martedì 11 febbraio 2020

INCOLLANDO FRAMMENTI DI NUVOLE...










Incollando frammenti di nuvole é possibile costruirsi un sorriso folgorante, ma, per distillare dalla pioggia tutti i colori dell'arcobaleno, non basta credere che le cicogne alberghino nell'isola persa dove s'ascolta la musica del vento e si prega il mare di leccarsi i baffi.
Se il blu arriva a tingere l'abito della gloria, nessun grido puó sovrapporsi al silenzio delle tristezze che maturano come grano immaginario in un prato costellato di stelle.
Ed allora, il profumo volgare del delirio, che scorre sugli odiosi binari che si vantano di poter sbiadire il tempo, confonde ogni sapore, nasconde ragioni e segreti di tante mani ormai stanche.
Troppo trasparente per confezionare abbracci in buste di carta, lo scultore ipersensibile incentiva di nervosa sofferenza la solitudine di aquiloni inebriati come fiori in contemplazione dell'aurora.
Ma, se gli arriva sulle labbra l'ebrezza d'un volo addormentato, immagazzinando fumo mentre altri seminano peccati, si traveste in un camice bianco che non s'insozzi nel polverone di idee ballerine e di favole plastificate.
Allo stesso modo, la memoria appaga l'umiditá della cella, e di tempeste scaltre che si proietta nella mente, non condonando la fuga dall'allegria, dalla voglia di schivare treni foreiri di dolore.
Eppure lascia soltanto il retrogusto acre di quei sogni dove si scherza per non cantare, si mangia farina per pregare, si fa sesso per non amare, e si corre tra ombre di tante emozioni, senza indossare alcun vestigio di saggezza, o appoggiarsi al bastone pungente della felicitá eterna.





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