Il lavoro che spetta all'Uomo non é quello di costruire montagne , mari o deserti .
Scavando fiumi , spostando macigni , innevando pendii per finalitá ricreative , apprendiamo molto poco dalla Natura .
C'illudiamo di poterne annullare gli effetti , ma non diventiamo piú poderosi del Creato .
Il lavoro a cui l'Uomo é destinato , non prevede sforzi ciclopici , imprese mirabolanti .
È null'altro che un processo d'apprendimento , graduale e progressivo , che permette d'arrivare a conoscere i propri limiti .
Si realizza ogni giorno , soprattutto quando entriamo in contatto con chi ostacola e disprezza , finge d'amarci , per poterci depredare piú facilmente , o premia per corrompere .
Siamo lavoratori disonesti , quando evitiamo di riconoscere le sofferenze , e gli sforzi , di coloro che accolgono le nostre opere .
Dovremmo concedere a tutti occasioni per compiere qualsiasi attivitá , senza crederci piú capaci o motivati .
Daremmo , cosí , un passo importante verso la totale realizzazione del compito che c'é stato assegnato .
Consigli spirituali trasmessi il 23 di Marzo passato .
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