Chi anela ad un'esistenza tranquilla, senza soprassalti, bandisce manie esulceranti che impediscono ogni approdo, corre a rifugiarsi in soffice ovattante biancore, depurandosi le viscere di frenesie ed effusioni, trasformandole in tubi sterili ed inanimati.
Il risultato che ottiene é -peró- controproducente.
Emarginandosi da stimoli indotti, di fatto ci s'ingabbia in contesti deteriori, ben piú perniciosi della sofferenza, che ci s'illude di schivare.
Ci si crea un simulacro di fallimenti e svarioni, che gravano pesantemente sull'individualitá degl'intenti, neutralizzando totalmente l'effetto didattico caratteristico di esperienze e tentativi illuminanti.
Di conseguenza, si annichila ogni residuo fertile, faticosamente raggranellato in varie incursioni d'intenso ed attento deambulare.
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