lunedì 7 settembre 2020

LA METAMORFOSI D'UN SENTIMENTO








La metamorfosi d'un sentimento sempre accade in controluce, scivolando nella lucentezza di sguardi smarriti, applaudendo l'esibizione indomitamente soggiogata d'incerte reticenze, che, scalpori ingarbugliati e capricciosi, attorcigliano con la lama della sciabola.
Si disperde in indocili sofficitá, levigando dense gestualitá immanenti, annodandole alle incertezze di dicerie contorte, detestando complicitá bugiarde, rincorrendo estasiati eventi nella vastitá di deserti pastosi e disarmanti.
Attaversa varchi discinti, tramutandoli in volumetrici involucri oltraggiati da sentimenti invadenti, per riemergere in amnesie annerite, che contrastano colori smaglianti tra sfumature sagaci d'arbusti insonorizzati.
Accentua assiomi labili ed annebbiati.
Logora sussulti di vaga esaltazione, vociferando singulti sfibrati, richiamando equivoci da etá effimere, implicandoli nel tramezzo di vagiti distillati con impudica passione.
Nel buio effervescente di languide emozioni, clandestinamente, ammorbidisce artifici bisbigliati e sembianze arruffate, espande intonazioni di vivido stupore, dove fluidi grovigli scalpitano, invocando lampi che inceneriscano futuribili vertigini.



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