lunedì 15 settembre 2014

ALDO & FILIPPO .












Condannati ad un paio d'anni di prigione per inadempienze fiscali , Aldo e Filippo si ritrovarono nella stessa cella d'un penitenziario , ubicato vicino ad una stazione ferroviaria , alla periferia d'una grande cittá .
Vittime dell'ignoranza , e di regole per loro difficili da comprendere , cercarono rapidamente d'adeguarsi alla condizione di reclusi .
Dopo la prima settimana - passata a recriminare ed a raccontarsi i propri guai - fu Aldo , il piú anziano e meno perturbato dei due , a proporre di reagire .
Spiegó , al suo compagno di sventura , come fosse importante non perdere contatto con il mondo , dal quale erano stati allontanati , e nel quale si sarebbero integrati di nuovo , una volta scontata la pena .
Oltre alla porta , blindata e munita di spioncino di vetro opaco , l'unica apertura era costituita da una feritoia sistemata molto in alto , a due metri e mezzo dal pavimento , attraverso la quale , pochi raggi di sole filtravano , soltanto nel mezzo della giornata .
Anche arrampicandosi fino al soffitto , e guardando direttamente verso l'esterno , lo spettacolo non avrebbe offerto altro che una fettina di cielo costellata , molto occasionalmente , dalla scia eterea lasciata da un aereo commerciale .
Per ovviare alla mancanza di libertá e comunicazione , Aldo ebbe un'idea . 
Decise che avrebbe scavato un piccolo tunnel di pochi centimetri , ovviamente insufficiente come via di fuga , ma ideale per poter dare un'occhiata verso la stazione .
Filippo - peró - non collaboró al'opera , forse per paura di venir coinvolto in qualche altro reato , o ,  semplicemete per pigrizia e noncuranza .
Mugugnando , si limitó a rimanere - in piedi - vicino alla porta , mentre avveniva lo scavo .
Disse di non sentirsi minimamente beneficiato da un'iniziativa , che non avrebbe aperto nessuna prospettiva interessante .
Aldo allargó appena una crepa della parete , a lato della sua brandina , ottenendo un piccolo orificio . Solo contorcendosi , con grande difficoltá e circospezione , poteva cosí sbirciare verso la stazione .
Non per questo si dimenticó di rendere partecipe Filippo , al quale , ogni giorno , per lunghe ore , offríva , con incredibile dovizia di dettagli , resoconti del panorama a cui s'era creato accesso .
In tal modo , mitigó enormemente la solitudine del compagno di cella , lo portó spesso lontano dalla tristezza della sua condizione .
Come quando , entusiasmandosi , raccontó : 
«  Vedo la biodina , quella che , ricordi ? , ogni giorno esce da scuola a quest'ora , lascia indietro le colleghe per arrivare prima di loro , sempre di corsa , sinuosa e snella come una gazzella in cerca dell'ombra d'un quercia , ma che succede adesso ? torna sui suoi passi , non sembra minimamente preoccupata di prendere il treno , si guarda in giro come se avesse un appuntamento . Sul suo viso scorgo impazienza e tensione , ma il sorriso malizioso non scompare , anzi s'evidenzia ancor di piú . Ahh ... capisco .. quel ragazzo bruno , vestito con camicia a quadri e pantaloni verdi rimboccati al ginocchio , dev'essere con lui che si deve incontrare , sí , sí , s'avvicinano a passi larghi , ecco s'abbracciano , lui la stringe a sé come in una danza sensuale , é lei peró a condurlo verso la panchina , da dove si sono appena alzati quei due anziani che , l'altro giorno , erano in compagnia del figlio e dei due nipotini . »
E migliaia d'altre descrizioni , sempre dettagliate ed avvincenti , fino a che , una mattina d'Aprile , venne chiamato dalla Guardia per riacquistare la libertá .
Salutó allora Filippo con un abbraccio fraterno , indossó una giacca demodé e jeans d'una taglia di troppo .
Ma non raccolse i pochi oggetti che gli appartenevano .
Barcollando , s'incamminó verso l'uscita , sorretto dal secondino . il quale voltandosi per chiudere la cella a chiave , esclamó : 
« Nessuno direbbe che quest'uomo è cieco dalla nascita , vero ? »













2 commenti:

Marli Terezinha Andrucho Boldori ha detto...

Belíssimo e instigante conto.
Gosto de ler e aqui encontrei um terreno fértil de boas palavras.
Grande abraço!

LED ha detto...

As boas palavras são as tuas e eu as acho muito animadoras .
É um prazer poder ter-te como leitora !!