Ricordi di carta colorata, che un alito di vento disperde tra nuvole inconsistenti come baluardi di zucchero filato, emozioni infarinate e dipinte da mani insanguinate, preannunciano il gioco di chi, inebriato da parole intricate ed inquietanti, saltella ed allontana il talento della propria fantasia.
Partono per confini che delimitano i verdetti di sogni zelanti, recitano l'inerzia che accompagna l'allegria stantia di matite spuntate e sogni naufragati nei gorghi della malinconia, non aggiungono nulla al movimento d'una goccia di brina che aspetta il sole del mattino per lasciarsi evaporare.
I rumori della vita derivano dall'ipocrisia distratta di polveri sottili immagazzinate in gomitoli di cotone, destano sospetti soltanto in chi ripone ingegni nello sguardo incapace di sorridere a giocattoli amorfi, seduti pigramente sul davanzale delle margherite.
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