giovedì 12 novembre 2020

SUPPOSIZIONI DI DIMESTICHEZZA









Prima d'accostarsi in sconfinate supposizioni di prorompente dimestichezza, conviene esercitarsi in pulsanti ingaggi di primordiali trastorni, convogliare ostentato carisma verso quel logorio che sminuisce ed acquieta trasparenti pregiudizi.
L'impasto che addensa magnetismi frinisce di libecci stralunati, accentua fatalitá nel rigoglìo di sfumature languide e tramagli ticchettanti di malinconia.
Sul suolo labile deposita estasi abbozzate, malintesi, risentimenti inarcati dall'ascolto di echi trangugiati a stento.
Trattiene segreti, privandoli di parodie, mimetizza rassegne nell'aroma di passioni allarmanti.
Scandisce avanguardie, disperdendo sotterfugi sulla scena incorporea di persuasioni ansimanti ed abbagli d'arsure ostiche, che precludono le tenui pennellate di simbiosi insanabili.




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