venerdì 3 giugno 2011

« EL CRUCERO » .


Fosse una studentessa di un Liceo di Bogotá , Martina passerebbe inosservata .
Nella grande cittá solo si fá caso a persone eccezionali .
Lí capita troppo spesso di imbattersi in ragazze come lei , Colombiane , non particolarmente attraenti e curate , vestite con jeans sfilacciati ed una T-shirt attillata e variopinta , o una blusa cortissima , che mostri ostentatamente il rilievo dell'ombelico .
Solo chi , sfaccendato , si voltasse e soffermasse lo sguardo sul movimento ritmico delle piccole natiche che propellono il suo passo nervoso , le riconoscerebbe un minimo di sex-appeal .
Ma , se la vedesse appoggiata al semaforo del crocevia di una strada , penserebbe che aspetti l'Autobus , che la riporti a casa .
Invece , quando si presenta sulla strada di montagna , che attraversa il suo piccolo villaggio - sulla rotta dei Camion del Carbone , nel distretto di Cesar - le sono sufficienti pochi minuti per entrare in controllo della situazione .
Di solito , un sorrisetto , o un gesto manuale appena accennato , ottengono il risultato sperato .
Ormai ha quasi 19 anni , ma la maggior etá non ha portato alcun cambiamento importante nella sua vita , regolata da ritmi imposti da consuetudini locali .
Sono ormai piú di tre anni che si alza spesso a mezzogiorno , quando i suoi famigliari sono a scuola o nei campi .
Si prepara un caffé molto forte , con cui accompagna un paio di biscotti di mais .
Qualcuno della famiglia , di solito il fratellino piú piccolo , forse su instigazione della madre , le lascia un paio di banane , o un mango , sul tavolo della cucina , ma non sempre Martina si sente di mangiare molto .
Sogna ogni mattina di rendersi attraente ed inizia una routine che mai riesce a completare .
Dopo una doccia fredda ed affrettata sotto il portico , e pochi minuti allo specchio , si rende conto di non poter indugiare oltre .
Infilando rapidamente quel paio di jeans , che quasi sempre indossa al di fuori di casa , sa che presto sará in viaggio con uno sconosciuto .
Li predilige al vestitino azzurro ed alla gonnina di tela verde-scuro , che conserva nell'armadio , come relique di un mondo che non le appartiene .
Le importa molto di non mostrare le mutandine a chi la stia osservando , mentre sale i gradini verso l'abitacolo di un articolato , che si fermi per lei .
Per lo stesso motivo indossa un paio di Nike , che le consentono movimenti agili e determinati , come le parole che caratterizzano il breve contatto con il camionista .
Non si tratta di contrattare , solo di sapere la destinazione definitiva del " Crucero " , che , nel caso specifico , é spesso o un Porto o un Villaggio prossimo ad una Miniera .
Pur sapendo benissimo il motivo del loro incontro , Martina e chi sta al volante inizialmente si dedicano a parlare del traffico e delle condizioni atmosferiche , tentando di prevedere la durata del trasferimento .
Seguono una ritualitá ben specifica , fatta di musica e commenti alle notizie radiofoniche , di parole scambiate per vincere la monotonia del viaggio , non per suggerire erotismo o confidarsi segreti .
Cosí , per lunghi kilometri , spesso per ore , l'eventualitá di un rapporto sessuale pare distante , come un paesaggio polare nel centro della selva tropicale che percorrono .
Curiosamente , nemmeno quando si verifica la necessitá di fermarsi al bordo della Carrettera per fare pipí , l'uomo chiede di soddisfare i propri istinti .
Martina non si negherebbe allora , ma crede fermamente che sia opportuno attendere un momento , ed un luogo , dove le sia possibile raggiungere l'orgasmo .
Al contrario di altre forme di prostituzione , qui si tratta di non innalzare barriere .
Se le ragazze del " Crucero " non possono certamente arricchirsi , passando ore a ridere e scherzare , chiaccherando come con un amico di lunga-data , almeno pensano che sia loro concessa la soddisfazione sessuale , che tali incontri puó comportare .
