I cavalli selvaggi prediligono luoghi inospitali per galoppare liberamente , crescere e riprodursi , assecondando la Natura .
È nella vallata dei mille fuochi che hanno fissato dimora .
Lassú , le fiamme risparmiano soltanto i sassi e qualche arbusto incallito ; il terreno é generoso quando cede il passo , piegandosi al volere della pioggia di primavera .
In un ambiente cosí , prosperano anche le anime di chi non s'é mai allontanato .
Pur senza vederle , ne intuiamo la presenza .
Un viso di giovane donna ammira il volo d'un falco affamato , due bambini nudi stanno dipingendosi di fango , pur aspettandosi che la mamma interrompa presto i loro giochi .
Insieme a molti altri , che assistono - tra le montagne - al passare delle stagioni , costituiscono una piccola comunitá , isolata ed autosufficiente .
Sono confinati lí , per non aver saputo esercitare iniziativa in vita .
La passivitá comporta questo tipo di conseguenza .
Abbandonare le membra indolenti al vento che trasporta , o offrirle al primo viandante che le reclami , é come lasciare che la neve s'accumuli davanti alla porta di casa .
Nella vallata dei mille fuochi si finisce , se non s'é voluto scalare le cime , costruire argini e ponti su fiumi in piena .
Non é un luogo riservato a cavalli selvaggi .
C'é posto anche per tutti noi .
Avviso spirituale trasmesso il 9 Febbraio .
Nessun commento:
Posta un commento