giovedì 30 gennaio 2020

LA FACCIA DELLA FAVOLA INSODDISFATTA









Si ripiega la faccia della favola insoddisfatta che riflette la noia dei muri di cemento.
Conserva zolle di temporale inaridito, stracci barattati alla dignitá degli occhi di chi cerca ricordi dove il silenzio si batte per accarezzare l'argento dei binari ch'é proibito attraversare.
Camicia emozionata, si lamenta al suono di dolcezze allineate sul comodino barcollante tra nero e bianco.
Diffida dei campi di grano e delle cicogne che li frequentano, si aliena preghiere imbottigliate per affittarsi la cecitá del nulla, e nascondere i sorrisi della pazzia tra le pieghe di movenze dettate da umori contagiosi.
Per viaggiare, utilizza parole oziose, dimenticate da voci amare rivestite di polvere invisibile, soffice come l'atmosfera sospesa d'un miraggio che, invaghendosi alla luce fioca del tramonto, insinui la sua canzone tra fiori secchi e deserti di foglie bianche.
 




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