Raramente nel lettone del Motel reprimono un gemito , rifiutano un bacio passionale o cercano di liberarsi dalla morsa che le trattiene .
Sono perfette compagne , che condividono le peculiaritá del viaggio , per poi essere amanti focose , una volta raggiunta la destinazione .
In media , passano piú tempo nell'abitacolo del Veicolo , ma é raro che dedichino meno di tre/quattro ore all'incontro-sessuale vero-e-proprio .
Capita di dover soddisfare piccole necessitá sulla via , ma , generalmente , si tratta di acquistare un pacchetto di sigarette o prodotti gastronomici locali , di riempire un Thermos di Caffé e rinfrescarsi nelle Toilette di una Pompa di Benzina .
Certo le è giá capitato di dover accontentare qualcuno piú intraprendente , che le palpasse il seno , infilasse una mano tra le sue cosce e poi si sbottonasse i pantaloni , fino a farle capire le sue intenzioni .
Appena raccolto lo sperma in un fazzolettino , e rimettendosi tranquillamente il rossetto , Martina é sempre stata capace - peró - di ricomporsi e comportarsi come se nulla fosse avvenuto .
È arrivata a fingersi sorpresa quando , ore piú tardi , lo stesso uomo le si é spogliato di fronte , nel bagno del Motel .
Si potrebbe affermare che esistono due ragazze , totalmente differenti nel comportamento : una che guarda dal finestrino ed indica motivi di interesse al conduttore , ma che si mantiene timida e riservata , quando lui le rivolga direttamente la parola .
Evita sempre di fissarlo negli occhi , e non si sogna affatto di pensare all'aspetto ed alle dimensioni del pene , che si nasconde tra quelle gambe , forzatamente divaricate nella posizione di guida .
Una compagna asessuata e discreta , che esiste solo se le viene richiesto di farlo .
Poi subentra l'altra , quella che , non appena passata la soglia della stanza di Motel , gli si getta voluttuosamente tra le braccia , e , prima di lasciarsi toccare nell'umida intimitá , va dritta a stimolare il sesso del suo partner .
Immancabilmente seguono scene di grande erotismo , tra due esseri umani , che sanno approfittare della situazione , e non si fermerebbero nemmeno se avvenisse un terremoto .
Una volta raggiunto il culmine dell'azione , Martina , stanchissima , si fermerebbe volentieri lí , e passerebbe una notte di riposo rigeneratore .
Si trova - peró - a quasi 300 Km dal suo villaggio , dove l'attendono mamma e papá , e un buon numero di fratelli e sorelle .
Solitamente deve percorrere pochi metri e , giá nel piazzale antistante , incontra il " passaggio " , che la riporterá a casa , utilizzando lo stesso itinerario .
Lí stazionano i Camion vuoti , che raggiungeranno la zona delle miniere nelle prime ore del mattino successivo .
Martina non puó permettersi , allora , di essere selettiva e deve accettare di partire con chi sia diretto nella sua direzione .
Spesso si tratta di qualcuno che la conosce e che la sta aspettando ansiosamente .
Si forza a salire sul camion , con la condiscendenza di chi va al patibolo .
Sá che dovrá affrontare condizioni ben differenti da quelle dell'" andata " .
I camioneros che hanno viaggiato tutto il giorno , senza beneficiare di alcuna compagnia , e , spesso economizzando sull'aria-condizionata , hanno atteso ore al Porto , per consegnare tonnellate di Carbone , scherzano con i colleghi sulla possibilitá di trovare una donnina sexy per il viaggio-di-ritorno .
Appena la trovano , resistono solo qualche kilometro .
Si fermano appena fuori cittá , in un posteggio apposito , e dopo aver scambiato poche parole di circostanza , si buttano a capofitto sulla ragazza , come animali affamati , che scorgano una preda .
Nel cuore della notte , file di auto-articolati , disposti a scacchiera , in modo da utilizzare ogni angolo del piazzale , poco nascondono quanto avviene negli abitacoli accesi .
