I viaggi piú faticosi sono quelli che intraprendiamo quando lasciamo il corpo a dormirsene tranquillo .
Possono provocare lancinanti dolori , delusioni e profondo smarrimento .
Di cui - peró - s'offusca la percezione , dato che il ricordo non riesce ad affermarsi .
Sono avventure che ci colgono spesso impreparati , occasioni drammatiche per penetrare in una dimensione , caratterizzata da sorprese e contorti labirinti , in cui non ci si districa facilmente .
Siccome costituiscono mezzi importanti per esplorare il mondo che non vediamo con gli occhi , vanno affrontati con sana curiositá e desiderio d'imparare .
Ma , piú che tutto , é indispensabile armarsi d'estrema umiltá .
Come quando , per chiedere un favore , si bussa alla porta di chi non si conosce .
Si deve comprendere che sono brevi escursioni , durante le quali abbiamo minime opportunitá d'affermarci .
Pur mantenendovi calmi e sicuri , evitate d'assumere atteggiamenti vistosi , d'imporre qualche aspetto che denunci la vostra appartenenza .
Considerate questi viaggi - peró - non come divertimento od attivitá fine a sé stessa .
Sono , in realtá , piccoli passi d'allenamento , per abituarvi ad un ambiente , in cui - presto - vi troverete a tempo pieno .
Per convenienza vostra , quindi , non sottovalutateli .
Impiegateli saggiamente , preparando , adesso , un terreno che vi possa risultare favorevole in futuro .
Seminate amore dovunque passiate , trasformate la gita in pellegrinaggio , investimento sicuro .
Cosí , ritornando al corpo , non proverete la sgradevole sensazione d'aver dimenticato il passaporto in un luogo ostile , dove presto dovrete ritornare per cercarlo .
Messaggio spirituale del 6 Febbraio passato .
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