mercoledì 2 giugno 2010

« L'INCREDIBILITÀ DELLA REALTÀ » .


L'anno scorso mi sono trovata a cena con una " Signora " , che aveva contattato personalmente la mia Agenzia , per ottenere compagnia durante un WeekEnd-d'Affari a Lisbona .
Una donna di quasi-40-anni , con l'aspetto e lo spirito di una ventenne , costituisce , sempre , una piacevole eccezione .
Mi lasciai colpire - peró - piú dalla sua facilitá di comunicazione , che dall'assenza di rughe , o di altri segni impietosi , lasciati dal tempo : so bene come il Botox possa " miracolare " il viso di chi ne faccia uso , e confondere chi ci si trovi di fronte ..
Quell' accento americano presto finí per contagiarmi e , alla seconda bottiglia di Chardonnay , credo fossi diventata , io , la piú rumorosa delle due : sicuramente , sia i camerieri , che i pochi altri clienti di quel Ristorante Esclusivo - di ispirazione Francese - devono aver pensato che fossimo due Turiste Yankee , in cittá per motivi socio-culturali ..
Fu una serata di grandi sorprese .
Avevo giá scoperto - altre volte , in precedenza - che si puó essere " amichevoli " , anche in un Incontro-a-Pagamento , ovviamente finalizzato a condividere i piaceri del Letto ..
Sapete , anzi , come io cerchi - in tutti i modi - di creare le condizioni favorevoli affinché questo avvenga .
Rivolgo domande , apparentemente banali , ma che , possono sollecitare risposte personali ed aprire - cosí - la possibilitá di approfondire la reciproca conoscenza .
Molti uomini rimangono un po' confusi - in un primo momento - ma , poi , si rilassano e considerano - giustamente - come io sia un'estranea , che forse mai piú rivedranno e che , comunque , non avrebbe alcun interesse a " smascherarli " pubblicamente .
Ne segue che si lascino andare , introducendo nella conversazione - di solito gradualmente - aspetti della loro intimitá che , certamente , pochi conoscono e , difficilmente , potrebbero venir tollerati , con lo stesso spirito , con cui li accolgo io .
Questo processo che io paragono , semi-seriamente , ad una Scatola-di-Pandora che si dischiude , o ad una seduta dallo PsicoAnalista , é , in realtá , un normale sviluppo di una situazione , che presentando due esseri umani a contatto diretto , permette di abbassare le proprie istintive difese , quando si capisce che non esistono motivi di timore reciproco .
Mi trovo , spesso , a recepire , nei miei Clienti/Interlocutori , molteplici motivi di insoddisfazione - sia famigliare che professionale - che , invece di ostacolare il mio ruolo o distrarci dal motivo principale del nostro incontro , possono - se incanalati appropriatamente - contribuire a quell' avvicinamento Psico-Mentale indispensabile - poi - per dare ottimi frutti di intesa fisica e sessuale .
È una Formula-di-Successo , che raramente mi delude , e che non cambierei assolutamente , anche , se - spesso - é necessario applicarla in modo personale - a seconda delle circostanze che si verificano .
Quella sera - ad esempio - era giá fin troppo chiaro , dall'inizio , come entrambe ci rispecchiassimo una nell'altra , senza nemmeno sforzarci di farlo .
Si imponevano tempestivi colpi-di-freno , da parte mia , affinché non degenerassimo in palesi gesti di reciproca stimolazione intima , in un luogo pubblico e in un modo troppo dichiarato .
Cercando di mantenere la conversazione sul piano " teorico " - inevitabilmente incoraggiai una serie di racconti , riguardanti piú il passato che il presente .
Ebbi allora la netta sensazione che quella persona mi avesse scelto come spettatrice - non solo per vincere la noia o la solitudine di un finesettimana all'estero - ma per motivi piú complessi e meno egoistici .
Sapete come , spesso , io mi affidi alle mie sensazioni piú " esoteriche " - con una fede che rasenta il misticismo - e ne tragga motivo personale di crescita e conforto .
Solitamente , si tratta di un' immagine , che si viene focalizzando a-poco-a-poco , assumendo contorni sempre piú netti e coerenti .
Il risultato consiste spesso nel permettermi di " inquadrare " il protagonista di questo processo , fino a stabilirne un " Ruolo " , che sollecito la mia mente ad affrontare in tutti i suoi aspetti piú peculiari .
Come in un Libro che riveli progressivamente una Storia , davanti ai mie occhi si srotolano ulteriori dettagli , appaiono segni tangibili che , quasi sempre , finiscono per avvalorare le impressioni iniziali .
