lunedì 24 giugno 2019

SCHIAVI ABUSIVI.









Per entrare lá dentro non serve bussare alla porta ed annunciarsi.
L'accesso viene tassativamente negato a chi non vi risieda giá.
Stringenti norme si applicano per mantenere intatti i connotati dell'ambiente dove la schiavitú é praticata, indipendentemente dai motivi che la determinino.
Mi stupisce -quindi- che, ogni giorno, migliaia d'individui riescano ad evadere l'attenta sorveglianza e s'infiltrino subdolamente all'interno di quella struttura.
Sono schiavi abusivi, contravventori decisi, ma, forse, sabotatori involontari di quello stesso sistema del quale si sentono parte, e che contribuiscono attivamente a propagare.
Ritagliano per sé un ruolo operativo che definiscono anticonvenzionale, la cui portata rivoluzionaria sanno -peró- essere ininfluente ed illusoria.
E, perció, s'astengono dal ritenersi responsabili anche solo del parziale smantellamento della catena millenaria, caratteristica d'ogni processo di sfruttamento individuale.
Pur minando consapevolente tutte le piú intime implicazioni della loro presenza esistenziale, non si  riconoscono come alieni o antagonisti sociali.
Si spingono verso le folle nei momenti di maggiore confusione, quando piú denso é lo scorrere delle ore, mentre avvengono cataclismi politici o screzi professionali.
Frequentemente, si mimetizzano in vasti centri commerciali e blocchi d'uffici adibiti alla produzione d'una cultura massificata, che non rifiutano né amministrano.
Ogni notte, rimangono sotto le coperte a rabbrividire, finché non arriva il sogno in cui si succhiano le dita avidamente, proteggendosi le labbra dai raggi del tramonto.
L'opinione che hanno di sé stessi muta periodicamente, passando da un nulla all'altro, cercando il buio in ogni punto incandescente.
Nel calendario appeso alla parete, vedono la mappa del mondo che sfugge, mentre ci si sforza di proseguire la conversazione.
Dipingono con un cucchiaio inzuppato le strade del loro prologo. e, quando viaggiano in auto, si rintanano sempre nel sedile di dietro, convinti d'essere i protagonisti dello specchio retrovisore
È che si mostrano soltanto per non farsi scoprire, e l'unico compromesso che contemplano é quello di rinunciare ad esistere.






Nessun commento: