martedì 14 febbraio 2012

SAN VALENTINO NERAZZURRO .

Vi ho giá informati , ripetutamente , che non festeggio San Valentino !
La giornata di oggi passerá per me normalmente , quindi .
Riceveró alcuni regali e qualche messaggino telefonico , ma poco mi piegheró all'ideologia consumistica , che si nutre del pretesto di questa " Festa-degli-Innamorati " .
Se devo proprio essere sincera , sto attraversando un periodo poco allegro .
Ho un motivo in piú per abolire qualsiasi celebrazione .
Non si tratta del freddo polare , che anche qui imperversa ed , inevitabilmente , condiziona la mia salute fisica .
Neppure lascio che i sentimenti diffusi di sconforto e preoccupazione , che vedo ogni qual volta m'imbatto in persone che conosco , finiscano per contagiarmi .
La crisi economica passerá - ne sono certa .
E si rivelerá positiva , dato che , in futuro , saremo tutti piú responsabili , ed attenti a non ripetere gli errori dei nostri predecessori .
Non riesco , invece , ad ultrapassare facilmente la tristezza , che il declino di una grande societá calcistica come l'Inter , mi sta provocando .
Che io ne sia " tifosa " , o parteggi per qualche altra squadra - credetimi - non é molto importante , nel contesto che vorrei evidenziare adesso .
Stiamo parlando di un Club che , per un intero secolo , ha sempre esercitato un ruolo di protagonismo negli stadi nazionali , e , spesso , anche all'estero .
Ho solo 28 anni , ma so con certezza che anche le tre generazioni precedenti alla mia si sono nutrite di eventi sportivi , a cui i " nerazzurri " partecipavano e davano lustro .
Mio papá , e - se fossero ancora vivi - i miei nonni e bisnonni , saprebbero utilizzare una dovizia di statistiche e particolari che io non conosco , ma concorderebbero con la mia affermazione che si trattó sempre d'una gloriosa presenza .
I risultati non furono sempre all'altezza delle aspettative dei sostenitori , ma , almeno , la voglia di vincere , di investire e migliorarsi non mancarono mai .
Come sapete l'ultimo grande trionfo della squadra avvenne a Madrid , poco piú di un anno e mezzo fá .
Vincendo la Champions , il Campionato e la Coppa Italia , nella stessa stagione , si stabilí un record unico ed imbattibile .
Credo che il Presidente e tutti i suoi collaboratori , forse appagati dai successi , in quei momenti non seppero voltare pagina e gettare le basi per il futuro .
Si pensó che la macchina perfetta non si sarebbe mai inceppata o degradata , che sarebbe bastato un cambio di allenatore , per curare i primi sintomi di disagio , dovuti al logorio del tempo .
Neppure la partenza di giocatori importanti , che si erano rivelati decisivi in tante battaglie , venne vista come un problema da affrontare .
Usando la scusa del Fair-Play finanziario , la Societá decise di non colmare le assenze , e preferí insistere su moduli ed interpreti giá superati , senza inserire una nuova linfa che dinamizzasse il Team .
Le tristi conseguenze di tale mancanza di programmazione si vedono ora in tutta la loro drammaticitá .
Ma i sintomi era giá ben evidenti nella stagione scorsa , ed al principio di quella in corso , quando un'azzeccata campagna di rafforzamento avrebbe potuto fare la differenza .
Quando si perde a Lecce , o in casa con il Novara , piú che alle colpe dei singoli o agli errori arbitrali , si dovrebbe fare riferimento a questioni ben piú profonde , che costituiscono l'essenza stessa del Football professionistico .
Il Signor Massimo Moratti dovrebbe spiegarci che intende fare ora .
Se non pensa di iniettare nuovi fondi nella Societá , perché non puó permetterselo o i regolamenti lo impediscono , allora dovrebbe cercare di valorizzare il patrimonio giá esistente .
Non mi riferisco al valore-di-mercato di molti giocatori ormai a fine-carriera , o poco dotati tecnicamente , ma piuttosto ad un numero enorme di persone , che seguono con passione le sorti della squadra .
La tifoseria nerazzurra é una delle piú fedeli e competenti che esistano nel panorama calcistico europeo .
Se la Societá dedicasse maggiore attenzione ad incanalare tale potenziale umano ed economico , sono sicura che si potrebbero raggiungere ambizioni traguardi , anche superiori a quelli di altri Club che indicano , da tempo , la via .
Un Stadio di proprietá , dotato di Ristoranti , Boutiques , Musei , Sale-Giochi ed altri poli di attrazione , costituirebbe sicuramente un passo importante per l'autogestione delle proprie risorse .
Sarebbe un investimento importante , gravoso , ma che si ammortizzerebbe nel tempo , come un buon imprenditore dovrebbe sapere .
Lí i tifosi si radunerebbero regolarmente , per passare giornate intere , e non soltanto per assistere alla partita .
È un concetto che in Inghilterra ed in Germania é applicato ovunque , ma che da noi sembra ancora inconcepibile .
Bene , se é vero che l'Inter non vuole navigare in posizioni di mezza-classifica e progressivamente scivolare nel dimenticatoio della storia sportiva , mi pare giunto il momento di darsi una scossa ed affrontare i problemi in maniera creativa .
Altrimenti si finirá per perdere l'unico motore che puó permettere di risalire la china , il grande cuore che batte in tutti gli interisti .