Quella volta - invece - il Mistero sembró infittirsi , con il trascorrere della serata , e quella " Signora " incominció a scomparirmi gradualmente di fronte .. per poi , forse , ricomparire dentro-di-me !!
Ascoltó con grande attenzione - sembrandone perturbata - il mio accenno a come fossi stata violentata a 13 anni .
È raro che vi faccia riferimento con " Clienti " ; in quell'occasione mi lasciai trascinare dal fervore di voler ribattere ad un sua osservazione , in base alla quale , sarebbe difficile - se non impossibile - raggiungere l'orgasmo , per ragazze violentate in pubertá .
Le spiegai come - ora - io mi senta " normale " - e le mie reazioni fisiche lo comprovino - nonostante quell'esperienza , apparentemente traumatica .
Lei - peró - non mi chiese ulteriori dettagli , non volle elaborare , né commentare in alcun modo , nemmeno con le banali parole di conforto , che si usano in questi casi .
Rimasi con una inespilicabile , ma profonda impressione , che lei giá sapesse tutto il mio passato , e solo cercasse un pretesto , per rivelarmi altro del suo .
E infatti - poco dopo - ne ebbi conferma ..
Inizió a raccontarmi come fosse stata la sua prima esperienza sessuale !
Prima , peró , venni a sapere della scomparsa di sua mamma - in modo crudele , per dolorosa malattia - e della conseguente , inevitabile , destabilizzazione famigliare .
Lei e suo padre finirono per cambiare dimora per un paio di volte , nell'inutile tentativo di scordare luoghi e situazioni , generatrici di tristezza e confusione mentale .
Due anni di continui spostamenti altro non determinarono che continue difficoltá scolastiche e professionali ad entrambi , ed - invece di renderli meno vulnerabili - facilitarono l'istaurarsi di un processo di dipendenza reciproca , che complicó ulteriormente le loro esistenze .
La piccola bambina - non ancora adolescente - giá si vedeva costretta a cucinare e rassettare , in attesa che il babbo ritornasse stanco dal lavoro e la aiutasse in altri compiti domestici .
Stiamo parlando di fatti avvenuti meno di 25 anni fa' - in America - ... non durante la Grande Depressione , o in qualche sobborgo di Calcutta .
Sottolineo di proposito questi aspetti e lo faccio per controbattere l'idea comune - alla quale neppure io sfuggivo - che la " Civilizzazione " abbia liberato l'Umanitá dai suoi aspetti piú torbidi , o aiutato tutti noi a riconoscere il cammino piú sicuro da seguire .
Senza esprimere alcun giudizio morale , mi preme che risaltino qui - in tutta la loro " incredibilitá " - i comportamenti della persone coinvolte in una situazione che sarebbe facile definire " irreale " , magari inventata da me per provocarVi , Cari Lettori , o - chissá - per " testare " la Vostra dabbenaggine ..
Per impossibile che possa sembrare a molti - avvenne che , in un monolocale alla periferia di una grande cittá - lontano da occhi indiscreti - un padre ed una figlia si trovarono a condividere l'unico letto .
Pare che non ci fosse spazio sufficiente per accoglierne un'altro , ma credo che neppure sorse l'ipotesi , che nessuno dei due ne abbia sentita la necessitá .
Avveniva - cosí - che lei , stanca , si coricasse presto e , quando il babbo la raggiungesse , spesso la trovasse giá addormentata .
La bimba - peró - si accorse alcune volte che il genitore , invece di rimanere immobile al suo lato , le voltava il fianco ed armeggiava misteriosamente ..
Confessando i suoi dubbi ad una compagna-di-scuola , si sentí dire di controllare le lenzuola , suggerendo che - magari - quell'uomo avesse il vizio di masturbarsi come un adolescente , e ci sarebbero state tracce per dimostrarlo .
Lei non incontró mai nessuna macchia .
Non completamente convinta o tranquillizzata , decise di trasformarsi in una " Piccola-Spia " , fingendosi profondamente addormentata e cercando di non destare sospetti .
Presto non ebbe piú dubbi .
Capí come - effettivamente - quei movimenti , che le erano parsi inspiegabili , o , forse , solo un eccesso di nervosismo , altro non fossero che attenzioni rivolte a placare una violenta eccitazione sessuale .
Dopo un paio di rigiravolte convulse - il padre ritornava sempre alla posizione supina per , poi , addormentarsi .
Non le fu , quindi , difficile ottenere la piú palese delle conferme , lasciando la sua manina da quelle parti ed incontrando un ostacolo non del tutto inaspettato .
Per quella prima volta , si ritiró immediatamente - con un movimento brusco che quasi la tradí .
