Sprazzi di bellezza istintiva attraversano incostanti i vuoti della mente, dove la luce di cuori fulminati da infarti, brulicanti d'ossido pigro ed imbronciato, s'aggira in tondo, rifiutando d'assumere toni fantasmagorici.
Mefitica e mordace, effimera quiete s'afferma tra pastiglie di cataplasma cocente dimenticate su divani esistenziali, dove, chi fruga senza rispetto, non s'inginoccha, ma danza all'ombra dei ricordi, celandosi per mezzo d'insetti contenuti tra parentesi.
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