Dubito che molte prostitute trovino divertente quella situazione , e non mi stupirebbe se , invece di gemiti di piacere , echeggiassero urla di disperazione , in quella bolgia infernale .
Martina , saggiamente , si lascia fare .
Evita di ripensare con un po' di nostalgia e impazienza al piacevole pomeriggio appena trascorso .
Se non le vengono a mancare le forze , cerca , anzi , di approfittare dell'incontro sessuale , come se si trattasse del primo dopo mesi di astinenza .
Non é una ragazza ninfomane , eccessivamente lasciva .
Né le importa di impressionare il " Cliente " , per asservirlo ed , eventualmente , creargli la necessitá di venirla a cercare altre volte .
Ma vive , intensamente , un Life-Style , che impone una metodologia specifica , un rituale che non si abbandona mai , é fedele a principi profondi , che determinano le sue azioni .
Se non partecipasse , sulla brandina del Camion , con la stessa convinzione applicata all'atto sessuale , consumato nel confort di una stanza-da-letto , si sentirebbe davvero una " Puta " , di quelle che ha visto sui marciapiedi de Medellin o Barranquilla .
Soprattutto , le sarebbe , poi , impossibile ribobinare il film della sua giornata .
Sí perché - una volta terminato il rapporto - il viaggio riprenderá e si svolgerá ESATTAMENTE come il precedente , al fianco di un uomo , che parli di tutto tranne che di sesso , che ascolti il suono di una ghitarra triste che , alternando bollettini di notizie , si diffonde per tutto l'abitacolo .
Non si scorgono piú banchetti di ambulanti , che vendano frittelle al ciglio della strada .
L'attenzione di Martina si concentra , allora , sulle ombre degli alberi .
Tronchi che , illuminati dai fari , assumono sembianze mistiche e svelano aspetti che il calore diurno annebbia , chiome che impediscono di rivelare la presenza di frutti .
Anche se il paesaggio scuro le apparisse monotono e poco interessante , non lascerebbe all'oscuritá il compito di concigliarle il sonno .
Fedele alla promessa di condividere la strada con chi la percorre alla guida , si impegna ad animare la conversazione , quando questa langua , poi versa una tazza di caffé , che mantenga all'erta o invita a fermarsi 10 minuti per un pisolino , assicurando che non lascerá passare troppo tempo prima del risveglio .
Mentre l'uomo si assopisce , Martina pensa giá a quando , rientrando a casa , verso le quattro del mattino , Papá l'accoglierá come la vincitrice di un concorso televisivo , e le porgerá un bicchiere di vino frizzante .
Anche se 50.000/60.000 Pesos corrispondono a solo 30/35 US$ , e possono sembrare un magro compenso per un'intera giornata sfiancante , costituiscono una componente importante del bilancio della famiglia , una specie di Assicurazione-sulla-Vita .
Molte delle loro attivitá avvengono grazie all'indipendenza economica che , altrimenti , sarebbe impossibile , in quella zona , caratterizzata da grande povertá ed agricoltura-di-sussistenza .
Il Papá di Martina dovrebbe aspettare di vendere tutte le carote ed i pomodori del suo orticello , pregando che il maltempo li risparmi , per programmare il semplice acquisto di sementi che , stagionalmente , si richiedono .
Il bigliettone da 20.000 pesos che , grazie alla figlia ed ai suoi " Cruceros " , ieri notte stringeva tra le dita , gli permetterá anche lo sfizio di comprarsi una cravatta al Mercato .
Se la annoderá al collo , una volta che il Camion di Martina sia in ritardo , e non appaia all'angolo della strada .
Ingannerá l'attesa sgranocchiando arachidi ed ascoltando i suoni della selva .
Poi , riabbracciandola , non gli interesserá chiederle « com'é andata ? » .
E , se una lacrima si incaricherá di esperimerle tutta la sua gratitudine ed orgoglio , lascerá che una notte stellata la illumini e si rifletta , come in un brillante abbandonato tra cumuli di polvere ed immondizia .

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bello!....e triste