giovedì 26 marzo 2020

NELLA CASUPOLA DEI MILLE RICORDI









All'interno della casupola scalcinata che delimita il confine degli schemi abituali, si presentano incontri antichi, corrosivi del rimorso che li fotografa per rivelarne colori e componenti.
Costituiscono fardelli di cui ci si deve sbarazzare al piú presto, ma, prima di farlo, si deve innanzitutto evitare il contagio di raggi rifrangenti su muri silenziosi.
Si cammina cosí, a testa bassa, come quando si cerca di mantenersi al di fuori dello sguardo celeste che, anche quando intermittente, s'insinua appuntito nelle viscide foglie dei boschi, in tempeste di voci, emesse dal poeta che sottrae biscotti al figlio infante.
Sgradevole ed opprimente, si rivela allora il compito di chi offre sollievo e ristoro ai ricordi che minacciano d'incrostargli i sentimenti, ma, se, tenace cavalcatore, s'ostina a guadarne il corso, emanerá splendore in presenza del magma, e frantumerá di perspicacia la precisione dei contorni.




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