lunedì 8 luglio 2013

LASCIATE CHE I VOSTRI CORPI BALLINO CON GIOIA !!











Giakarta presenta condizioni climatiche di tipo tropicale .
C'é sempre umiditá elevata , data l'ubicazione geografica vicinissima all'Equatore .
Piove torrenzialmente durante i mesi invernali , da Dicembre a Marzo .
Si verificano poche ondate di calore eccessivo : la temperatura massima non supera quasi mai i 31º ed é costante tutto l'anno .

Rimba consideró sempre le bevande imbottigliate come una trovata commerciale , inutile surrogato d'un bene preziosissimo , l'acqua che copiosamente viene offerta dal Cielo .
Ma - quella sera d'estate -accettó di bere succo di limone e thé freddo , che un gruppo di pellegrini gli porse in un contenitore metallico , di forma e dimensioni simili a quelle d'un bambino .
Tentó d'appagare cosí una sete insolita , proveniente da un soffocante senso di oppressione .
Forse a causa dell'attivitá vulcanica in qualche isola limitrofa , il termometro non accennava a scendere , neppure dopo il tramonto .
Anche lí , nel Parco , eletto a dimora fissa , perché tanto congeniale ai ritmi biologici , l'afa si stava dimostrando insopportabile , nessuno riusciva a riposare .
Sistemata in due circoli concentrici , una piccola folla si raccolse intorno all'albero , sotto il quale Rimba cercava di dissetarsi .
Tutti attesero pazientemente che la conversazione s'installasse in modo spontaneo , nessuno osava pronunciare una parola .
Ma , in quel silenzio , si stabilivano comunicazioni profonde , si respirava un calore umano che - al contrario di quello atmosferico - aiutava il tempo a passare piú rapidamente , e invogliava a rilassarsi .
Cosí , quando Rimba chiese se qualcuno fosse pronto a raccontare i suoi problemi , sorsero , curiosamente , da una mezza dozzina di persone , domande relative allo stesso argomento .
Come se si fosse concordato , previamente , un tema da svolgere in quella riunione : L'IMPORTANZA DEL CORPO !
Anche se spesso verteva l'enfasi sul lato spirituale , non si creda che Rimba fosse come quei Guru totalmente avulsi da realtá materiali .
Incominció a chiarire il concetto , ricorrendo ad un'allegoria elementare : « Chi , credendo d'esaltare la propria anima , sminuisce l'importanza del corpo , delle funzioni biologiche e dei sentimenti ad esse correlati , si sbaglia terribilmente . È come chi , lanciandosi verso una meta , si dimentica della natura del terreno su cui corre . Prima o poi cadrá pesantemente , rimettendo in discussione i progressi che abbia compiuto . »
Durante una breve pausa , si guardó attentamente attorno .
Notó pochi sguardi interrogativi da parti di coloro che ascoltavano , e , quindi , si sentí incoraggiato a continuare : « Ci sono molti conflitti su questo pianeta infelice , ma di certo il piú stupido é quello combattuto da coloro che invitano ad uccidere il corpo per salvarsi l'anima , senza capire che l'interazione dei due elementi é fondamentale per compiere la missione terrena . È con uno strumento che suoniamo musiche sublimi , non basta immaginarsele con il pensiero . »
A quel punto una ragazzina , ch'era rimasta a lungo rannicchita ai piedi della mamma , come addormentata , sollevó una mano tra le teste di due adulti , seduti proprio davanti a Rimba .
Attiró l'attenzione di tutti e le venne concessa immediatamente la parola .
Non riuscí a completare frasi ben articolate , ma affermó , comunque , di credere che siano le esigenze fisiche ad allontanarci dalla via che porta al progresso personale .
Sorridendo con infinitá dolcezza , Rimba rispose :
« Come te la pensano anche i sacerdoti di tante religioni . Dimenticano che , al contrario , é attraverso esperienze concrete che possiamo migliorarci , di certo non astraendoci dal corpo . Proviamo desideri e passioni , bisogni materiali e debolezze naturali perché ci sono necessari per confrontarci con noi stessi , apprendere , o metterci in condizione di riparare errori compiuti in passato . »
Tutti annuirono , convinti .















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