mercoledì 29 agosto 2012

L'ASCIUGAMANO BLU





Ieri sera Roberta ha finalmente scoperto che un asciugamano non serve solo per togliersi l'umiditá di dosso .
Si stava rivestendo , dopo essersi lavata , con poca acqua tiepida , nella vasca mezza vuota .  
Approfittava della protezione impalpabile , che il buio offre a chi cerchi difesa dai colori impudichi della pelle deserta , delle proprie forme appiattite in attesa d'impazzire .
Rivolgeva il suo sguardo verso l'esilio d'un orizzonte fatto di porte chiuse , senza maniglie né chiavistelli .
Occhi spenti che - peró - non si rifiutavano d'indagare in quella notte forzata , inutile come un forziere di bambú , dove bambini nascondano due coccinelle . 
Si vide intorno dimensioni accresciute dalla fantasia , misteri da risolvere con discrezione e discernimento , movimenti bisbigliati come parole al confessionale . 
Emise allora un lamento che , soffice , si trasformó in sospiro quando le ritornó in gola .
Carpendo riflessi nuovi , s'attanaglió due dite divaricate tra i capelli bruni , trasformandoli in una catena di vapori fluorescenti , lunga quanto un corridoio d'un castello .
Come presa in quel groviglio , s'immobilizzó , in attesa di qualcosa che giustificasse l'ansia che si sentiva insorgere dentro . 
Dopo poco , nella penombra apparvero immagini sfocate che le diedero l'impressione di non essere piú sola .
La stanchezza di tante mansioni e pensieri puó provocare allucinazioni , ma Roberta , in quel momento , si sentíva rigenerata , ebbe la certezza di non stare immaginando nulla .
L'asciugamano grinzoso , depositato sulla sedia accanto , si sollevó come un costume bagnato che cercasse un filo per appendersi , per allungarsi in attesa d'un sole d'Agosto .
Divenne una figura , morbida e molle , come lo sono i fantasmi nell'immaginario collettivo . 
Roberta fece sí con la testa , per darsi coraggio , ma anche per chiamare a sé quel paio di mani guantate che vedeva protese , offrendole un bouquet di fiori , galassia di dischetti di quarzo capaci di riflettere la luce delle stelle nel buio piú profondo .
Nessun uomo mai le aveva rivolto un gesto simile .
Neppure suo marito , prima di sposarla .  
Da piccola avrebbe tanto voluto che la mamma le lasciasse piegare lenzuola e tovaglie .
Invece , ogni volta che s'avvicinava al bucato steso in cortile , sentiva sguardi severi che le raggelavano ogni entusiasmo .  
Era una estranea nella casa dei suoi genitori , dove suo fratello agiva indisturbato .
Poi divenne un ostaggio in casa propria .
Ma , da ieri sera , Roberta sa che , al momento del bisogno , non sará mai abbandonata dall'amore universale .
Le caviglie smetteranno di scricchiolarle sul parquet .
I suoi occhi bruni torneranno a vedere violinisti incalliti nel mezzo della strada , il cane del vicino l'accoglierá in silenzio , scodinzolando .
La televisione della sala sará solo uno specchio dove riflettere i propri pensieri .
Le uova nel tegame non lampeggeranno piú come una segreteria telefonica - 
Un asciugamano blu l'attende sempre sulla sedia del bagno , per consolarla , e regalarle un mazzo di rose .



  
      

3 commenti:

Unknown ha detto...

come rendere estremamente poetico e intrigante un asciugamano blu..
chapeau! :)

MG ha detto...

Ci sono tante Roberte .... spero ci sia almeno un asciugamano blu per ognuna di loro...

dfgdgdg ha detto...

Me encanta leer tus historias, la traduccion es un poco dificil para mi, pero vale la pena descifrar tus palabras.
saludos