Le volte successive - peró - si convinse ad appoggiare un paio delle sue ditine , fino ad esercitare una impercettibile pressione su quell'oggetto , di cui non conosceva ancora perfettamente , né i contorni , né le reazioni .
Passarono settimane , senza che ci fossero ulteriori sviluppi .
Una notte , il padre arrivó molto tardi da un incontro con amici , e in evidente stato confusionale , provocato da eccesso di alcol .
Si spoglió appena dei pantaloni e piombó in un sonno profondo , proprio mentre la curiositá della figlia si risveglió e la obbligó ad agire .
Pensando che lui fosse svenuto o comunque incapace di intendere , gli sfiló lo slip , fino ad incontrarne il contenuto , che incominció ad accarezzare , con lenti movimenti circolari .
Ottenuta facilmente l'erezione , e osservando come lui non sembrasse accorgersi di niente , acceleró il ritmo della sua azione , con l'inevitabile risultato che tutti immaginiamo .
Molto soddisfatta - come se avesse compiuto con successo un suo dovere - raggiunse il sonno , con le sue ditina impiastricciate , ancora avvinghiate laggiú .
Passarono altri giorni ed altre notti : non solo non ci furono altri sviluppi di quell'episodio , ma sembró proprio che si potesse archiviarlo come una strana ed irripetibile eccezione .
Ogni volta , infatti , che lei avvicinasse appena - anche inconsciamente - la sua mano a quel sesso maschile , il babbo se ne accorgeva a tempo e si ritraeva , voltandole la schiena .
Tranne una volta , peró !
Lei lo masturbó di nuovo , lui la lasció fare fino ad eiaculare , ma - poi - la sveglió bruscamente e le chiese una spiegazione .
A lei sembró assurdo dover giustificare un atto " tanto naturale " , ma , comunque , non le furono necessarie troppe parole o un ferreo filo-logico per ottenere comprensione .
« OK .. puoi farlo pure quando e come ti pare » - fu la reazione che si sentí sussurrare , in un tono di voce che , a lei , parve confermare ampiamente il coinvolgimento , di chi sarebbe stato frequente oggetto , di quelle sue attenzioni " particolari ".
Limitandomi , ora , a riferire quanto ascoltato allora - mi sembra logico che lei , avendo ricevuto " Luce-Verde " , si sentisse fiera di un ruolo che , anche se distorto o inappropriato , so possa costituire motivo di fantasie adolescenziali .
Si aggiunga che per quell'uomo , la mancanza di un'altra donna in quella casa , e , forse , il ricordo di situazioni giá vissute in precedenza , proprio nell'intimitá famigliare , devono aver pur giocato qualche influenza , se non altro per quanto riguarda reazioni ormonali e comportamentali .
Fatto sta che - immancabilmente - tutte le sere , entrambi si lasciavano intrattenere uno dall'altra , non piú nascondendosi dietro l'equivocitá del sonno .
Possiamo dire che divennero " Amanti " - nel senso piú completo del termine .
Oltre che a giocare in quel letto - presero l'abitudine di condividere anche il getto della doccia bollente , sotto la quale lei notó i primi segni di quelli che non erano ancora autentici orgasmi , ma che - ben presto - la spinsero a richiedere un rapporto sessuale completo , che avvenne - immancabilmente - nel modo e nei tempi da lei previsti .
Non dovrebbe sorprendere che da un inizio tanto particolare , si siano generate conseguenze altrettanto singolari : il babbo si dedicó sessualmente a lei , contraccambiando l'esclusivitá che lei gli concesse .
Per molti anni - fino a che lei non lasció quella casa , per trasferirsi ad un College Universitario - quella loro relazione non conobbe rallentamenti , ma - presto - nacquero alcune " distrazioni " .
Lui inizió ad invitare alcuni amici - almeno una sera per settimana - con la scusa di organizzare partite di Poker .
Mentre alcuni si concentravano sulle carte , scommettendo fiduciosamente sulle proprie , altri venivano incoraggiati dal loro ospite a raggiungere la stanza accanto , dove venivano accolti piú che calorosamente .
Padre e figlia - nel frattempo , infatti - si erano trasferiti in una casa indipendente , con giardino e piscina , dove - ovviamennte - le occasioni e possibilitá di divertimento erano destinate ad aumentare .
Non appena soddisfatti gli impulsi di che si era temporaneamente astenuto dal gioco-delle-carte , e che presto avrebbe raggiunto gli altri nel salone , lei se ne vedeva arrivare un'altro , e poi un'altro ancora , fino a che la " rotazione " fosse completata .
Il padre raramente prendeva parte attiva in questa " routine " , peró poteva apparire , di sorpresa , per " osservare e commentare " .
Spesso incitando la figlia ad un maggior coinvolgimento erotico , le forniva , deliberatamente , quel pretesto da lei - espressamente - piú volte richiesto , e che le sembrava necessario , affiché la situazione non apparisse completamente depravata .
Inoltre - per giustificarsi ancor di piú - lei , si sforzava di chiedere , in cambio delle sue " attenzioni " , qualche " regalo " - una banconota di piccolo taglio o un giocattolo , che quegli uomini impararono presto a portarsi appresso per l'occasione .
Solo dopo che l'ultimo invitato se ne fosse andato , arrivava per lei il piacere piú sublime , nella forma di un intenso rapporto tra loro due , quasi un coronamento di quella sequenza di eventi precedenti , che - invece di esaurire l'eccitazione - vi aggiungeva ulteriore dinamica ed invitava alla partecipazione totale .
Con tanta varietá di azione e di partners - inevitabilmente - nacquero ulteriori curiositá , che entrambi si sforzarono di affrontare , senza preconcetti o inibizioni .
Senza troppo entrare in dettagli che potrebbero offendere alcuni dei miei Lettori , e che - probabilmente - solo acuirebbero i dubbi di che non vuole credere a tutta questa faccenda che vi sto raccontando , mi limito a riferire che quella unione " incestuosa " presto ospitó altri aspetti della sessualitá , che molti definirebbero " proibiti " o " perversi " .
Neppure quando lei - all' Universitá - conobbe un collega di cui s'innamoró , quella attivitá illecita terminó completamente : durante il Sabato e la Domenica , lei si incontrava regolarmente - in un Motel - con il padre , che aveva viaggiato centinaia di chilometri , solo per quel motivo .
Spesso rifiutava di uscire con il " fidanzato " - inventadosi scuse ed indisposizioni - e , incredibilmente , senza mai destare alcun sospetto .
Prima di laurearsi , lei si dovette confrontare con una gravidanza indesiderata .
La sua fiducia nella regolaritá manifestata dal suo ciclo ovulare , era motivo sufficiente , per non proteggersi o astenersi , se non nei giorni critici .
Quindi , oltre che sorpresa ed impreparata , si trovó nella impossibilítá di stabilire - con assoluta certezza - chi l'avesse fecondata .
Sapeva di essersi incontrata nello stesso giorno - a poche ore distanza - con entrambi , e senza prendere la minima precauzione .
Un sensazione intensa quanto irrazionale - peró - le indicava che , il bambino che le si stava formando dentro , non fosse stato generato dal seme del suo proprio genitore , ma da quello del suo ragazzo , al quale , quindi , propose di " regolarizzare " la situazione .
Si sposarono e lei portó a termine la gestazione senza problemi .
Purtroppo , peró , il matrimonio non si riveló all'altezza delle aspettative e - solo dopo 3 anni - in seguito a ripetuti episodi di infedeltá da parte del marito , il divorzio si rese inevitabile .
Fortunatamente , il giudice decise a suo favore e le fu concesso un sostanziale compenso economico , che le consentí di avviare un'attivitá indipendente , con buone probabilitá di riuscita .
Adesso é una Manager di una Ditta di grande successo e vive , con il figlio di 15 anni , in una proprietá semi-rurale acquistata con i proventi del suo lavoro , e si dice soddisfattissima ed entusiasta di ogni aspetto della sua vita .
L'unico grande rammarico sembra essere la recente morte del padre , che - peró - essendosi trasferito da tempo in uno Stato lontano , lei vedeva solo occasionalmente .
Devo ammettere di essere rimasta profondamente affascinata dal racconto di questa donna .
Vidi davanti ai miei occhi una persona bellissima e molto intelligente .
Il suo aspetto divertente e giovanile non mi impedí di meravigliarmi del contenuto della sue " confessioni " , ma - al contempo - mi permise di valutarle in un'ottica aperta e comprensiva .
Credo di aver simpatizzato con la sua " Storia " non soltanto per motivi professionali o di mero rispetto ed educazione .
Pur essendo io totalmente estranea a quelle vicende e non condividendone molti aspetti , il modo in cui mi vennero presentate - con tanta facilitá e naturalezza - me le rese quasi accettabili , fino a che , forse , lasciai che si impossessassero intimamente di me .
Ora , fiduciosa di non venire fraintesa , ho deciso che valga la pena che anche Voi ne siate , in qualche modo , partecipi .

Si tratta soltanto di un primo " esempio " di una serie di Post , che immagino possa continuare per un po' , e di cui ho giá in mente altri episodi .

Chiamandola « L'Incredibilitá della Veritá » , costituirá certamente una aperta sfida alla Vostra intelligenza ed apertura-mentale , ma - spero - possa convincerVi di quanto relativi e fittizi siano i limiti , che noi stessi imponiamo , a quanto ci circonda , prima di rassegnarci ad accettarne l'esistenza .
Per quanto comodo e tranquillizzante possa sembrarci , non é sempre la versione " piú probabile " della " veritá " che prevale nel mondo : spesso fatti " assurdamente allucinanti " avvengono realmente - magari a pochi metri da noi - e le persone , che vi si trovino coinvolte , sfuggono ad ogni criterio logico , che si voglia usare per catalogarle .
Io per prima .

4 commenti:

Kylie ha detto...

Una storia decisamente incredibile.
Il comportamento del padre non riesco a capirlo, manca un confine.

theyogi ha detto...

quasi inverosimile! chissà, forse il 'torbido' è negli occhi di chi guarda.....

Mimmo Cormio ha detto...

Una menzogna, ripetuta nel tempo, diventa una realtà!
I tuoi post invitano a riflettere su quale sia la verità. Quella di ciascuno di noi o quella della pubblicità del mulino bianco?
La massa preferirà sempre un'accomodante menzogna ad una scomoda verità!

kyra ha detto...

ci sono molte facce della verità, a volte la moralità e solo una delle tante