I sedimenti della memoria ostacolano il flusso della felicitá : formano una diga che argina il fiume della vita .
Bisogna sbarazzarsene prima che acquistino coesione , integrandosi tra loro , diventando una presenza molto ingombrante e poderosa .
Invece - se eliminati prontamente , appena sorgono - sono soltanto pulviscolo , bricioline d'amarezza , facili da trasportare e disperdere .
Sappiamo che , quando si permette che s'installino , condizionano ogni atto quotidiano .
Per intenderci - chiamiamoli pure ricordi , esperienze trascorse , delusioni e rimpianti .
Si tratta d'emozioni e passioni , che giá dovrebbero essere tramontate , o - perlomeno - archiviate con distacco .
L'Umanitá - peró - ne fa spesso un uso smodato , s'intrattiene creando condizioni che perpetuino il passato .
Ci s'aspetta di raccogliere frutti da piante fossilizzate , invece di spargere i semi d'una nuova coltura .
Assecondando la paura , é difficile cambiare , credere in un futuro migliore .
Si ricorre - quindi - alla mente , non per stimolarla , ma intasandola di scorie inutili , che non dovrebbero appartenerle .
Venerare reliquie puó sembrare rassicurante .
In realtá , produce una dipendenza innaturale , che paralizza l'iniziativa , ed impedisce ogni progresso .
Sforziamoci - alla fine della giornata - di ripulire la nostra memoria , eliminando i sedimenti , che vi si stiano accumulando .
È pulizia indispensabile , di certo piú salutare dei lavaggi , a cui sottoponiamo , scrupolosamente , ogni parte del corpo .
Comunicazione spirituale del 29 Gennaio .
Nessun commento:
Posta un commento