mercoledì 17 luglio 2019

SBAGLIARE A SCRIVERE...






Illudendoci d'incanalarle in frasi che per noi abbiano senso, ignoriamo che le parole appaiono sempre a loro proprio piacimento.
Per poter scrivere convenientemente -quindi- bisogna sottomettersi alla logica che prevede ed accetta costanti rischi di deragliamento, condonando ogni "errore" ortografico o sintattico, attribuendogli funzione salutare.
È cosí -infatti- che la spontanea rivolta del linguaggio s'impone.
Inutile, spesso controproducente, é cancellare, correggere o pensare a come parafrasare.
Si cerchi, piuttosto, di resistere all'impulso d'asservire alla coscienza ogni intervento letterario.
Non s'agisca come esseri braccati ed impauriti, che s'affannano a cancellare le orme dal terreno che si lasciano dietro.
Poco importa se alcune relazioni grammaticali si sfaldano, quando si sa che derivano da memorie aliene, e spesso sfuggono alla volontá di chi si sforza di mantenerle in ordine.
L'utilizzo del linguaggio é sempre problematico,
Ma, quando si plasma da sé divenendo inedito e distorto, é irresistibile, penetra e conquista.
La comunicazione esonda, affronta e travolge, soltanto se si libera da convenzioni e significati che regole e manuali impongono.
Produce allora l'impatto d'entitá in movimento, immensamente ribelle, mentre, se si ricoprisse di veste disciplinata, a nessuno offrirebbe da pensare.





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