giovedì 4 ottobre 2012

L'ARMADIO DI ELISA .










Non é l'unica persona che vive segregata in questo nostro mondo .
Se credo di doverne parlare qui , è perché la sua condizione offre elementi significativi per tutti .
Vi parrá una storia strana , ma sicuramente saprete riconoscere i significati che racchiude .
Io conosco appena questa persona di quasi 40 anni , di nome Elisa
D'aspetto ancora piacevole ed attraente , non presenta alcuna menomazione fisica , né turbe psichiche riconosciute dalla medicina moderna .
La sua caratteristica saliente è che non esce mai di casa .
Vive , da sola , in un monolocale alla periferia d'una cittá belga , dove l'hanno trasferita dopo la tragica morte dei genitori , avvenuta quand'era adolescente .
Non é prigioniera di nessuno , se non di sé stessa .
S'é ormai organizzata e non sente neppure il bisogno che qualcuno l'aiuti ad espletare le faccende domestiche   .
Una compiacente Ditta di Import-Export le consegna a domicilio tutti i prodotti che possano esserle di qualche utilitá .
Si sente - quindi - come se non le mancasse nulla !
Ogni mattina , dopo aver passato l'aspirapolvere e riordinato la kitchenette , altro non le resta da fare che dedicarsi al passatempo favorito.
Si rinchiude nell'armadio a " meditare " .
Ne ha eliminando i ripiani , e l'ha ripulito da altri ostacoli .
Cosí c'é posto per una comoda seggiola di vimini , che s'appoggia ad uno scatolone di medicinali , preso in un traliccio di metallo brunito , di cui non si capisce l'utilitá .
Lí dentro - una volta chiuse le due porte - l'oscuritá é totale .
Lei non riesce a scorgere i contorni delle proprie mani , né tantomeno d'altre parti del corpo .
Allora prova una sensazione meravigliosa , che la luce del giorno contrasterebbe .
Sogna , senza neppure socchiudere gli occhi .
Vola , ed il buio che la circonda , non nasconda nulla , é una distesa infinita di prati in fiore , un fiume impetuoso , da cui saltano salmoni innamorati  .
Si vede ai piedi calzature che camminano sulle nuvole senza sprofondare .
La bocca diventa una rosa incandescente , il sole l'ammira nel mezzo d'un lago gelato .
Quando il vento scompiglia i capelli , lunghi come funi tese tra alte montagne , sente il rumore suadente d'una cascata .
Si lascia ammaliare da quell'abisso nero , dal quale é facile lasciarsi assorbire .
Per altri sarebbe una sensazione angosciante , una prova psichica impossibile da superare .
Per Elisa é un ambiente conosciuto , un amico affettuoso , a cui s'affida sempre senza paura .
Forse ha scoperto quello che cerchiamo tutti , e non troviamo mai .
Mentre ci rincorriamo vorticosamente nel traffico d'una grande metropoli , lei si gode un paesaggio sempre nuovo e rassicurante , prova la gioia d'essere lontana milioni di chilometri dalle miserie ed aberrazioni d'una vita che non s'é scelta .
Sorride compiaciuta , mentre a noi verrebbe voglia d'urlare .....












6 commenti:

MG ha detto...

Non potrei farlo per tutta la vita.... ma spesso serve il buio assoluto ed io nel buio viaggio.
Mi chiedono sempre perchè mi blocco quando sono improvvisamente al buio.... mi dicono:"Ma la conosci a memoria questa casa... ".
Non è questione di non conoscere l'ambiente ... è che io con buio fermo il corpo e viaggio con la testa....




LED ha detto...

Caro Viaggiatore-Oscuro ,
credo anch'io che il buio offra ottime opportunitá per allontanarci temporaneamente dal nostro corpo !
È un'esercizio che molti chiamano " Meditazione " ...
Aiuta a rilassarsi , schiarisce le idee .
Il caso d'Elisa - peró - non si puó inquadrare in questo contesto .
Per lei l'unico mondo che conta é dentro a quell'armadio .
È l'unica realtá che conosce , che non la repelle .
Forse é una fuga .
Io preferisco considerarla una " maniera alternativa " d'esistere ....

MG ha detto...

Esatto, quello è semplicemente il suo mondo, lei ha scelto, a lei piace vivere così... servono i motivi? No.
E' felice ed anzi lei vive in modo che lei ha scelto, pochi posso permetterselo.

Lapislazuli ha detto...

Un viaje hacia el interior de ella misma, para Elisa es el armario, todos tenemos un "armario"
Un abrazo

Il Rompibloglioni ha detto...

Non so, a me il silenzio assoluto mi disturba, il buio no, mi lascia indifferente, così quando necessito di ricarica o più semplicemente voglio restare tra me e me, vado su una collinetta qua vicino, lascio la macchina e mi inoltro per un sentiero, dopo un pò si arriva ad una cappelletta, li sul muretto mi sdraio ad ascoltare il rumore che fa il vento tra gli alberi, ascolto il sommesso chiacchiericcio della natura, mi chiudo in questo me stesso allargato al mondo e sto bene...
Baci

Unknown ha detto...

una fuga dalla realtà, rifugiarsi in mondi personali, fantastici e illusori a volte serve, io lo faccio spesso, adoro giocar econ la mia mente, ma certo se poi il luogo della mente diventa il solo in cui si desidera davvero stare si perde completament eil contatto con la vita...
(ma chissà, magari è anche quella una vita, seppur incomprensibile ai più)