sabato 28 settembre 2019

IL VOCABOLARIO DELLA SCONTENTEZZA






Per saper leggere con dedita attenzione, impadronendosi di teorie, sillogismi ed analogie, ragionando su vuoti sofismi per elaborare deduzioni tendenziose e contorti metodi educativi, si ricorra al vocabolario che descrive la scontentezza informe d'una vita appena menzionata.
È fondamentale saper distinguere tra la retorica asettica di chi non sa amare, e la struggente paralisi di chi troppo si vorrebbe coinvolgere, analizzare la bellezza del mondo e renderla necessaria come acqua che disseta, ma anche riconoscere quei momenti di tenerezza capaci di contrastare l'affermarsi di radicate abitudini al cinismo, o d'ogni forma che conduca a sporadiche sospensioni del sospiro.
Si possieda una sintassi attiva, che resista coraggiosa al riflusso di massicce ondate di disappunto, che s'armonizzi al ritmo ed alla cadenza del prologo da affrontare, con pazienza, prima d'incamminarsi rapidamente in direzione d'un epilogo intessuto di logica variegata, di lacrime intense e splendide, come quelle dell'altra dimensione.
Una narrativa, per mantenersi lussureggiante e florida, dipende da inquietudini e tormenti, si srotola in esili strisce di pulviscolo luminoso, provocando effetti d'alteritá mistica, cattura ed accoglie nella sua cattedrale, avvolgendo d'emozione le chiome benevoli di chi si rivolge al cielo, per non sentirsi infimo ed indifeso.

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