domenica 26 luglio 2020

INTRECCI DI PENSIERI ACUMINATI E COMPIACENTI









In sotterfugi regressi, deambulano intrecci di pensieri acuminati e compiacenti, ingordamente inarcandosi in anse spasmodiche, per disallineare orme sulla scena delle finzioni.
Vibrano quando discostano il vuoto che contengono, ma, ostentando acredine tossica, consegnano al tempo soltanto un tenue afflato d'appartenenza.
Inventano meteore in cieli iridescenti, dispiegano appigli di penombra, dilatandosi ansimanti nell'alitare di malinconici fermenti, inadeguati e stanchi.
Si sdraiano nei cardini emotivi, sciabolando spasmi incontenibili ed assiomi sfibranti, appagano sussurri, levigandoli con frastuono assordante, eppure sono totalmente disabili sull'intercapedine refrettaria, che innalzano come vertigine assopita da prevedibili movenze.
Mimetizzano l'avanguardia di concentrici tripudi, mentre radiazioni fioche ne sfumano gli elaborati amplessi.
Anche se alleggeriti dalla suggestione di diversitá, ammorbiditi nello squarcio di attese poco intransigenti, brulicano di panico ed inappetenti ronzii, svettano fragili, nel rifugio bollente d'attimi imprendibili sfuggiti alla ragione.





 

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