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io da Juventino convinto, che però ha sempre apprezzato la poeticità dell'essere interista, posso dirti che è abbastanza normale che dopo tanti successi arrivi il calo. Un po' perchè i giocatori invecchiano, un po' perchè diminuiscono gli stimoli. Un po' perche come nella vita, prima o poi, arriva qualcuno più forte di noi. Da interista io sarei davvero soddisfatto per quanto la squadra ha fatto negli ultimi anni.

Shuma Gorath ha detto...

FORZA INTER!!!

LED ha detto...

Il problema attuale dell'Inter , caro Primo-Ultimo , non é un inevitabile calo di prestazioni & risultati .
A quello qualunque tifoso di qualunque squadra si deve abituare , fá parte dell'essenza stessa dello Sport .
Ma - come tu da Juventino convinto mi dovresti insegnare - qui si tratta di cambiare mentalitá , adeguarsi e sapersi gestire in un ambiente in costante mutamento .
La Juve mi pare che lo stia facendo , e con grande tempestivitá , mentre nel Palazzo Durini di Milano si ragiona ancora con una logica ormai superata dai tempi .

Il Rompibloglioni ha detto...

San Valentino mi sta sulle balle.
Il calcio, da sempre, lo considero meno dei miei calli ai piedi, però, leggere il tuo post è stato interessante, perché pregno di "amore sportivo" roba che niente ha a che vedere con nessuna "logica da cieca tifoseria"...
Sarò retorico, ma in ogni sport dove si è sacrificato il gioco sull'altare del denaro, calcio, formula uno, motomondiale ecc ecc, si è vissuto un graduale impoverimento dello spettacolo, guardare oggi certi avvenimenti sportivi e diventato frustrante, noioso e soporifero, niente a che vedere con certi "duelli" dove i contendenti alla fine non si abbracciavano per dirsi bravo, ma per sostenersi dopo l'immane fatica, adesso si vedono decine di "prime donne" più interessati al proprio taglio dei capelli che ad affinare le capacità...
Preferisco guardare i vecchietti che giocano a scopa nel circolo vicino a casa, quelli almeno quando il "compare" sbaglia qualcosa, si incazzano per davvero...
Baci.

LED ha detto...

Quest'ultimo commento conferma , implicitamente , che lo Sport occupa un ruolo fondamentale nella nostra Societá , anche se chi lo scrive dice di essersi stancato di seguirlo .
Io credo fermamente che siano necessari modelli sportivi da imitare , nel senso che tutti noi praticando qualche attivitá fisica , ci dobbiamo ispirare , motivandoci .
Accetto , quindi , che esistano " prime-donne " , professionisti molto ben remunerati per i loro sforzi , che oltre a contribuire allo " spettacolo " , spesso sacrificano la loro vita privata per dedicarsi a-tempo-pieno ad uno Sport .
Mi disturba , invece , che altri personaggi , non dotati di un profilo sportivo , appaiano sulla scena , per strumentalizzare la passione dei " tifosi " ed occuparsi esclusivamente del proprio tornaconto .
Secondo me , si deve principalmente a loro il degrado che si manifesta davanti ai nostri occhi .