che nessuno puó vedere , ma che pesa come un macigno .
Dove l'etere é rarefatto , e parete azzurre ricoprono gli orizzonti , s'appare austeri indipendentemente dall'abito che s'indossa ; non é obbligatorio volare , camminare é inutile .
Chi soffre di piú non lo dimostra .
Piange chi é ancora incapace d'amare .
Cambiare pianeta diventa facile come voltare la pagina d'un libro .
Molte le parole scritte , pochissime quelle importanti .
Non iniziano con lettera maiuscola , né terminano con suffissi .
Per incontrarle , e riconoscerle con certezza , basta passare il dito sopra un testo , lasciare che siano loro a parlare attraverso fremiti elettrici .
In ogni biblioteca alloggiano pagine colme di sapienza .
Pochi si soffermano a leggerle - peró : molto spesso , passano oltre , alla ricerca d'emozioni estranee .
L'Uomo che tutti conoscete , e che ha mutato il mondo , usava del verbo , senza bisogno di mostrarlo scritto .
Narrava storie che tutti sapevano giá .
Con la forza d'un fiume in piena , in corsa verso il mare , riversó il suo Amore su ogni creatura , non aspettandosi di venire ricambiato .
Innescó , cosí , un meccanismo che comincia a dare frutti adesso .
Dissipó l'ombra con un gesto semplice della mano .
Ed il Cielo - d'allora - guarda giú , desiderando abitare sulla Terra .

                                                                                                Ricevuto il 2 Gennaio passato .





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