Tutte le volte che Rimba si sentiva chiedere se il suo libro contenesse davvero risposte a qualsiasi quesito e soluzioni per ogni problema , si limitava a mantenerlo chiuso , indicandone con un dito la copertina blu .
Ma quando l'interlocutore appariva insoddisfatto e si mostrava ancor piú dubbioso , aggiungeva :
« Nel libro sono scritte le stesse parole che tu porti incise dentro di te , le pagine funzionano soltanto come uno specchio che riflette la tua coscienza » .
La spiegazione raramente convinceva qualcuno , ma , spesso , riusciva a stemperare la ritrosia di chi trovava difficoltá ad essere sé stesso .
Serviva come una chiave che aprisse l'intimitá di chi veniva a chiedere consiglio .
Quando Radif si presentó lá , a tarda sera , non chiese immediatamente l'aiuto delle parole del libro blu .
Ma bastó lanciargli contro un'occhiata per definire i termini del problema .
Come fa lo scienziato che riconosce la sostanza contenuta in una provetta .
Dal colore , densitá ed aspetto , deduce di che si tratta , senza neppure far uso di sofisticati strumenti .
Ben vestito e curato , di modi gentili ed aggraziati , certamente di educazioe e cultura superiore , Radif doveva aver raggiunto il momento fatidico in cui ci si chiede il motivo della propria esistenza .
Passarono peró parecchi minuti di silenzio assoluto , prima che si potesse confermare tale ipotesi .
Istanti di mutismo umano , mentre gli uccelli festosi tra le fronde , il vento e lo scorrere d'un ruscello mai smisero di mormorare
Rimba li utilizzó per scandire il ritmo della pazienza e per percorrere le montagna innevate della sua memoria , mentre l'altro pensava a come elaborare in modo plausibile una richiesta .
Finalmente , per iniziare , decise di ricorrere al formalismo di frasi di circostanza .
Come se un Poliziotto gli avesse chiesto di declinare le proprie generalitá :
« Mi chiamo Radif , sono un Cardio-Chirurgo affermato , la mia famiglia é una delle piú conosciute e potenti di Giakarta . Ho tre figli grandi , occupano posti preminenti , sono ricchi e sposati , m'hanno dato 8 nipotini sani ed intelligenti . Possiedo molte proprietá e faccio parte del Consiglio d'Amministrazione del maggior Ospedale della Cittá e d'un paio di Societá leader nel Settore della Terapia Medica .
Gioco a Golf tutti i giorni , mi sento forte , non ho alcun problema di salute .. »
Avrebbe aggiungiunto molti altri dettagli a quel Curriculum , se Rimba , visibilmente spazientito , non l'avesse interrotto :
« E allora ? »
Di nuovo si stabilí un silenzio con sottofondo di rumori ambientali .
Per almeno dieci minuti .
Radif si comportó come un attore secondario che ha esaurito la sua particina , e si prepara ad uscire pian-piano dalla scena .
Ma prima d'alzarsi e salutare , sentendosi chiedere se fosse felice , rispose con un « No ! » sconsolato , violento .
Rimba aveva centrato in pieno .
Soddisfatto , aprí il suo libro blu con ostentata precisione .
Come se sapesse esattamente il numero della pagina pertinente .
Da quel momento non rivolse piú lo sguardo verso l'interlocutore .
Finse invece d'impegnarsi nella lettura d'un testo definito :
« Quella che ti manca non é la tua allegria , ma l'allegria di chi ti circonda . Una pianta nel deserto inaridisce , mentre in una foresta trova il suo ambiente ideale . Semina il tuo amore , condividi tutto quello che fai , quello che possiedi e vedrai quanta felicitá riceverai di ritorno . »
Non sappiamo se Radif seguí quel consiglio o lo consideró un avulso messaggio religioso , incompatibile con le sue esigenze e circostanze .
Ma , se si fosse impegnato anche soltanto un pochino ad aiutare amici , famigliari e collaboratori , ascoltandoli e ricambiandoli con sorrisi e gesti benevoli di comprensione , sono certa che avrebbe trovato la vera Felicitá !
1 commento:
Il vuoto dentro di noi, per sua stessa conformazione, non potrà mai riempire il vuoto che è fuori di noi...
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