mercoledì 14 ottobre 2020

QUANDO LE INEZIE D'INTENTI...












Quando le inerzie d'intenti interferiscono, circostanziandolo, sull'aspetto barcollante di commozioni e pregiudizi appena risvegliatisi da lungo letargo, é giunto il momento di sciogliere densitá corpose nel mosto di sfumature esuberanti
In perentori vocalizi si possono stemperare labili sussurri, ma, inevitabilmente, si finisce per rincorrere lievi affettivitá utilizzando trasporti indecorosi.
Conviene, quindi, intraprendere effrazioni svigorite, erigere cataste di sedimenti sommessi, per arginare incanti che minaccino il dualismo di sagome che allestiscono congiure, tanto dense quanto instabili.
Altrimenti, ci si ritroverá dove effluvi impiumati capovolgono l'iride turgido dei rintocchi pastosi, che riti compiacenti alimentano di foschie emotive ed assoli snaturati.
In attesa che antagonisti arcigni afferrino le redini di quelle scorribande che soggiogano anche i battiti dell'oblio, ci si dedichi a schermarsi.
Si chiuda ermeticamente la soglia a lamenti e richiami che, come gocce translucide, scivolano sul filo di arcobaleni smerlati di sentimento ingarbugliato e screzi devastanti.      





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