lunedì 5 settembre 2016

TRANSITORIETÁ .










Se non si valorizza la transitorietá degli eventi , si cosparge d'insicurezza e sconforto l'animo di chi li affronta .
Cosí , invece di beneficiare delle sfide esistenziali , si costruiscono impedimenti duraturi , che minano l'intero processo della propria crescita morale .
Conviene - quindi - riconoscere che , l'incessante impegno di realizzazione intima , necessita dello stimolo offerto da fattori esterni , tanto instabili e mutevoli , quanto lo é la loro natura .
Sono , infatti , movimento ed alternanza , i motori universali , da cui ognuno estrae stimoli di miglioramento .
Altrimenti , sarebbe insopportabile confrontarsi con problemi e sofferenze eterne , e , l'esercizio della speranza , si rivelerebbe di totale inulitá .
Consola osservare come , l'equilibrio cosmico , si basi su infallilibili meccanismi bilanciatori , che regolano la composizione della realtá , in modo che mai si verifichi l'egemonía d'un elemento s'un altro .
È proprio apprezzando che nessun sentimento di tristezza permane a lungo , che ci si prepara ad accogliere entusiasticamente l'arrivo d'ogni allegría .
Ma si consideri anche che , le necessitá individuali odierne , difficilmente costituiranno motivo d'interesse futuro .
Man mano che si cresce spiritualmente , s'individuano nuovi traguardi da raggiungere , e , cosí , si modificano le prioritá esistenziali .
Non si permetta , allora , la perturbazione derivante da delusioni contingenti , né ci si crogioli in effimeri appagamenti e successi apparenti .
Si riconosca - peró - che , ogni evento , é elemento programmatorio della liberazione individuale , parte integrante nell'agenda ch'accompagna il curriculum , che fornisce accesso al supremo bene immutabile .

                                                     Messaggio spirituale del 2 di Agosto .





                                                                 

Nessun commento: