lunedì 20 luglio 2020

L'EVANESCENZA DI FASCINAZIONI CONTRAFFATTE











L'evanescenza di fascinazioni contraffatte s'appoggia su smorfie seriose e bisbigli demotivanti, stantii come fogliame in decomposizione.
Intarsia complici ingaggi, dispiega inabili penombre, assecondando orme inquiete invaghite d'imprudente vertigine.
Frantuma pantomime, la cui solitudine si specchia in laghi di lamenti prosciugati, insistendo ad interpretarsi su palcoscenici imputriditi.
Manipola languori sconfinati e dinamiche supposizioni.
Stremandosi, si concede sinuosi amalgami di sconcertanti ardori, scalpita ritmici silenzi, rotola, ingombrante, su sobbalzi e versi di smarrita parvenza.
Asperge sentimenti essicati, mentre sgaiattola fuori dal talamo turbinoso di onde contrastanti, per approdare in giaciglio colmo di allusioni effervescenti.
Fiacca elucubrazioni concave, bandisce appaganti effusioni, sigilla melliflue influenze in disquisizioni vellutate, ma soccombre, sempre, all'amarezza disallineata di conseutidini riverberate e circolari movenze di comete lungimiranti.





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